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Come funziona l'Isee per l'università, i benefici a cui dà diritto e come fare ad ottenerlo

Per chi e per quali motivi è importante fare l'Isee universitario e quali sono le modalità per averlo: tutti i chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come funziona l'Isee per l'università, i

Introduzione all' ISEE per Università

L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente, noto come ISEE, rappresenta uno strumento essenziale per determinare la condizione economica delle famiglie italiane. Sono diverse le tipologie di Isee vigenti e, in ambito universitario, si usa l'ISEE Università da calcolare per permettere agli studenti di usufruire di agevolazioni economiche e servizi legati al diritto allo studio.

L'ISEE per l'Università viene calcolato tenendo conto del reddito e del patrimonio del nucleo familiare dello studente, oltre che della sua composizione, ed è fondamentale per collocare gli studenti all'interno di fasce contributive che determinano l'importo delle tasse universitarie e la concessione di borse di studio e altre agevolazioni. Ogni università italiana, infatti, utilizza le informazioni rese disponibili dall'ISEE per stabilire se gli studenti hanno diritto a pagamenti ridotti o esentati e per assegnare eventuali sussidi economici.

Il processo di calcolo dell'ISEE parte dalla compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che deve essere presentata presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o online sul portale dell'INPS. La DSU include dati relativi al reddito, al patrimonio immobiliare e mobiliare, e alla composizione del nucleo familiare, permettendo di ottenere una fotografia chiara della situazione economica del richiedente.

Un aspetto importante dell'ISEE Università è la distinzione tra studente autonomo e studente non autonomo. In particolare, per essere considerato autonomo, lo studente deve risiedere fuori dall'unità abitativa della famiglia di origine da almeno due anni e disporre di un'adeguata capacità di reddito. La differenza influisce notevolmente sul calcolo e, di conseguenza, sugli importi delle tasse universitarie e delle agevolazioni eventualmente spettanti.

Gli studenti stranieri o italiani residenti all'estero, invece, devono presentare un attestato ISEE Università parificato, che segue modalità di calcolo simili ma tiene conto delle specifiche condizioni del paese di origine.

A cosa serve l'Isee Universitario e perchè è importante

L'ISEE Università rappresenta l'indicatore principale utilizzato per valutare la condizione economica degli studenti e delle loro famiglie al fine di determinare l'accesso a servizi agevolati e benefici economici nel contesto universitario. Questo strumento non si limita a fotografare la situazione reddituale dei richiedenti, ma integra una valutazione complessiva del patrimonio mobiliare e immobiliare, offrendo una rappresentazione equa e precisa della capacità contributiva degli studenti.

Una delle principali funzioni dell'ISEE universitario è quella di modulare le tasse universitarie in base alle reali possibilità economiche degli studenti e delle loro famiglie, garantendo che un più ampio numero di persone possa proseguire gli studi senza che le difficoltà finanziarie rappresentino un ostacolo insormontabile.

L'ISEE Università è determinante anche per l'assegnazione delle borse di studio. Questi contributi economici sono erogati in modo tale da sostenere gli studenti meritevoli ma con limitate risorse finanziarie, offrendo loro una chance concreta di proseguire il percorso accademico. L'esatta individuazione delle fasce reddituali degli studenti permette di indirizzare le borse di studio proprio laddove sussiste maggiore necessità, promuovendo un modello di istruzione inclusivo.

Il calcolo dell'ISEE universitario è importante anche per definire l'accesso ai servizi universitari, quali le mense universitarie, gli alloggi studenteschi e altre forme di assistenza, e la programmazione e la distribuzione delle risorse finanziarie degli atenei. Grazie a questo indicatore, le amministrazioni universitarie possono pianificare con maggiore precisione il budget annuale e le misure di sostegno agli studenti, migliorando così l'efficienza e l'efficacia delle politiche di diritto allo studio.

Quindi, riassumendo, l'Isee universitario è richiesto per:

  • assegnare le borse di studio e altri sussidi economici;
  • permettere l'accesso ad alloggi a tariffe agevolate;
  • definire agevolazioni relative ad altri servizi universitari, come le tariffe delle mense e dei trasporti pubblici per gli studenti;
  • richiedere agevolazioni regionali o locali, se previste da regioni e comuni a sostegno di studenti con Isee basso;
  • facilitare i rapporti tra gli atenei e le istituzioni finanziarie nei casi in cui gli studenti necessitino di accedere a prestiti d'onore o altri tipi di finanziamenti per sostenere le spese dell'istruzione. Gli istituti bancari e finanziari possono richiedere, infatti, l'ISEE per valutare l'ammissibilità e le condizioni di concessione di tali prestiti, fornendo un ulteriore canale di supporto economico agli studenti.

Le differenze tra Isee universitario, Isee ordinario e Isee corrente

Le principali differenze tra l'ISEE universitario, l'ISEE ordinario e l'ISEE corrente risiedono nelle modalità di calcolo e nell'uso specifico per cui sono destinati.

L'ISEE universitario è un’indicazione specifica per valutare la situazione economica degli studenti e delle loro famiglie. Questo modello tiene in considerazione non solo i redditi e patrimoni dei genitori, ma anche la condizione di indipendenza economica dello studente, se soddisfa determinati requisiti. Quest'ultimo è richiesto per accedere a agevolazioni economiche come borse di studio, riduzioni delle tasse universitarie e altri servizi legati al diritto allo studio.

L'ISEE ordinario è, invece, il modello standard utilizzato per la richiesta di prestazioni sociali agevolate comuni, come bonus elettricità, agevolazioni per famiglie a basso reddito o l'accesso a servizi sociali. La valutazione è basata su redditi e patrimoni dell’intero nucleo familiare e tiene conto della composizione familiare per determinare con precisione il livello di sostegno necessario.

L'ISEE corrente è, infine, è una versione aggiornata dell'ISEE ordinario e può essere richiesto in caso di variazioni significative della situazione economica del nucleo familiare, come la perdita, sospensione o riduzione dell'attività lavorativa da parte di uno o più componenti della famiglia. Questa tipologia di ISEE utilizza i redditi degli ultimi 12 mesi o, in casi particolari, degli ultimi 2 mesi, e ne consente il ricalcolo per riflettere meglio la nuova condizione economica e ha una validità di sei mesi.

Una delle differenze sostanziali tra l'ISEE universitario e gli altri due modelli è la possibilità per lo studente di essere considerato autonomo dal nucleo familiare di origine, a patto che soddisfi condizioni specifiche come la residenza fuori dall'abitazione familiare e un’adeguata capacità di reddito. Questo dettaglio può determinare una significativa variazione nell'indicatore finale e quindi nei benefici che è possibile ottenere.

Come funziona l'Isee per università

L'ISEE per l'università viene utilizzato per determinare il contributo economico degli studenti universitari alle spese educative, permettendo loro di accedere a diverse agevolazioni e servizi basati sulla loro condizione economica. La richiesta dell'ISEE universitario inizia con la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che include informazioni dettagliate sui redditi e patrimoni del nucleo familiare.

