Tra assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato full time o assunzione con contratto part time non vi è alcuna differenza, considerando che stipendi, versamenti di contributi previdenziali, malattia e altro prevedono le stesse regole. Ciò che cambia tra le due assunzioni sono i termini di assunzione, orario di lavoro e licenziamento.
Lavorare con contratto part time significa assolvere agli stessi doveri e avere gli stessi diritti dei lavoratori assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato a tempo pieno. Anche per quanto riguarda il versamento dei contributi previdenziali Inps per i lavoratori part time valgono le stesse regole previste per i versamenti ai lavoratori assunti a tempo indeterminato e valgono le stesse regole previste per i lavoratori con contratto di lavoro a tempo pieno anche per la malattia.
Le regole in vigore precisano, infatti, che il lavoratore assunto con contratto part time ha diritto allo stesso trattamento normativo dei lavoratori assunti a tempo pieno sotto tutti gli aspetti, comprese malattia ed eventuali infortuni.
Ciò che cambia per il part time rispetto ad un contratto di assunzione a tempo indeterminato sono i termini di assunzione e licenziamento e gli orari di lavoro giornalieri e di ore settimanali. Vediamo quali sono le regole in vigore per lavorare con part time.
Il lavoro part time permette di lavorare con orario ridotto rispetto all’orario di lavoro previsto per un impiego a tempo pieno. Se, infatti, l’orario settimanale di lavoro a tempo pieno è di 40 ore per i lavoratori dipendenti, che possono diventare 38 ore a settimana per alcuni contratti di lavoro, per il part time sono previste meno ore settimanali, per esempio 16 e in tal caso si parla di part time al 40%.
L’assunzione con contratto part time non preclude al datore del lavoro la facoltà di chiedere al lavoratore di rimanere oltre l’orario di lavoro per gli straordinari, sempre rispettando i limiti della quantità massima di ore lavorative definita dai contratti collettivi nazionali. Alla richiesta di straordinari il lavoratore può anche opporsi mentre nel caso di accettazione prevedono la retribuzione degli straordinari come calcolata per gli assunti a tempo indeterminato.
Lavorare con contratto part time: stipendio
Lo stipendio previsto per chi lavora con un contratto part time è lo stesso stabilito dal CCNL di riferimento per i lavoratori assunti a tempo pieno, ma nel caso del part time, come confermano le regole in vigore, è proporzionato alle ore lavorate. In ogni caso, lo stipendio lordo minimo che percepisce un dipendente con contratto part time non può essere inferiore al minimo stabilito dal CCNL di riferimento e se quest’ultimo prevede tredicesima e quattordicesima anche il lavorate impiegato con part time deve riceverle.
Lo stipendio dipende anche dal part time che si svolge, se part time orizzontale, che prevede l’impiego per tutti i giorni lavorativi ma per un numero minore di ore rispetto ad un impiego full time; verticale, che prevede l’impiego con orario pieno non solo alcuni giorni, settimane o mesi, per esempio 8 ore su 3 giorni lavorativi per un totale di 24 ore settimanali su 40; o misto, che combina le regole del part time orizzontale e verticale e ciò significa che il lavoratore lavora con orario giornaliero ridotto e per un numero di giornate inferiori rispetto ad un impiego full time.
I lavoratori assunti con contratto part time orizzontale maturano le ferie nello stesso modo di un lavoratore a tempo pieno, cioè un rateo di 2,166 giornate al mese per 4 settimane complessive di ferie in un anno e ad ogni giornata di ferie corrisponde un minor numero di ore.
Il lavoratore con contratto part time verticale o misto matura un rateo solo lavorando almeno 15 giorni in un mese e calcolando le ore di effettivo lavoro. Come le ferie anche i permessi si maturano in base al tempo di lavoro.
Per il calcolo dell’assegno per il nucleo familiare al lavoratore assunto con contratto di lavoro part time bisogna considerare le ore effettivamente lavorate nella settimana e se le ore lavorate sono pari o superiori a 24 allora si ha diritto a percepire in misura intera l’assegno.
Nel caso di lavoro con contratto part time il licenziamento del lavoratore può avvenire anche senza preavviso per giusta causa. Ma è bene precisare che il lavoratore con contratto part time che non accetta di modificare il rapporto di lavoro in full time non può essere licenziato: stando a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, il licenziamento in tal caso è da considerarsi illegittimo.