Come pagare meno tasse su casa con usufrutto e comodato. Differenze, vantaggi e svantaggi

Come e quali sono i casi in cui si può avere una riduzione del 50% delle tasse su case date in usufrutto e in comodato d’uso: cosa prevedono leggi in vigore nel 2022

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come pagare meno tasse su casa con usufr

Come pagare meno tasse sulla casa con usufrutto e comodato nel 2022?

Dare una casa in usufrutto o comodato d’uso gratuito permette di avere uno sconto del 50% sulle tasse da pagare ma solo a condizione di soddisfare specifiche condizioni e solo a condizione di stipulare una determinata tipologia di contratto per la cessione dell’uso della casa ad una terza persona.
 

Come pagare meno tasse sulla casa con usufrutto e comodato nel 2022? Dare una casa in usufrutto o in comodato d’uso significa cedere in modalità differenti il godimento di un immobile, con stipula di apposito contratto e relativa divisione delle spese con costi variabili. Vediamo allora di seguito come si possono pagare meno tasse su case date in comodato d’uso o in usufrutto e differenze, vantaggi e svantaggi.

  • Pagare meno tasse sulla casa con contratto usufrutto
  • Come pagare meno tasse su casa data in comodato d’uso nel 2022

Pagare meno tasse sulla casa con contratto usufrutto

Dare una casa in usufrutto significa stipulare un contratto sempre a tempo determinato, che può arrivare al massimo a 30 anni, per un passaggio di proprietà che si deve sempre fare con un notaio per la cessione del diritto ad usare realmente la casa ad una terza persona, pur restando la proprietà della stessa casa del legittimo proprietario.

Chi riceve la casa in usufrutto ha diritto ad usare e godere della casa senza, però, mai diventarne proprietari a pieno titolo. Chi da una casa in usufrutto paga relativamente meno tasse.

Stando alle leggi in vigore, per una casa data in usufrutto, le spese dell’Imu, così come le spese di manutenzione straordinaria della casa, spettano sempre ai proprietari legittimi della casa, la tassa sui rifiuti Tari, invece, insieme alle spese di manutenzione ordinaria della casa spettano sempre a chi riceve la casa in usufrutto e la usa. 

Per case date in usufrutto non ci sono particolare vantaggi di sconti sulle tasse da pagare se non la divisione di tasse e spese dovute tra proprietari e usufruttuari

Come pagare meno tasse su casa data in comodato d’uso nel 2022

Diversa è la situazione per case date in comodato d’uso gratuito e soprattutto tra genitori e figli. In questo caso, infatti, è possibile usufruire di agevolazioni per il pagamento dell’Imu, per esempio.

Il comodato d’uso di una casa è una tipologia contrattuale che permette di dare una casa in maniera del tutto gratuita e avviene tramite stipula di un relativo contratto che può essere sia scritto che verbale. E il vantaggio del dare la casa in comodato è, a differenza della casa data in usufrutto, poter usufruire di uno sconto del 50% della base imponibile dell’Imu per le case date in comodato d’uso gratuito ma solo se si soddisfano le seguenti condizioni:

  • il comodato d’uso gratuito deve essere tra parenti di primo grado in linea diretta, cioè genitori e figli;
  • registrare all’Agenzia delle Entrate il regolare contratto di comodato d’uso gratuito della casa; 
  • il genitore che concede la casa in comodato deve essere residente e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui si trova la casa data in comodato;
  • il genitore che ha dato la casa in comodato d'uso gratuito al figlio deve avere al massimo due immobili ad uso abitativo e sempre nello stesso Comune;
  • la casa data in comodato d'uso gratuito al figlio non deve essere una casa di lusso o di pregio.

Il pagamento delle tasse al 50% per una casa data in comodato d’uso gratuito ai figli vale solo per l’Imu. Non si pagano, dunque, meno tasse se si dà una casa in comodato d’uso, per esempio, a cugini o zii o ad amici.

Nessun vantaggio e nessuna riduzione è prevista per il pagamento della Tari sui rifiuti, per cui bisogna seguire le stesse regole di calcolo e pagamento previste per tutti dalla legge.

Restano sempre da dividere tra chi dà la casa in comodato d’uso e chi la riceve le spese di manutenzione straordinaria della casa, sempre a carico del proprietario o dei proprietari di casa, e le spese di manutenzione ordinaria della casa che, invece, spettano sempre a chi riceve la casa in comodato d’uso.