Questo indicatore valuta la situazione economica complessiva considerando redditi, patrimoni immobiliari e mobiliari e la composizione del nucleo familiare. Una volta completata, la DSU può essere presentata presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o direttamente online sul portale dell'INPS. Entro dieci giorni lavorativi dalla presentazione della DSU, l'INPS rilascia l'attestazione ISEE necessaria per l’ammissione alle agevolazioni universitarie.

L'ISEE universitario prende in esame tutti i redditi e patrimoni dell'intero nucleo familiare di cui lo studente fa parte, a meno che lo studente possa essere considerato autonomo. Per essere considerato autonomo, lo studente deve avere una residenza diversa da quella della famiglia di origine da almeno due anni e un'adeguata capacità di reddito, conforme ai criteri fissati dal decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68.

Una volta ottenuto l'ISEE universitario, lo studente deve presentarlo all'università di iscrizione, che utilizzerà questo indicatore per assegnare le fasce di contribuzione per le tasse universitarie. Inoltre, l'ISEE viene preso in considerazione anche per la concessione di borse di studio e l'accesso a servizi come alloggi universitari e agevolazioni nei trasporti pubblici.

Gli studenti non italiani residenti all’estero devono invece presentare un ISEE parificato, un modello equivalente elaborato tramite una convenzione tra i CAF e le università. Questo procedimento prevede la raccolta di dati economici e patrimoniali del paese di origine e la loro traduzione certificata.

Infine, è importante ricordare che l'ISEE universitario ha validità annuale e deve essere aggiornato ogni anno accademico per garantire la continuità delle agevolazioni e dei benefici per lo studente.

Quali studenti possono presentare Isee per l'università

L'ISEE per l'università può essere presentato da tutti gli studenti che necessitano di agevolazioni per ridurre le tasse universitarie o accedere a borse di studio e altri benefici che risultino iscritti a corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico.

Questo modello può essere richiesto anche per accedere a master universitari, corsi di specializzazione e dottorati di ricerca. In generale, tutti gli studenti universitari, sia che frequentino istituzioni pubbliche che private, possono avvalersi di questa certificazione per ottenere benefici economici.

Possono presentare l'Isee per l'Università anche gli studenti italiani residenti all'estero e gli studenti stranieri, che devono fare, però, l'ISEE parificato, che viene rilasciato considerando i redditi e il patrimonio nel paese di origine e per cui servono documenti tradotti e certificati dalle autorità competenti del Paese in cui i redditi sono stati prodotti.

Chi è lo studente autonomo e non a carico? Quali requisti e condizioni deve avere

Lo studente autonomo e non a carico dei genitori, secondo le normative italiane, è colui che può dimostrare di avere una situazione di indipendenza economica e abitativa rispetto alla famiglia di origine. Per essere considerato autonomo, dunque, uno studente deve soddisfare due requisiti fondamentali:

  • deve risiedere in un'unità abitativa diversa da quella della famiglia di origine da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della prima domanda di iscrizione a ciascun corso di studi e la sua residenza, per essere valida, non deve essere in un immobile di proprietà di un membro del nucleo familiare d'origine;
  • avere un'adeguata capacità di reddito, che deve essere stabile e continuativo, proveniente da fonti di lavoro documentate, come contratti di lavoro dipendente, autonomo, o altre forme di impiego che garantiscono una disponibilità economica sufficiente a sostenere le spese di sostentamento e studio senza l'intervento finanziario della famiglia di origine.

Se gli studenti non rispettano uno o entrambi questi requisiti, la normativa prevede che rientrino nel nucleo familiare di origine ai fini del calcolo dell'ISEE, anche se hanno una residenza formalmente diversa da quella dei genitori.

E lo studente convivente o carico in famiglia lo può fare?

Lo studente convivente o a carico della propria famiglia può richiedere l'ISEE universitario, ma deve necessariamente presentare i redditi e i patrimoni del proprio nucleo familiare di origine. In altre parole, per gli studenti che vivono con i genitori o che non soddisfano i requisiti per essere considerati autonomi, l'ISEE universitario deve considerare il patrimonio e i redditi di tutto il nucleo familiare.

Gli studenti che non sono in grado di dimostrare una residenza separata dai genitori e un'adeguata capacità di reddito vengono automaticamente considerati come parte del nucleo familiare originario, di cui è importante fornire tutta la documentazione necessaria relativa ai redditi e ai patrimoni.

Fasce ISEE 2024 per Isee universitario

Le fasce ISEE 2024 per l'ISEE universitario sono cruciali per determinare l'importo delle tasse universitarie e l'accesso a benefici economici come le borse di studio. Per l'anno accademico 2024/2025, il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) ha stabilito nuovi limiti di ISEE, adattando le soglie per tenere conto delle variazioni nel costo della vita.

Secondo il Decreto MUR, il limite massimo dell'ISEE per accedere alle agevolazioni è fissato a 30mila euro. Gli studenti che rientrano in tale soglia possono beneficiare di una riduzione o esenzione completa dal pagamento delle tasse universitarie, oltre ad avere accesso prioritario alle borse di studio e ad altri sussidi economici destinati al diritto allo studio.

Le diverse Università possono stabilire diverse fasce di contribuzione in base a specifici intervalli dell'ISEE e possono anche decidere di estendere ulteriormente le agevolazioni. Inoltre, tenendo conto delle scadenze stabilite dagli atenei, è fondamentale rinnovare la dichiarazione ogni anno per non perdere il diritto alle agevolazioni.

Isee per l'università è gratis o a pagamento?

La richiesta dell'ISEE per l'università è un procedimento che, nella maggior parte dei casi, è gratuito. Gli studenti e le loro famiglie possono rivolgersi ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF), che forniscono questo servizio senza costi aggiuntivi. In alternativa, è possibile compilare e inviare la DSU autonomamente tramite il portale online dell'INPS. Anche in questo caso, non sono previsti costi per l'utente. Per la procedura online, bisogna essere in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS, e seguire una sequenza di passaggi guidati per inserire tutte le informazioni necessarie riguardanti i redditi, i patrimoni e la composizione del nucleo familiare.

Per gli studenti stranieri o cittadini italiani residenti all'estero che necessitano di presentare l'ISEE parificato, potrebbe essere necessario rivolgersi a specifici enti o CAF convenzionati con le università. Anche in questo caso, il servizio di calcolo è generalmente gratuito, ma potrebbero essere previsti eventuali costi di traduzione e certificazione dei documenti esteri. 

Quando si deve presentare l'Isee per l'Università, scadenze e tempistiche

La presentazione dell'ISEE per l'università è vincolata a precise scadenze e tempistiche, che variano da ateneo ad ateneo. Generalmente, gli studenti devono presentare l'attestazione ISEE al momento dell'iscrizione all'anno accademico per accedere a riduzioni delle tasse universitarie e ad altri benefici economici.

