Legge 104 allargamento congedo straordinario Nuove regole
Si allarga la platea di coloro che possono usufruire del congedo straordinario per parenti disabili: cosa cambia e novità
Si allarga la platea di coloro che possono usufruire del congedo straordinario per assistenza ad un parente disabile titolare di Legge 104: tra le nuove regole 2019 è prevista, infatti, anche la possibilità di congedo straordinario anche per il figlio che al momento della richiesta non convive con il genitore disabile. A chiarire la novità è stato lo stesso Inps con una nuova circolare. Vediamo quali sono le nuove regole 2019 per la richiesta del congedo straordinario.
Stando a quanto stabilito da una sentenza della Corte Costituzionale recepita dall’Inps con una specifica circolare, il congedo straordinario biennale previsto dalla legge 104 spetta anche al figlio non convivente con il genitore in situazione di disabilità grave. Secondo le ultime notizie, si tratta di una modifica all’articolo 42, comma 5, del decreto legislativo n. 151/2001, in base alla quale per usare il congedo è necessario il requisito della convivenza.
La Corte ha, quindi, deciso che il figlio che al momento della domanda per congedo straordinario non convive con il genitore in situazione di disabilità grave rientra tra i soggetti che possono godere del congedo straordinario che permette di assentarsi dal posto di lavoro per prestare assistenza al parente disabile per un periodo massimo di due anni nell'arco della vita lavorativa con il diritto alla percezione di un’indennità commisurata allo stipendio e alla maturazione di contributi figurativi utile ai fini pensionistici.
E’ bene precisare che il figlio non convivente del disabile grave può beneficiare dei due anni di congedo straordinario solo se tutti gli altri aventi diritto siano mancanti, assenti o a loro volta affetti da disabilità.
Per chiedere il congedo, il figlio non ancora convivente deve dichiarare nella domanda, sotto la propria responsabilità, che procederà alla convivenza con il familiare disabile in situazione di gravità entro l’inizio del congedo richiesto e a conservarla per tutta la durata dello stesso.
Esiste, infatti, un ordine di priorità da seguire per i familiari che devono richiedere il congedo straordinario e che è il seguente: