Glifosato, nuovo studio sulle api rilancia gravi rischi per la salute dell'uomo

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Glifosato, nuovo studio sulle api rilanc

Api a rischio con il glifosato

Quando è messa in discussione la sopravvivenza delle api, le conseguenze si riversano in tutto l'ambiente, al pari di quanto accadrebbe con lo spezzamento dell'anello di una catena.

Questa volta le conseguenze dell'impiego del glifosato non riguardano gli umani, ma gli insetti. Anzi, più precisamente le api. Perché stando a una nuova ricerca che sta facendo rapidamente il giro del mondo, fisico e virtuale, il glifosato fa semplicemente male alle api. E si sa, quando è messa in discussione la loro sopravvivenza, le conseguenze si riversano in tutto l'ambiente, al pari di quanto accadrebbe con lo spezzamento dell'anello di una catena. Nella ricerca dell'Università di Austin, riportata dal quotidiano britannico Guardian, si legge chiaramente come il glifosato venga accusato di uccidere i batteri intestino ed esporre a infezioni. Non si è fatta attendere la replica del produttore Monsanto che ha definito falsi i risultati di questo studio.

Api a rischio con il glifosato

Ecco allora l'esistenza di un secondo nemico per le api. Perché fino a questo momento il pericolo numero uno - così come dimostrato da altre ricerche, accettate e assorbite nel regolamento dell'Unione europea che ha infatti bandito l'utilizzo - è stato individuato in alcuni pesticidi neonicotinoidi, considerati dannosi per la loro stessa sopravvivenza. Adesso ci pensa lo studio dell'ateneo texano a puntare l'indice conto il glifosato. Molto semplicemente, nello studio si sostiene che le api operaie esposte al pesticida muoiono più facilmente se infettate da un comune batterio. Ed è facile immaginare le polemiche sollevate considerato che l'Unione europea ha di recente rinnovata l'autorizzazione all'uso del glifosato.

Il ricercatore Eric Motta si dice sicuro di aver dimostrato che l'abbondanza di specie di batteri intestinali è ridotta nelle api esposte a glifosato in concentrazioni documentate nell'ambiente. Si ricorda che il glifosato è il pesticida più usato e di conseguenza presente in grandi quantità.

La replica di Monsanto: nessun rischio ragionevole per umani, animali e per l'ambiente

Non si è fatta attendere la replica di Monsanto, costantemente nell'occhio del ciclone. La sua è una difesa d'ufficio e le argomentazione si pongono in netta antitesi con quanto sostenuto in questa ricerca. Chiaro e tondo, la multinazionale di biotecnologie agrarie definisce non vera l'affermazione che il glifosato ha un impatto negativo sulle api da miele. Più nelle specifico, Monsanto sostiene che nessun studio su larga scala avrebbe trovato alcun legame fra il glifosato e il declino della popolazione delle api. Più di 40 anni di prove scientifiche robuste e indipendenti - fa ancora notare l'azienda statunitense - mostrerebbero che non pone alcun rischio ragionevole per umani, animali e per l'ambiente in generale.