Solitamente, la finestra di presentazione dell'Isee si apre nei mesi estivi e si chiude poco dopo l'inizio dell'anno accademico, estendendosi, dunque, tra luglio e ottobre. In alcuni casi, le università possono richiedere che l'ISEE venga presentato entro una data precisa, pena l'impossibilità di usufruire delle agevolazioni per l'intero anno accademico.

Per gli studenti che si immatricolano per la prima volta, nei bandi di ammissione dei vari corsi di laurea, vengono specificate le modalità e le tempistiche per la presentazione dell'ISEE. In ogni caso, è sempre consigliabile richiedere tale attestazione con largo anticipo per evitare ritardi che potrebbero compromettere l'accesso ai benefici economici.

Cosa succede e cosa si può fare se si presenta Isee universitario in ritardo, dopo i tempi massimi

La presentazione dell'ISEE universitario oltre il termine massimo stabilito dalle università può comportare diverse conseguenze e richiede specifici passaggi per poter essere sanata. Ogni ateneo definisce le proprie politiche sulle sanzioni e le modalità di recupero in caso di ritardo nella presentazione dell'ISEE.

La conseguenza più immediata è l'impossibilità di accedere alle agevolazioni economiche per l'intero anno accademico. Questo significa che lo studente deve pagare le tasse universitarie previste per chi rientra nella fascia massima, senza poter beneficiare di eventuali sconti o esenzioni. Un'altra conseguenza potrebbe essere l'esclusione dall'assegnazione delle borse di studio e da altri sussidi legati al diritto allo studio.

Tuttavia, molte università prevedono delle sanzioni amministrative per i ritardi contenuti. In casi particolari di ritardi giustificabili, come situazioni di grave difficoltà familiare o eventi imprevedibili, gli studenti possono presentare delle istanze di riesame presso gli uffici competenti dell'università. Alcuni atenei possono essere flessibili e valutare caso per caso, permettendo eventualmente di accedere comunque a determinate agevolazioni, magari con un documento integrativo che spieghi le ragioni del ritardo.

Quando e come si può modificare l'Isee per l'università in caso di errori

Può capitare che nella compilazione dell'ISEE per l'università vengano commessi errori e in questi casi è fondamentale intervenire prontamente per correggere eventuali inesattezze, poiché un indicatore errato può influire negativamente sull'accesso alle agevolazioni e ai benefici universitari.

Se uno studente rileva un errore dopo aver presentato l'ISEE, il primo passo è verificare attentamente la DSU. Se l'errore è particolarmente evidente e interessa, per esempio, redditi o patrimoni incompleti o inesatti, è possibile rettificarli con la presentazione di una nuova Dichiarazione aggiornata.

Per la correzione di errori nell'Isee, lo studente può rivolgersi allo stesso CAF che ha assistito nella compilazione iniziale o direttamente sul portale online dell'INPS. Una volta presentata una DSU corretta, l'INPS rilascia una nuova attestazione ISEE che gli studenti devono, a loro volta, comunicare tempestivamente all'università per aggiornare la propria situazione economica. 

Se la situazione patrimoniale è cambiata, si può rifare l'Isee universitario? Quanbo e come?

In caso di cambiamenti significativi nella situazione patrimoniale del nucleo familiare, è possibile richiedere una revisione dell'ISEE universitario per riflettere più accuratamente la nuova condizione economica. Queste variazioni possono includere l'acquisto o la vendita di un immobile, il ricevimento di una grossa somma di denaro tramite eredità o donazioni, oppure la liquidazione di un patrimonio mobiliare significativo.

Il processo di presentazione della nuova DSU è simile a quello iniziale. Gli studenti possono rivolgersi a un CAF per ricevere supporto nella compilazione della dichiarazione aggiornata o possono procedere autonomamente tramite il portale online dell'INPS. È importante avere a disposizione tutta la documentazione necessaria per dimostrare i cambiamenti patrimoniali, come atti di compravendita, dichiarazioni di successione, estratti conto bancari aggiornati, e altri documenti pertinenti.

Una volta compilata e inviata la Dichiarazione aggiornata, l'INPS provvede a ricalcolare l'ISEE tenendo conto delle nuove informazioni fornite. Il tempo di rilascio della nuova attestazione è generalmente di circa dieci giorni lavorativi.

Procedura di verifica e aggiornamento dell'ISEE

La procedura di verifica e aggiornamento dell'ISEE è un passaggio fondamentale per garantire che la situazione economica del nucleo familiare sia correttamente rappresentata e prevede diverse fasi. Si parte con la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che riporta le informazioni sui redditi, i patrimoni e la composizione del nucleo familiare. Gli studenti e le loro famiglie possono compilare la DSU rivolgendosi a un CAF o direttamente sul portale online dell'INPS. La DSU deve essere presentata ogni anno per garantire la continuità delle agevolazioni, ma può essere aggiornata anche in caso di variazioni significative nella situazione economica.

Una volta presentata la DSU, l'INPS effettua verifiche automatiche sui dati forniti, utilizzando le informazioni presenti nei propri archivi e in quelli dell’Agenzia delle Entrate. Se vengono riscontrate incongruenze, l'Ente di Previdenza annota tali difformità nell'attestazione ISEE rilasciata, invitando il dichiarante a fornire ulteriori chiarimenti o correzioni.

Se lo studente riscontra errori o modifiche necessarie nell'attestazione ISEE, può richiedere un aggiornamento compilando una nuova DSU con i dati corretti. 

In situazioni gravi e improvvise, come la perdita del lavoro o altre diminuzioni di reddito improvvise, è possibile richiedere l'ISEE corrente, che aggiorna i dati sui redditi degli ultimi 12 mesi o, in casi particolari, sui redditi degli ultimi due mesi. Questa richiesta può essere effettuata direttamente online o tramite CAF e in questo caso l'attestazione ha una validità temporale di sei mesi a partire dal rilascio, salvo ulteriori variazioni della situazione economica.

Infine, è responsabilità dello studente comunicare tempestivamente all'università qualsiasi modifica dell'ISEE per garantire che le agevolazioni e i benefici si basino sempre su dati economici accurati e aggiornati. 

Chi controlla se l'Isee per l'università presentata è reale? E cosa succede e rischi se è falso o minore del reale

Il controllo dell'ISEE per l'università viene effettuato principalmente dall'INPS e dall' Agenzia delle Entrate. Questi enti confrontano i dati dichiarati della DSU)  con le informazioni presenti nei propri archivi. La verifica automatica mira a identificare discrepanze o omissioni nei redditi e patrimoni dichiarati.

Quando l'INPS rileva delle incongruenze, vengono segnalate nell'attestazione ISEE sotto forma di annotazioni di difformità e possono derivare da errori materiali nella compilazione della DSU o da informazioni mancanti rispetto ai dati in possesso degli enti. In questi casi, lo studente è tenuto a fornire chiarimenti o a rettificare la dichiarazione.

