Quali sono i casi in cui i proprietari non hanno l'obbligo di pagare l'Imu su case occupate abusivamente secondo la nuova sentenza della Cassazione
L'applicazione dell'IMU (Imposta Municipale Unica) sugli immobili occupati senza titolo ha subito importanti trasformazioni negli ultimi anni, con impatti significativi per la tutela dei proprietari. In passato, la disciplina prevedeva l'obbligo del pagamento dell'imposta anche per chi risultava impossibilitato a disporre del proprio bene a causa di un'occupazione illecita, generando un paradosso fiscale.
Ma negli ultimi tempi, la giurisprudenza in merito è cambiata e si è evoluta. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 60/2024, ha stabilito che l'obbligo impositivo dell'Imu decade se il proprietario denuncia tempestivamente l'occupazione abusiva e dimostra la perdita della disponibilità materiale.
Secondo i giudici costituzionali, il presupposto stesso del tributo è la concreta idoneità dell'immobile a produrre ricchezza. In assenza di tale presupposto, per fatto illecito subito e regolarmente denunciato, l'obbligo di versamento viene meno.
Già la Legge di Bilancio 2022 aveva introdotto, a partire dal 2023, l'esenzione dall'IMU per i titolari di immobili non utilizzabili o non disponibili a causa di condotte illecite altrui.
La recente sentenza n. 18940 emessa dalla Corte di Cassazione il 10 luglio 2025 riprende quanto già sostenuto dalla Corte Costituzionale, tutelando tutti i proprietari che hanno subito occupazioni illecite e stabilendo che l'esenzione IMU riconosciuta in questi casi ha anche valore retroattivo.
I giudici hanno, infatti, stabilito che l’Imu sugli immobili occupati abusivamente non si deve pagare e l’esenzione ha valore retroattivo.
Questo principio permette ai proprietari non solo di non pagare l’imposta per i periodi in cui il bene è stato sottratto al loro possesso, ma anche di chiedere il rimborso delle somme già versate.
Nel caso giudicato, la contribuente si è vista riconoscere il diritto al rimborso delle annualità IMU versate durante tutto il periodo in cui il suo terreno è stato occupato da soggetti terzi, nonostante la perdita della disponibilità materiale. La sentenza precisa che:
Normativa precedente | Obbligo di pagamento anche senza possesso effettivo |
Normativa attuale e giurisprudenza | Esenzione riconosciuta e rimborso retroattivo, previa denuncia |
I proprietari che hanno subito un'occupazione abusiva e hanno regolarmente effettuato la denuncia sono legittimati a chiedere il rimborso delle somme IMU già pagate nei periodi in cui il possesso materiale dell'immobile era impossibile.
Per chiedere il rimborso:
La gestione delle istanze di rimborso si colloca all'interno di un preciso quadro di tempistiche e limitazioni. In primo luogo, è importante sottolineare il rispetto del termine di cinque anni, che costituisce il limite massimo entro cui esercitare il diritto di rivalsa sulle somme IMU non dovute.
Documento richiesto | Descrizione |
Istanza di rimborso | Modello fornito dal Comune o documento scritto con firme e dati del richiedente |
Denuncia occupazione | Copia della denuncia contro ignoti o soggetti responsabili |
Quietanze F24 | Ricevute dei pagamenti IMU eseguiti, corrispondenti agli anni richiesti |
Documento d'identità | Copia documento di riconoscimento in corso di validità |
Codice IBAN | Coordinate bancarie per l'accredito del rimborso |
Le amministrazioni comunali, dal canto loro, sono tenute a esaminare la documentazione e a completare l'istruttoria entro 180 giorni dalla presentazione della richiesta.