Riforma testo unico edilizio con sanatorie abusi e semplificazioni avanza e Luglio sarà il mese decisivo

di Marianna Quatraro pubblicato il
Riforma testo unico edilizio con sanator

Nuovi passi verso la riforma ufficiale del Testo Unico sull’edilizia: cosa potrebbe prospettarsi per il mese di luglio e modifiche annunciate

Cosa prevede la nuova riforma del Testo unico sull’edilizia con sanatorie abusi e semplificazioni che avanza? Il governo Meloni lavora alla definizione di modifiche per la revisione del Testo Unico sull’edilizia che punta soprattutto alla semplificazione delle procedure. E luglio sarà il mese forse decisivo per capire effettivamente quali saranno le strade che il governo intende percorrere per novità da rendere ufficiali.

  • Luglio mese decisivo per riforma Testo Unico edilizia 
  • Nuove sanatorie abusi e semplificazioni possibili nella riforma Testo Unico edilizia 

Luglio mese decisivo per riforma Testo Unico edilizia 

Luglio sarà (probabilmente) il mese decisivo per l’approvazione ufficiale del nuovo Testo Unico sull’Edilizia perché il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha convocato proprio per questo mese un nuovo incontro con gli architetti dopo quello già tenutosi tempo fa con gli ingegneri, che hanno sollecitato il ministro alla definizione in tempi brevi di una riforma strutturale dell’edilizia, con l’obiettivo di sbloccare il testo per la costituzione di un nuovo Testo unico delle costruzioni.

Del resto, gli stessi ingegneri stanno lavorando a modifiche particolari per una vera e propria riforma del Testo unico sull’edilizia. Secondo il Cni, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, infatti, la riforma è importante, deve essere fatta e anche in tempi rapidi. Si tratta di una novità di cui da molto si discute e diventata sempre più necessaria anche per adeguamento ai tempi che cambiano anche da un punto di vista edilizio. 

Nuove sanatorie abusi e semplificazioni possibili nella riforma Testo Unico edilizia 

Le novità su cui si lavora per modifiche al Testo Unico sull’Edilizia riguardano semplificazioni edilizie per autorizzazioni e titoli edilizi necessari per l’esecuzione di specifici lavori in casa e nuove sanatorie. 

Con la nuova riforma del Testo Unico sull’edilizia potrebbero, infatti, essere definite ulteriori sanatorie edilizie e tolleranze costruttive e novità per gli ordini demolizione delle opere abusive.

In riferimento agli ordini demolizione delle opere abusive, si attende, infatti, la conversione in legge di diverse recenti sentenze, a partire da quanto stabilito recentemente dalla Corte di Cassazione, secondo cui, prima di procedere alla totale demolizione dell’opera edilizia abusiva, bisogna valutare se la demolizione lede i diritti fondamentali delle persone

Prima di decidere se demolire un’opera abusiva, secondo la Cassazione, bisogna considerare il cosiddetto principio di proporzionalità, dando possibilità di accesso alla sanatoria e bloccando demolizione di un abuso edilizio se sproporzionato ed eccessivo rispetto ad altri criteri, come il diritto all’abitazione, valutando, per esempio, su che tipo di immobile è stato realizzato l’abuso, se una prima casa, o una seconda casa, se è abitazione principale o no, che importanza ha la casa per chi ci abita, se si tratta della residenza principale, dove si trova la casa, ecc.

Secondo le anticipazioni, con eventuali nuove semplificazioni edilizie si punta ad allungare la lista dei lavori in edilizia libera con autocertificazioni, per rendere i procedimenti più rapidi senza alcun obbligo e bisogno di chiedere il permesso di costruire al Comune di competenza né altra autorizzazione o titolo edilizio.

Tra le semplificazioni possibili, si pensa in particolare a:

  • sostituire l’obbligo di richiesta del permesso di costruire con la segnalazione certificata di inizio di attività per determinati tipi di lavori;
  • cancellare la Comunicazione di inizio lavoro, per rendere le procedure edilizie più snelle;
  • sostituire la parte con le autorizzazioni preliminari alla segnalazione certificata di inizio attività e alla comunicazione dell'inizio dei lavori con ‘Segnalazione di inizio attività a effetto differito’;
  • rivedere la definizione degli interventi in edilizia libera con particolare attenzione alla manutenzione straordinaria, al frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari e alla ristrutturazione edilizia;
  • abrogare la disciplina sull'annullamento del permesso di costruire da parte della Regione;
  • definire ulteriori tolleranze costruttive. 
Tra le altre novità che potrebbero rientrare nel Testo Unico sull’Edilizia c’è il nuovo condono edilizio di cui da tempo si parla e che sarebbe valido non per tutti gli abusi edilizi commessi ma solo per specifiche tipologie di piccoli abusi. 

Secondo le anticipazioni, il nuovo condono edilizio potrebbe scattare solo ed esclusivamente nei seguenti casi:

  • se i lavori realizzati abusivamente hanno danni limitati come conseguenze;
  • se le opere sono state realizzate senza titolo edilizio ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche;
  • se si tratta di opere minori che non riguardano aumento di superficie;
  • se le costruzioni risalgono a prima della imposizione del vincolo;
  • se si tratta di opere con concessioni da parte della Autorità.