Le università hanno il compito di verificare la validità dell'ISEE prima di concedere agevolazioni economiche. Gli atenei possono incrociare i dati ISEE con le informazioni in loro possesso e richiedere ulteriori documenti ai fini del controllo. Inoltre, le università si riservano il diritto di avviare verifiche a campione per garantire la correttezza delle dichiarazioni.

Presentare un ISEE falso o inferiore al reale comporta gravi conseguenze, sia sul piano amministrativo che legale. Se viene accertato che uno studente ha dichiarato informazioni false per ottenere benefici, l'università può revocare immediatamente tutte le agevolazioni concesse, comprese le esenzioni dalle tasse universitarie e le borse di studio e lo studente deve restituire tutti i contributi economici indebitamente percepiti.

Inoltre, la presentazione di un ISEE falso costituisce un reato di natura penale. Se le discrepanze sono gravi e intenzionali, lo studente rischia di essere perseguito per falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, reato previsto e punito dall'articolo 483 del Codice Penale italiano. Le sanzioni possono includere multe salate e, nei casi più gravi, la reclusione.

Quanto vale l'isee per l'università? Ha una scadenza? Va rifatto ogni anno o per motivi e cause specifiche?

L'ISEE per l'università ha una validità temporale strettamente correlata all'anno solare in cui viene rilasciato. L'Isee ordinario è valido dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno, indipendentemente dal momento in cui viene ottenuto. Questo significa che l'attestazione ISEE rilasciata durante il 2024 è valida fino al 31 dicembre 2024 e deve essere poi rinnovata dal primo gennaio 2025.

Lo stesso discorso si fa per l'Isee universitario: la sua validità ha la durata di un solo anno accademico, per cui deve essere rifatto ogni anno per ottenere le agevolazioni economiche. Questo aggiornamento annuale assicura che tutti i cambiamenti nelle condizioni reddituali e patrimoniali vengano correttamente registrati e considerati nel calcolo dell'indicatore.

Non presentare un ISEE aggiornato entro le scadenze previste può comportare l'applicazione della fascia contributiva massima e la perdita di numerosi benefici, inclusi gli sconti sulle tasse universitarie, l' accesso a borse di studio e ad altri servizi collegati al diritto allo studio.

L'isee universitario è obbligatorio da fare per iscriversi all'università?

L'ISEE universitario non è obbligatorio per l'iscrizione all'università, ma diventa essenziale per accedere ad una serie di agevolazioni economiche e servizi collegati al diritto allo studio. In altre parole, uno studente può iscriversi ad un corso di laurea senza presentare l'ISEE, ma così facendo non ha la possibilità di ottenere sconti sulle tasse universitarie, borse di studio e altre agevolazioni finanziarie.

Per le famiglie che desiderano ridurre i costi universitari, la presentazione dell'ISEE universitario diventa praticamente indispensabile e le modalità e i termini di presentazione variano da un ateneo all'altro, per cui bisogna sempre controllare quanto previsto dal proprio in modo da non ritardare e non rischiare di perdere le agevolazioni.

Cosa succede se non si preesenta l'Isee per l'università

Se uno studente non presenta l'ISEE per l'università sono diverse le conseguenze previste. In particolare, senza Isee, lo studente:

  • viene automaticamente inserito nella fascia reddituale massima e ciò significa che deve pagare l'importo massimo delle tasse universitarie stabilite dall'ateneo e non può beneficiare di alcuna riduzione o esenzione;
  • non può ricevere borse di studio e altri sussidi economici erogati dalle università e da enti regionali per il diritto allo studio, come sostegni per il trasporto e i materiali didattici;
  • non può usufruire di tariffe ridotte per le mense universitarie, alloggi studenteschi e altri servizi offerti dall'ateneo;
  • non può accedere a prestiti d'onore e altri finanziamenti agevolati.

Come richiedere Isee per università

L'ISEE per l'università si può richiedere in diverse modalità che sono, nel dettaglio, rivolgesi a Caf e Patronati, presentando la relativa documentazione necessaria, o direttamente online al sito Inps, utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS e seguendo quanto previsto dalla procedura per la compilazione online della DSU, o rivolgendosi anche ad altri professionisti abilitati, come i consulenti del lavoro o i commercialisti.

Procedura e passaggi per fare domanda e presentazione Isee universitario

La procedura per fare domanda e presentare l'ISEE universitario comprende diversi passaggi da seguire attentamente. Vediamo quali sono. 

Step 1: Raccolta documentazione
Prima di iniziare la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica bisogna raccogliere tutta la documentazione rilevante che include i documenti di identità, bancari e relativi ai patrimoni del richiedente e di tutti i componenti del nucleo familiare.

Step 2: Compilazione della DSU

La DSU può essere compilata presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o online tramite il portale dell'INPS. In entrambe i casi non sono richiesti costi.

Step 3: Invio della DSU
Dopo la compilazione, la DSU deve essere inviata all'INPS per la verifica e il calcolo dell'ISEE. Questo passaggio può essere fatto direttamente tramite il CAF, che invia la dichiarazione per conto dello studente, o autonomamente attraverso il portale INPS.

Step 4: Ricezione dell'attestazione ISEE
Entro circa dieci giorni lavorativi dall'invio, l'INPS elabora i dati e rilascia l'attestazione ISEE. Questa certificazione viene solitamente trasmessa via email o resa disponibile per il download dal portale INPS.

Step 5: Presentazione all'università
Una volta ottenuta l'attestazione, è necessario presentarla all'università. Molti atenei permettono di caricare direttamente il documento tramite i propri portali online, mentre altri richiedono la consegna fisica presso gli uffici preposti. È cruciale rispettare le scadenze stabilite dall'ateneo per garantire l'accesso alle agevolazioni economiche per l'anno accademico in corso.

Documenti necessari

Tutti i documenti necessari per richiedere e ottenere l'ISEE per l'università, comprendono:

1. Documenti di identità:
È essenziale avere una copia della carta d'identità valida e del codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare. 

2. Certificazioni dei redditi:
Sono richieste tutte le attestazioni che dimostrano i redditi percepiti nel periodo di riferimento:

  • Modello 730 o Modello Redditi (ex UNICO);
  • Certificazione Unica (CU) per i lavoratori dipendenti e pensionati;
  • Prospetti di pensione se applicabile;
  • Documenti che attestano altri tipi di reddito, come affitti o lavori occasionali.

3. Estratti conto bancari:
Per ogni componente del nucleo familiare, sono necessari gli estratti conto bancari che riportano il saldo finale al 31 dicembre e la giacenza media annuale dei conti correnti e dei depositi a risparmio.

4. Attestazioni patrimoniali:
È richiesta la documentazione relativa al patrimonio immobiliare:

  • Visure catastali e documenti che certificano la proprietà degli immobili;
  • Eventuali mutui in corso, con indicazione del capitale residuo da rimborsare

5. Documenti relativi a veicoli e beni mobili registrati:
Numero di targa di automobili, moto, imbarcazioni e altre proprietà mobili registrate intestate ai membri del nucleo familiare.

