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Rottamazione Quinquies, la Lega rilancia per ampliamenti e miglioramenti nonostante le sempre più forti opposizioni

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rottamazione Quinquies Lega rilancia amp

Si può aderire alla rottamazione quinquies entro il 30 aprile e si potrà pagare il debito senza sanzioni e senza interessi in un massimo di 54 rate bimestrali in 9 anni, ma non per tutti e con forti limiti al momento: le richieste di modifica

La rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali si inserisce in un quadro politico caratterizzato da forti tensioni interne alla maggioranza e da richieste stringenti dell’Unione Europea. Sullo sfondo, il contesto economico è segnato da indicatori positivi come la riduzione dello spread e la crescita dei mercati finanziari italiani, che hanno incentivato alcuni esponenti politici a sostenere misure di maggiore flessibilità sul lato fiscale. Tuttavia, permane il rischio di squilibri nei conti pubblici, questione che richiama la necessità di un equilibrio tra supporto ai contribuenti e salvaguardia della finanza statale. 

Le novità della Manovra 2026 per la Rottamazione Quinquies

La Manovra 2026 porta con sé sostanziali modifiche e aggiornamenti in materia di definizione agevolata dei debiti tributari e contributivi. Il dispositivo attualmente all’esame del Parlamento prevede che i debiti maturati fino al 31 dicembre 2023 possano essere saldate senza sanzioni né interessi, attraverso un piano dilazionato in 54 rate di pari importo, per nove anni, con scadenza mensile fino all’estinzione del debito.

La platea potenziale dei soggetti interessati include chi ha presentato regolarmente le dichiarazioni dei redditi negli anni interessati ma anche chi è decaduto dalle precedenti rottamazioni.

Alcuni elementi di flessibilità sono stati introdotti rispetto alle precedenti edizioni della rottamazione: l’adesione non richiede il pagamento di maxi rate iniziali, ma solo di quote costanti, e la decadenza dai benefici scatta dopo otto rate non pagate, contro il singolo mancato versamento di iniziativa recente. E' escluso dal meccanismo chi risulta grande evasore seriale, restringendo ulteriormente il perimetro degli aventi diritto. Il governo ha voluto così conciliare le istanze di chi sostiene la misura come via di uscita per imprese e famiglie colpite dalla crisi, con quelle di chi teme nuovi squilibri di bilancio.

Tabella: Caratteristiche principali previste dalla Manovra 2026

Ambito temporale Debiti fino al 31/12/2023
Rateizzazione 120 mensili
Sanzioni/interessi Azzerati
Decadenza Dopo 8 rate non pagate
Requisiti Dichiarazione redditi presentata

Le proposte della Lega per l’ampliamento della Rottamazione Quinquies

La Lega ha presentato una serie di emendamenti e interventi volti ad allargare sia la platea dei beneficiari che la tipologia di carichi oggetto della rottamazione quinquies. Il focus principale delle nuove richieste riguarda l'inclusione di soggetti con posizioni fiscali problematiche derivanti da accertamenti per dichiarazioni infedeli, un segmento che precedentemente risultava escluso dalle versioni precedenti del condono. 

Tra le principali proposte rilanciate dalla Lega vi sono:

  • Allargamento della rottamazione a chi ha debiti generati da accertamenti, purché derivanti da dichiarazioni presentate, anche se infedeli
  • Inclusione di contribuenti decaduti da precedenti sanatorie, consentendo loro di rientrare mediante una nuova adesione
  • Previsione di finestre temporali più ampie per aderire, al fine di consentire la regolarizzazione a quanti più soggetti possibile
  • Rate di importo fisso e possibilità di tollerare diversi mancati pagamenti (fino a 8 rate non saldate)
  • Esclusione mirata solo per chi non ha mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi

I limiti imposti dal Ministero dell’Economia e le opposizioni interne

Sebbene le istanze di revisione e ampliamento raccolgano consensi presso una parte consistente del Parlamento, il Ministero dell’Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, ha espresso continui richiami alla prudenza.

La posizione è perentoria: ogni ulteriore estensione della definizione agevolata, che pure potrebbe aiutare imprese in difficoltà, implica un obbligo diretto di copertura finanziaria. Le priorità rimangono rispetto dei parametri europei e sostenibilità della spesa pubblica, condizioni irrinunciabili anche a fronte di potenziali benefici immediati per i contribuenti.

In seno alla maggioranza non manca il confronto con altre forze, come Forza Italia e Fratelli d’Italia, che pur non escludendo apprezzamenti per la misura, richiamano l’attenzione sull’equità della distribuzione degli effetti e sulla necessità di dare priorità ad altri strumenti di riduzione fiscale, a partire dalla riforma dell’Irpef. 

Beneficiari e criteri di accesso: chi è incluso e chi resta escluso

L’architettura della quinta definizione agevolata stabilisce criteri selettivi per l’accesso ai benefici. Gli inclusi sono coloro che, entro la fine del 2023, risultavano inadempienti verso il fisco pur avendo adempiuto al dovere di presentazione della dichiarazione dei redditi. Ne derivano vantaggi per chi, pur riconoscendo i propri debiti, si trova in condizioni di oggettiva difficoltà economica. L'esclusione viene invece applicata con nettezza verso soggetti che non hanno fornito alcuna informativa reddituale all’amministrazione fiscale.

Per una migliore comprensione, si riepilogano di seguito le principali categorie:

Inclusi Contribuenti inadempienti ma regolari nelle dichiarazioni fiscali, piccoli imprenditori, imprese in difficoltà, ex decaduti da precedenti rottamazioni
Esclusi Grandi evasori seriali, chi non ha mai presentato dichiarazioni, soggetti reiteratamente recidivi

Prospettive future: possibili modifiche e impatto sui contribuenti

Il percorso della Rottamazione Quinquies non è ancora terminato. In sede parlamentare sono in discussione possibili ulteriori modifiche riferite sia ai parametri di accesso sia alla durata dei benefici fiscali. Non si esclude che, in seguito ai confronti politici e alle ulteriori audizioni istituzionali, venga ampliata la platea dei beneficiari anche verso alcune categorie oggi escluse, purché ne siano verificate le compatibilità finanziarie.

L’impatto atteso sui contribuenti resta significativo: la misura potrebbe alleggerire il carico fiscale sulle famiglie e le imprese, consentendo di pianificare in modo più sostenibile gli adempimenti di lungo periodo.