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Naspi, nuove regole più restrittive in vigore ora a Marzo. E attenzione, valgono anche retroattivamente?

di Marianna Quatraro pubblicato il
naspi nuove regole

Cosa cambia per la richiesta di Naspi per la disoccupazione da marzo per chi si dimette dal lavoro: ecco la nuova norma anti-furbetti

Quali sono le nuove regole più restrittive al via da marzo per la Naspi per la disoccupazione? Dal primo sono entrate in vigore nuove regole per la presentazione della domanda per l’indennità di disoccupazione nel caso di malattia e infortunio. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono e cosa cambia. 

  • Le nuove regole per la Naspi al via da marzo
  • Sono anche retroattive?

Le nuove regole per la Naspi al via da marzo

La prima importante novità al via da marzo per la Naspi è il mancato riconoscimento della prestazione a chi non si presenta a lavoro, senza giustificazione, per oltre 15 giorni, facendosi così licenziare. 

La nuova norma era stata inserita nel decreto Collegato lavoro dell’ultima Manovra Finanziaria per garantire la prevenzione di eventuali abusi e l’equità del sistema.

Prevede, nel dettaglio, che chi viene licenziato da un nuovo lavoro dopo aver dato le dimissioni volontarie da un altro impiego a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti, non potrà avere l’indennità se non avrà maturato almeno 13 settimane di contributi nel nuovo lavoro.

Prima bastavano 13 settimane negli ultimi quattro anni. La novità punta ad evitare che qualcuno si dimetta avendo magari l’accordo con un’altra azienda per farsi assumere e subito licenziare, in modo da poter prendere la Naspi.

Con la novità al via, le assenze prolungate non giustificate saranno d’ora in poi considerate una forma di dimissioni volontarie, escludendo automaticamente dal diritto alla Naspi. 

La procedura prevede che l'azienda segnali tramite Pec (Posta elettronica certificata) l'assenza del lavoratore all'Ispettorato territoriale del lavoro, che effettuerà a sua volta le dovute verifiche. 

Una volta ricevuta la comunicazione, il rapporto di lavoro si considera concluso con effetto immediato, senza bisogno di ulteriori passaggi burocratici.

L'unica eccezione è prevista per i lavoratori che dimostrano di essere stati impossibilitati a comunicare le cause dell'assenza per motivi di forza maggiore, come malattie gravi, o calamità naturali, ecc.

Inoltre, con la circolare n. 4468 del 27 dicembre 2024, l’Inps ha precisato che per accedere all’indennità, si deve presentare domanda all'Inps esclusivamente in via telematica ed entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro e, una volta accettata, la prestazione inizia a decorrere dall'ottavo giorno dopo la cessazione del lavoro.

Se si presenta la domanda successivamente a questa data, allora la prestazione decorre dal giorno successivo.

Nel caso di malattia o infortunio, al momento della cessazione del lavoro, il termine è sospeso per la durata dell'evento.

Inoltre, l’Inps ha sottolineato che è sempre necessario allegare un certificato medico che attesti il riacquisto della capacità lavorativa al momento della domanda, per velocizzare la procedura di liquidazione dell'indennità di disoccupazione.

Le novità sono anche retroattive?

Le nuove regole per la Naspi, secondo cui l’assenza dal lavoro per oltre 15 giorni senza giustificazioni viene equiparata a dimissioni volontarie, escludendo così il diritto a richiedere l’indennità non sono retroattive.

Varranno per tutti coloro che d’ora in poi presentano domanda di disoccupazione e che devono comunque avere accumulato almeno 13 settimane di contributi nel nuovo lavoro.

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