6. Contratti di locazione:
Se la famiglia vive in affitto, è necessario presentare il contratto di locazione registrato, con indicazione del canone annuale pagato.

7. Documenti aggiuntivi:
In caso di particolari situazioni economiche o sociali, potrebbero essere richiesti ulteriori documenti, come attestazioni di invalidità o certificati che dimostrano la percezione di sussidi e agevolazioni.

È fondamentale raccogliere tale documentazione con attenzione per evitare errori e garantire la corretta valutazione della situazione economica familiare, consentendo di accedere alle agevolazioni previste per gli studenti universitari.

Come fare l'Isee precompilato INPS universitario

L'ISEE precompilato INPS rappresenta una modalità semplificata per ottenere l'attestazione necessaria per l'università e si fa esclusivamente sul portale INPS seguendo la relativa procedura che prevede:

1. Accesso al portale INPS
Per iniziare, è necessario accedere al portale INPS utilizzando uno dei seguenti metodi di autenticazione: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Questi strumenti garantiscono un accesso sicuro e personalizzato ai servizi online dell'INPS.

2. Selezione del servizio ISEE precompilato
Una volta effettuato l'accesso, si deve entrare nella sezione dedicata ai servizi ISEE e scegliere l'ISEE precompilato per iniziare il processo di compilazione.

3. Compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)
Il sistema guida l'utente nella compilazione della DSU. La caratteristica principale dell'ISEE precompilato è che molti dati, come quelli relativi ai redditi dichiarati e alle proprietà immobiliari, vengono automaticamente inseriti dal sistema, basandosi sulle informazioni già presenti nelle banche dati dell'Istituto di Previdenza e dell'Agenzia delle Entrate.

4. Verifica e integrazione dei dati
È importante verificare attentamente tutti i dati precompilati e integrare le informazioni mancanti. Potrebbero essere richiesti dettagli aggiuntivi come il numero di componenti del nucleo familiare, eventuali mutui in corso, saldi e giacenze medie dei conti correnti bancari e altre informazioni patrimoniali. Questa fase richiede precisione per evitare eventuali errori nella dichiarazione.

5. Invio della DSU
Dopo aver completato e verificato tutti i dati, si procede con l'invio della DSU. L'INPS elabora la richiesta e, generalmente entro dieci giorni lavorativi, rilascia l'attestazione ISEE precompilata, che si può scaricare e stampare.

6. Presentazione dell'attestazione ISEE all'università
Una volta ottenuta l'attestazione ISEE, è necessario presentarla all'università per poter accedere alle agevolazioni economiche previste. 

Utilizzare l'ISEE precompilato INPS semplifica notevolmente la procedura, riducendo il rischio di errori e rendendo il processo di richiesta più rapido ed efficiente.

Si può fare l'Isee per l'università online su Internet? E come?

È possibile fare l'ISEE per l'università online utilizzando il portale ufficiale dell'INPS, che consente di gestire autonomamente la procedura di compilazione e invio della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) direttamente da casa, risparmiando tempo e semplificando il processo. Ecco i passaggi principali per fare l'ISEE universitario online:

1. Accesso al portale INPS
Per iniziare, accedere al portale dell'INPS (www.inps.it) utilizzando una delle credenziali di autenticazione accettate: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Questi sistemi garantiscono un accesso sicuro e rispettano gli standard di protezione dei dati personali.

2. Selezione del servizio ISEE
Una volta effettuato l'accesso, cercare la sezione dedicata ai servizi ISEE. Qui è possibile scegliere tra l'opzione di compilazione tradizionale o il modello precompilato. La versione precompilata contiene già molti dati inseriti dall'INPS, facilitando notevolmente il processo.

3. Compilazione della DSU
Per la compilazione online della DSU, è necessario disporre di tutti i documenti richiesti, come certificazioni dei redditi, estratti conti bancari, informazioni sui patrimoni immobiliari e mobiliari, e così via. Inserire attentamente tutte le informazioni richieste dall'applicativo INPS, verificando la correttezza di ogni dato. Il sistema guida l'utente passo dopo passo, semplificando la procedura.

4. Verifica dei dati precompilati
Nel caso si utilizzi l'opzione precompilata, molti dati personali e patrimoniali sono già inseriti automaticamente dal sistema. È fondamentale controllare la correttezza di questi dati e integrare eventuali informazioni mancanti o non aggiornate.

5. Invio della DSU
Una volta completata e verificata la DSU, procedere con l'invio telematico attraverso il portale INPS. L'INPS effettuerà le verifiche necessarie e, di solito entro dieci giorni lavorativi, renderà disponibile l'attestazione ISEE.

6. Download dell'attestazione ISEE
Dopo l'elaborazione, l'attestazione ISEE si può scaricare direttamente dal portale INPS, salvare e presentarlo all'università secondo le modalità richieste dall'ateneo. 

A chi rivolgersi per fare Isee per l'Università (Caf, Patronati), costi e tempi

Per ottenere l'ISEE per l'università, gli studenti possono rivolgersi principalmente ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e ai patronati. Questi enti forniscono supporto professionale nel processo di compilazione e invio della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), garantendo accuratezza e conformità alle normative vigenti.

Centri di Assistenza Fiscale (CAF)
I CAF sono professionisti qualificati che offrono una vasta gamma di servizi fiscali, incluso il supporto per la richiesta dell'ISEE universitario. Presso un CAF, è possibile compilare la DSU in modo assistito, assicurandosi che tutti i dati siano inseriti correttamente. I CAF inoltrano poi la dichiarazione all'INPS per il calcolo dell'ISEE. Il servizio offerto dai CAF è solitamente gratuito per la richiesta dell'ISEE, poiché è finanziato dallo Stato.

Patronati
I patronati, che spesso operano in stretta collaborazione con i sindacati, sono altri enti a cui gli studenti possono rivolgersi per ottenere supporto nella compilazione della DSU. Offrono servizi simili a quelli dei CAF, inclusa la trasmissione dei dati all'INPS. Anche i patronati forniscono questi servizi a titolo gratuito.

Per la corretta compilazione della Dichiarazione, sia a Caf che a Patronati bisogna presentare:

  • i documenti di identità, Carta d'identità valida e codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare;
  • le certificazioni dei redditi, Modello 730, CU e ogni altra documentazione che attesti i redditi percepiti;
  • gli estratti conto bancari e le giacenze medie dei conti correnti e dei depositi bancari;
  • i documenti relativi al patrimonio immobiliare, come le visure catastali e documentazione sul valore degli immobili posseduti; 
  • le informazioni sui veicoli di proprietà, come il numero di targa di automobili, moto, imbarcazioni e altre proprietà mobiliari registrate.

