Le leggi in vigore che regolano un contratto di comodato d’uso di una casa riguardano compilazione e registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate, in alternativa la possibilità di stipularlo in forma verbale, pagandone i relativi costi, e ne definiscono anche eventuale durata, o altrimenti il tempo indeterminato del comodato d’uso di casa.
Quali sono le leggi che regolano il comodato d'uso di casa? Il comodato d'uso gratuito di una casa prevede la possibilità di concessione di uso di una casa da parte di una persona, il legittimo proprietario, ad una terza persona e in maniera del tutto gratuita, senza cioè corrispondere alcun canone come previsto per i contratti di affitto di una casa.
Nella maggior parte dei casi si ricorre al comodato d’uso gratuito di casa quando un genitore vuole dare casa ad un figlio. In ogni caso è bene sapere che per la stipula di un contratto di comodato d’uso gratuito di casa ci sono regole precise da seguire. Vediamo allora leggi, regole, diritti e doveri del comodato d’uso di una casa.
Il comodato d’uso di una casa gratuito è regolato da apposito contratto che non prevede di fissare un importo da versare per la locazione ma riporta altre clausole da seguire, per esempio se sussiste o meno una durata del comodato d’uso, se viene decisa, quando riconsegnare la casa al proprietario e come dividere le relative spese di casa.
Il contratto di comodato d’uso gratuito di una casa può essere stipulato sia in forma verbale e sia in forma scritta, in quest’ultimo caso provvedendo alla relativa registrazione all’Agenzia delle Entrate, così come del resto previsto per le altre tipologie di contratti di affitto casa.
Per registrare un contratto di comodato d’uso gratuito di una casa bisogna compilare il modello F23 disponibile sul sito delle Entrate e consegnarlo presso un ufficio dell’Agenzia insieme a due copie del contratto che riportino la firma originale e una copia resta all’Agenzia delle Entrate mentre l’altra resta proprietario e al comodatario viene rilasciata una semplice fotocopia senza imposta di bollo.
I costi richiesti per la registrazione del contratto di comodato d’uso di una casa all’Agenzia delle Entrate sono quelli per il pagamento dell’imposta di registro di 200 euro e per marca da bollo di 16 euro per ogni 4 pagine di contratto o per ogni 100 righe.
Le leggi in vigore attualmente prevedono che un contratto di comodato d’uso di casa possa essere sia a tempo indeterminato e sia a tempo determinato. In particolare, un contratto di comodato d'uso gratuito di una casa può essere a tempo indeterminato, senza prevedere alcun limite temporale di durata massima di uso della casa, e a tempo determinato, e in tal caso nel contratto di comodato d’uso gratuito viene riportato un tempo entro il quale la casa deve poi essere restituita da chi ne ha beneficato al proprietario che l’ha data in comodato.