Come cambiano le pensioni di invalidità al 755: nessun aumento considerevole, solo minimi incrementi per effetto della rivalutazione automatica
E’ ancora aperta la discussione sugli aumenti delle pensioni di invalidità 2021, una questione spinosa per coloro che non raggiungono una invalidità totale del 100% fermandosi al 75%. Nessuna novità particolare è, infatti, attualmente prevista se non quella risultante, in termini di aumenti dei trattamenti, dalla rivalutazione automatica delle pensioni annuale. Vediamo allora quali sono gli ultimi sviluppi per l’aumento delle pensioni di invalidità al 75%.
E’ stata questa la storica sentenza pronunciata lo scorso ormai 2021 dal giudice della sezione lavoro della Corte d’Appello di Torino che ha parlato di assegni incostituzionali e che non permettono in alcun modo di soddisfare le esigenze di mantenimento e assistenza sociale.
Il caso è poi arrivato sul tavolo dei giudici della Corte Costituzionale che ha dato il via agli aumenti delle pensioni di invalidità. Al centro delle discussioni e delle richieste sempre presentate, soprattutto la questione degli importi spettanti agli invalidi al 100% ma ci sono invalidi parziali e con invalidità tra il 75 e il 99% che da sempre hanno chiesto aumenti.
Attualmente, però, non rientrano nell’aumento delle pensioni di invalidità gli parziali al 75% e la percentuale di invalidità ammessa per beneficiare dell’aumento delle pensioni di invalidità è il 100%, vale cioè solo per gli invalidi totali.
Con una circolare diffusa nel mese di settembre 2020, l'Inps aveva spiegato che l'aumento delle pensioni di invalidità per l'anno 2020 è fino a 651,51 euro per 13 mensilità, a condizione di soddisfare i requisiti richiesti, soprattutto reddituali.
Per beneficiare dell’aumento delle pensioni di invalidità, infatti, bisogna avere un reddito annuo entro gli 8.469,63 euro per i non coniugati ed entro i 14.447,42 euro, cumulati con il coniuge, per disabili coniugati.
Ma gli aumenti riguardano solo gli invalidi totali al 100%. Intanto, le associazioni per i disabili continuano a muoversi per ottenere aumenti delle pensioni di invalidità anche per percentuali inferiori, dal 75% in poi, mentre l'onorevole Così Carlo Sibilia del Movimento 5 Stelle ha ribadito che circa 200.000 cittadini invalidi riceveranno in automatico un aumento dell’assegno mensile che passerà da 285 a 650 euro.
L'associazione Anmic ha preparato una nuova petizione affinchè il governo possa riconoscere un aumento consistente della pensione din invalidità anche per chi non raggiunge una invalidità del 1005 ma si ferma al 75%. Per gli invalidi al 75%, infatti, l'importo della pensione di invalidità è rimasto a 285 euro.
In attesa di ulteriori effettivi sviluppi che portino gli importi delle pensioni di invalidità ad aumentare per tutti, è bene sapere che quest’anno 2021 le pensioni di invalidità al 75% hanno subito già un minimo aumento, irrisorio però, per effetto della rivalutazione automatica delle pensioni che interessa tutti i trattamenti pensionistici.
Per effetto della perequazione delle pensioni, considerando l’indice di rivalutazione delle pensioni definitivo da applicare ai trattamenti Inps 2020 (rispetto agli importi 2019) passato dallo 0,4% allo 0,5% e che l’indice di rivalutazione presunto per le pensioni dal 2021 è invece pari allo 0%, l’importo delle pensioni di invalidità al 75% 2021 è passato da 285 a 287,09 euro in base all’aumento dello 0,5% dei trattamenti Inps verificato nel corso del 2020.