Altri servizi e consulenze
Oltre ai CAF e ai patronati, alcune università offrono assistenza diretta per la compilazione della DSU tramite sportelli o punti di consulenza dedicati. 

Tempistiche
Il tempo necessario per completare il processo dipende principalmente dalla tempestività con cui si raccolgono i documenti necessari. Una volta presentata la DSU, l'INPS impiega generalmente circa dieci giorni lavorativi per elaborare i dati e rilasciare l'attestazione ISEE. Pertanto, è consigliabile iniziare il processo con ampio anticipo rispetto alle scadenze universitarie per evitare ritardi nell’ottenimento delle agevolazioni economiche.

Calcolo dell'ISEE per Università con esempi concreti. Tutti i passaggi

Il calcolo dell'ISEE per l'università segue un procedimento specifico che tiene conto di diversi fattori economici e patrimoniali del nucleo familiare. Questo procedimento è essenziale per determinare l'accesso degli studenti universitari alle agevolazioni economiche. Vediamo in dettaglio i passaggi di calcolo e alcuni esempi pratici.

Fasi del calcolo

Per il calcolo dell'ISEE universitario, è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che raccoglie tutte le informazioni relative ai redditi, ai patrimoni e alla composizione del nucleo familiare.

1. Redditi
Il calcolo dell'ISEE inizia con la somma di tutti i redditi dei componenti del nucleo familiare. Questa somma include:

  • Redditi da lavoro dipendente e autonomo
  • Pensioni e prestazioni assistenziali
  • Redditi derivanti da fabbricati e terreni
  • Altri tipi di redditi dichiarati (affitti, redditi occasionali, ecc.)

Per determinare il reddito complessivo, si considerano i redditi riferiti all'anno fiscale precedente a quello di presentazione della DSU. Questo valore deve essere tratto da documenti ufficiali come Modello 730, Certificazione Unica (CU) e Modello Redditi.

2. Patrimoni
A questo reddito complessivo si somma poi il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto dal nucleo familiare, il quale include:

  • Patrimonio mobiliare: saldi e giacenze medie annue dei conti correnti, depositi bancari, azioni, obbligazioni, fondi comuni d'investimento, ecc.
  • Patrimonio immobiliare: valore degli immobili posseduti, tratto dalle visure catastali, eventuale capitale residuo dei mutui stipulati per l'acquisto degli immobili

Per i conti correnti e i depositi, l'INPS richiede specificamente i documenti che attestano il saldo al 31 dicembre dell'anno precedente e la giacenza media annuale. Questi dati sono ottenibili direttamente dalla banca.

3. Scala di equivalenza
Una volta determinato il valore dei redditi e del patrimonio, si devono considerare i valori della scala di equivalenza, che tiene conto del numero dei componenti del nucleo familiare, apportando specifici moltiplicatori che modificano il valore in base alla dimensione e alla composizione familiare.

La scala di equivalenza prevede delle maggiorazioni per particolari situazioni come la presenza di persone con disabilità o nuclei monogenitoriali:

  • 1 componente: coefficiente 1,00
  • 2 componenti: coefficiente 1,57
  • 3 componenti: coefficiente 2,04
  • 4 componenti: coefficiente 2,46
  • 5 componenti: coefficiente 2,85
  • Maggiorazioni di +0,35 per ogni componente con disabilità

Esempio pratico di calcolo

Immaginiamo una famiglia composta da 4 membri:

  • Redditi complessivi annuali del nucleo: 30.000 euro (lavoro dipendente e pensioni)
  • Patrimonio mobiliare: saldi e giacenze medie dei conti correnti pari a 20.000 euro
  • Patrimonio immobiliare: valore catastale degli immobili pari a 100.000 euro con un mutuo residuo di 20.000 euro

Il patrimonio immobiliare netto sarà quindi 100.000 - 20.000 = 80.000 euro.
Sommiamo i redditi e il 20% del patrimonio:

Redditi complessivi: 30.000 euro
20% del patrimonio mobiliare: 20.000 x 20% = 4.000 euro
20% del patrimonio immobiliare netto: 80.000 x 20% = 16.000 euro
ISEE = 30.000 + 4.000 + 16.000 = 50.000 euro
Il valore così ottenuto viene diviso per il coefficiente della scala di equivalenza:

Scala di equivalenza per 4 componenti: 2,46
ISEE = 50.000 / 2,46 = 20.325,20 euro
Questa è la cifra di ISEE del nucleo familiare, utilizzata per determinare l'accesso a agevolazioni economiche e servizi universitari.

Rettifiche e aggiornamenti

È importante tenere presente che l'ISEE va aggiornato ogni anno, e in caso di variazioni significative nella situazione economica, è possibile richiedere l'ISEE corrente. Questo permette di ottenere una valutazione più accurata in base ai redditi degli ultimi 12 mesi (o 2 mesi, moltiplicati per sei). Questa opzione è utile in caso di perdita del lavoro, riduzione del reddito o altri cambiamenti economici rilevanti.

Consultare un CAF

Per evitare errori nella compilazione della DSU e nel calcolo dell'ISEE, è consigliabile rivolgersi a un CAF. Questi centri offrono assistenza gratuita e possono guidare il richiedente attraverso tutte le fasi del processo, garantendo che tutte le informazioni siano inserite correttamente e che eventuali problemi vengano risolti tempestivamente.

Implicazioni dell'ISEE per le tasse universitarie

Il pagamento delle tasse universitarie non è uguale per tutti ma si basa sul valore dell'Isee dello studente o del relativo nucleo familiare che si calcola in modo specifico e dettagliato. 

Dunque, l'ISEE universitario ha importanti implicazioni sulle dovute tasse universitarie, considerando che sono previste diverse fasce di contribuzione a cui corrispondono specifici intervalli di valore ISEE e, per esempio, gli studenti che rientrano nelle fasce più basse pagano importi ridotti, mentre quelli con valori Isee più elevati sono soggetti al pagamento di tasse universitarie massime.

Come l'ISEE per l'università influisce sulle fasce di contribuzione

L'ISEE per l'università è uno strumento fondamentale per determinare le fasce di contribuzione, ossia gli importi delle tasse universitarie che ogni studente deve pagare in base alla sua situazione economica familiare e che sono definite in maniera tale da premiare, con tariffe agevolate, gli studenti che provengono da famiglie con minori capacità economiche. Di seguito analizziamo come l'ISEE influisce su queste suddivisioni:

  • ISEE molto basso, gli studenti con un ISEE inferiore a una certa soglia (solitamente intorno ai 13.000 euro) beneficiano dell'esonero totale o di una riduzione simbolica delle tasse universitarie. 
  • ISEE intermedio, per gli studenti con un ISEE compreso tra 13.001 e 20.000 euro, le università applicano una riduzione significativa delle tasse che varia da ateneo ad ateneo;
  • ISEE medio-alto, gli studenti con un ISEE compreso tra 20.001 e 27.726,79 euro beneficiano di una riduzione minore;
  • ISEE superiore alla soglia massima, gli studenti con un ISEE superiore alla soglia massima prevista non possono usufruire di alcuna riduzione o esenzione devono pagare la contribuzione massima prevista, che cambia da ateneo ad ateneo.

Ogni università ha, infatti, il proprio regolamento per determinare le fasce di contribuzione, basato sulla gamma di valori ISEE e sulla specifica politica di agevolazione economica. Alcuni atenei possono anche introdurre ulteriori fasce intermedie per garantire una maggiore equità.

Quanto incide l'ISEE sulle tasse universitarie?

L'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per l'università ha un impatto significativo sulle tasse universitarie, determinando l'ammontare del contributo economico richiesto a ciascuno studente. 


L'ISEE è utilizzato per stabilire fasce di contribuzione che variano in base al valore dichiarato. Gli studenti con un ISEE inferiore a una certa soglia possono beneficiare di esoneri totali o parziali, mentre coloro che hanno un ISEE più alto sono tenuti a pagare importi maggiori. Questo sistema progressivo assicura che il contributo richiesto sia proporzionale alle reali possibilità economiche delle famiglie.

Ad esempio, gli studenti con un ISEE inferiore a 13.000 euro possono essere esentati completamente dal pagamento delle tasse o pagare una quota simbolica. Invece, per coloro che dichiarano un ISEE tra 13.001 e 20.000 euro, l'ammontare delle tasse viene ridotto in modo significativo; e per gli studenti appartenenti alla fascia successiva, con un ISEE tra 20.001 e 27.726,79 euro, sono previste riduzioni minori. Per coloro che superano l'ISEE massimo non è, invece, prevista alcuna riduzione.


L'ISEE non influenza solo le tasse universitarie, ma anche altre spese collegate alla vita universitaria. Ad esempio, può incidere sulle tariffe per il servizio mensa, l'accesso agli alloggi studenteschi e altri benefits. Gli atenei si servono dell'Indicatore anche per la distribuzione delle borse di studio e altri sussidi economici. 

In sintesi, l'ISEE incide in modo determinante sulle tasse universitarie e sulle spese collegate, garantendo che ogni studente paghi in base alla propria capacità economica e favorendo un accesso più equo all'istruzione.

Quante tasse si pagano in media all'università in base all'Isee universitario? Gli importi e gli sconti per fascia Isee

Le tasse universitarie in Italia variano significativamente in base al valore dell'ISEE universitario. Questo sistema progressivo assicura che ogni studente contribuisca alle spese accademiche in maniera proporzionale alla propria capacità economica. Vediamo come nel dettaglio.

ISEE fino a 13.000 euro
Gli studenti con un ISEE inferiore a 13.000 euro generalmente beneficiano dell'esonero totale dalle tasse universitarie. In alcuni casi, possono essere richiesti solo i costi amministrativi minori e le tasse regionali che, complessivamente, possono ammontare a circa 100-200 euro l'anno.

ISEE tra 13.001 e 20.000 euro
Per coloro che dichiarano un ISEE compreso tra 13.001 e 20.000 euro, le tasse universitarie subiscono una riduzione significativa. In media, queste possono variare tra i 300 e i 600 euro all'anno, a seconda dell'ateneo e del corso di studi. Questo range permette agli studenti di avere un notevole risparmio rispetto alla fascia massima, facilitando l'accesso all'istruzione superiore.

ISEE tra 20.001 e 27.726,79 euro
Gli studenti con un ISEE tra 20.001 e 27.726,79 euro vedono una riduzione del contributo, ma in misura minore rispetto alle fasce precedenti. Le tasse universitarie per questa categoria possono variare tra i 700 e i 1.200 euro all'anno. Anche in questo caso, l'importo esatto dipende dall'ateneo e dal corso di studio specifico.

ISEE superiore a 27.726,79 euro
Coloro che presentano un ISEE superiore alla soglia massima stabilita sono tenuti a pagare la fascia contributiva più alta. Questo importo può variare notevolmente tra le università, ma di solito si colloca tra i 1.500 e i 3.000 euro all'anno.

È importante notare che questi valori sono indicativi e possono variare in base alle politiche specifiche dei singoli atenei. 

L'opzione Isee provvisorio per la prima rata universitaria

Per gli studenti che non sono ancora in possesso dell'attestazione ISEE definitiva al momento del pagamento della prima rata delle tasse universitarie, alcune università offrono l'opzione dell'ISEE provvisorio, che consente di effettuare il pagamento iniziale senza dover attendere il completamento dell'iter burocratico per l'ottenimento dell'ISEE ufficiale.


Per richiedere l'ISEE provvisorio, lo studente deve:

  • rivolgersi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) che fornisce supporto nella compilazione della dichiarazione sostitutiva provvisoria;
  • presentare la documentazione disponibile relativa ai redditi e al patrimonio dell'anno precedente, come modelli 730 o Certificazioni Uniche (CU), estratti conto bancari e informazioni sugli immobili;
  • attendere che il CAF produca una stima provvisoria dell'ISEE basata sui dati forniti, da usare poi per il calcolo della prima rata delle tasse universitarie.


È importante notare che l'ISEE provvisorio ha una validità limitata. Una volta ottenuta l'attestazione ISEE definitiva dall'INPS, lo studente deve presentarla all'università per aggiornare la propria situazione economica. Se il valore dell'ISEE definitivo differisce significativamente da quello provvisorio, l'importo delle tasse potrebbe essere ricalcolato e adeguato.

Benefici derivati dall'ISEE per l'accesso a borse di studio e servizi

L'ISEE per l'università non è solo uno strumento essenziale per il calcolo delle tasse universitarie, ma gioca anche un ruolo cruciale nell'accesso a una gamma di benefici economici, tra cui le borse di studio e vari servizi universitari. Partendo dalle borse, sono offerte sia dallo Stato che dalle regioni e dalle università stesse. I bandi per averle richiedono quasi sempre la presentazione dell'ISEE per valutare la situazione economica degli studenti e delle loro famiglie. Gli studenti con un valore più basso hanno maggiori probabilità di beneficiare di questi aiuti economici, il cui ammontare può variare a seconda delle necessità e delle politiche specifiche dell'ente erogatore.

Le borse di studio possono coprire diverse spese, tra cui:

  • tasse universitarie, con riduzione parziale o totale delle tasse universitarie;
  • spese di soggiorno, con contributi per l'affitto, i trasporti e altre necessità quotidiane;
  • materiali didattici, con la copertura dei costi per i libri di testo e altri materiali necessari per i corsi.


Un altro importante beneficio collegato all'ISEE riguarda l'accesso agli alloggi universitari. Molti atenei offrono posti nelle residenze universitarie a tariffe agevolate ma solo per gli studenti con un ISEE più basso. Questo è particolarmente utile per chi deve trasferirsi lontano dalla propria città di residenza per frequentare l'università. Le tariffe degli alloggi possono essere notevolmente ridotte, e in alcuni casi, gli studenti possono ottenere l'assegnazione gratuita per un certo periodo di tempo.

Anche le tariffe delle mense universitarie dipendono dall'Isee; gli studenti che hanno un valore più basso possono accedere ai pasti a prezzi significativamente ridotti presso le mense gestite dagli enti per il diritto allo studio universitario o direttamente dagli atenei.


Oltre ai benefici principali, l'ISEE può influenzare l'accesso ad altri servizi universitari. Ad esempio, alcuni atenei offrono sconti sui corsi di lingua, sulle attività sportive e culturali, e sulle iniziative di supporto psicologico e orientamento professionale. Inoltre, con un Isee basso è possibile accedere più facilmente a finanziamenti agevolati e prestiti d'onore. Molte banche e istituzioni finanziarie offrono prodotti specifici per gli studenti universitari, per coprire le spese accademiche e di soggiorno, con piani di rimborso posticipati che iniziano una volta completati gli studi e trovata un'occupazione.


Infine, l'ISEE può influenzare l'accesso ai programmi di mobilità internazionale, come l'Erasmus+. Gli studenti con un ISEE basso possono, infatti, ottenere contributi maggiori per coprire le spese di soggiorno all'estero. Questo rende le esperienze internazionali più accessibili, permettendo agli studenti di arricchire il proprio percorso formativo con esperienze all'estero senza eccessivi oneri finanziari.

Quanto deve essere l'ISEE per avere la borsa di studio?

Il valore dell'ISEE necessario per ottenere una borsa di studio può variare a seconda degli enti erogatori, siano essi statali, regionali o universitari, e delle specifiche normative vigenti per l'anno accademico in corso. Tuttavia, esistono delle soglie comuni che gli studenti devono rispettare per poter accedere a questi benefici.

Per l'anno accademico 2024/2025, il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) ha stabilito dei limiti ISEE aggiornati per l'accesso alle borse di studio, fissando il valore massimo per ottenere una borsa di studio a 27.726,79 euro. Questo limite può variare di anno in anno, quindi è fondamentale consultare i bandi specifici per l'anno accademico di interesse.

Oltre al limite ISEE, le borse di studio tengono conto anche dell'ISPE (Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente), che deve essere entro i 60.275,66 euro. Questo valore comprende il patrimonio immobiliare e mobiliare del nucleo familiare. Le regioni, tramite gli enti per il diritto allo studio, possono adottare limiti anche più restrittivi o offrire ulteriori agevolazioni e fondi per gli studenti meritevoli. 

Per accedere alla borsa di studio, oltre a rispettare i limiti di reddito e patrimonio, gli studenti devono spesso soddisfare anche requisiti di merito, come il raggiungimento di un certo numero di crediti formativi (CFU) entro una determinata data. Questo combina valutazioni economiche e accademiche, assicurando che le borse di studio vengano assegnate a studenti con effettive necessità finanziarie e un buon rendimento scolastico.

E' possibile abbassare l'ISEE per l'università? E come si può fare legalmente

È possibile abbassare l'ISEE per l'università in modo legale attraverso alcune strategie e azioni che possono influenzare il calcolo dell'indicatore della situazione economica del nucleo familiare. Vediamo come ridurre il reddito e il patrimonio dichiarato per ottenere un ISEE più basso e beneficiare così delle agevolazioni previste.

1. Residenza separata e studente autonomo

Lo studente autonomo è colui che vive da almeno due anni fuori dall'abitazione della famiglia di origine e possiede un reddito annuo minimo di circa 9.000 euro. Trasferire legalmente la residenza e dimostrare un'adeguata capacità di reddito, formando un nuovo singolo nucleo familiare, può permettere di calcolare l'ISEE basandosi solo sui redditi e patrimoni dello studente e non su quelli dell'intero nucleo familiare, permettendo di ridurre iil valore Isee.

2. Revisione del patrimonio mobiliare

I conti correnti, depositi bancari e altri strumenti di risparmio devono essere dichiarati nel calcolo dell'ISEE. Per abbassarlo, può essere utile ridurre la giacenza media annuale sui conti correnti trasferendo somme non necessarie a medio termine su conti deposito o altri strumenti non liquidi che non incidono negativamente sull'ISEE.

3. Vendita di beni immobili

La proprietà di immobili oltre la prima casa influisce sul calcolo dell'ISEE. Se la presenza di uno o più immobili fa lievitare l'indicatore, la vendita di questi beni può rappresentare una soluzione per ridurre il valore patrimoniale dichiarato e, di conseguenza, abbassare l'ISEE. 

4. Donazioni e trasferimenti a favore di parenti

Un'altra strategia potrebbe essere quella di effettuare donazioni di capitali a parenti stretti non appartenenti al nucleo familiare calcolato ai fini ISEE. Questo trasferimento di fondi, idealmente confermato da atti notarili, può ridurre il patrimonio mobiliare dichiarato. 

5. Aggiornamento della DSU in caso di variazioni economiche

In caso di significative variazioni della situazione economica, come perdita del lavoro o diminuzione del reddito, è possibile richiedere l'ISEE corrente per aggiornare il valore ordinario basandosi sui redditi degli ultimi 12 mesi o, in alcuni casi, degli ultimi 2 mesi, e abbassare l'indicatore rispetto all'ISEE standard, che considera i redditi dell'anno fiscale precedente.

Le novità e le modifiche introdotte per l'Isee universitario 2024 per iscrizioni università anno accademico 2024-2025

Per l'anno accademico 2024-2025, sono state introdotte alcune modifiche riguardanti l'ISEE universitario, che incidono direttamente sulle modalità di calcolo e sulle soglie economiche degli studenti che desiderano iscriversi alle università italiane. Queste modifiche mirano a garantire una maggiore equità e a riflettere meglio le condizioni economiche delle famiglie.


Una delle novità più rilevanti riguarda l'aumento del limite massimo dell'ISEE per beneficiare delle agevolazioni economiche. Per l'anno accademico 2024-2025, il limite è stato aumentato a 27.726,79 euro, rispetto ai 26.000 euro dell'anno precedente. Anche il limite dell'ISPE (Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente) è stato rivisitato, passando da 50mila a 60.275,66 euro.


Un'altra importante modifica prevista per quest'anno è l'aumento dell'autonomia degli atenei nel determinare le fasce di contribuzione e le agevolazioni economiche. Le università possono ora stabilire fasce ISEE specifiche e introdurre ulteriori riduzioni, mantenendo comunque il rispetto del limite massimo nazionale del 30% dei valori fissati in base ai limiti regionali e provinciali.


Gli atenei stanno, inoltre, incentivando l'uso delle piattaforme digitali per la presentazione e la gestione delle richieste di agevolazioni, offrendo anche la possibilità di caricare direttamente i documenti online e di monitorare lo stato delle proprie richieste in tempo reale. L'obiettivo è rendere il processo più trasparente e accessibile per tutti gli studenti.

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