Quali sono i casi particolari in cui possibile usufruire delle agevolazioni per la prima casa su due immobili contestualmente: i chiarimenti della Cassazione
Quando è possibile usufruire del bonus prima casa su due diversi immobili? Considerando le difficoltà crescenti di un mercato in cui le compravendite solo recentemente hanno ripreso a salire, dopo un lunghissimo momento di stallo a causa dei prezzi elevati e dei contestuali aumenti dei tassi di interesse, sono diverse le agevolazioni che il governo concede a chi ha intenzione di compare una prima casa, dal quelle per i giovani e i mutui under 36 con garanzia statale, al bonus prima casa.
Recentemente la Corte di Cassazione è intervenuta per fornire chiarimenti e spiegazioni su come sia possibile usufruire del bonus prima casa per due immobili contestualmente.
L’Agenzia delle Entrate già tempo fa, con apposite circolari, aveva spiegato la questione. Ora a fornire ulteriori chiarimenti è la Corte di Cassazione, con la sentenza n.8139 del 27 marzo 2025, che riguarda soprattutto i tempi dei controlli e quelli necessari per l’effettivo accorpamento degli immobili.
I giudici hanno stabilito che l'amministrazione finanziaria ha tre anni di tempo, a partire dalla data di registrazione dell’atto di acquisto, per verificare il reale accorpamento di due immobili in uno e, se entro questo periodo di tempo non avviene alcuna modifica, il contribuente rischia di incorrere in diverse conseguenze.
Se l'accorpamento non avviene entro tre anni, il contribuente perde le agevolazioni già ottenute, ma solo relativamente ad uno dei due immobili.
Ciò significa che su uno dei due restano valide, mentre sull’altro si dovrà restituite ciò di cui si è già usufruito.
Le agevolazioni per l'acquisto di una prima casa sono diverse e prevedono nel dettaglio: