Come funziona la nuova proposta che punta a usare il Tfr per andare in pensione prima: la misura e quali effetti potrebbe avere sulle uscite
Come funziona il nuovo sistema di pensione anticipata sfruttando il TFR nel 2025 in Manovra finanziaria? Le discussioni sulla Manovra Finanziaria 2025 sono entrate nel vivo: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il disegno di legge presentato dal governo, che ora inizia il suo iter parlamentare.
Sono diverse le misure prospettate per le pensioni, dalla conferma delle uscite anticipata con quota 103, opzione donna e ape sociale, all’aumento delle pensioni minime, alla possibilità di andare in pensione fino a 70 anni per i dipendenti pubblici, a ulteriori modifiche per l’uso del Tfr. Vediamo in quest’ultimo caso quali sono le novità annunciate.
Per soddisfare tale requisito, dal 2025 si potrà usare una parte di quanto versato nei fondi complementari, compreso il Tfr versato nei fondi pensione per coprire i contributi mancanti e raggiungere il requisito per la pensione pari a tre volte il minimo.
In questo modo, chi raggiunge 64 anni di età e 20 anni di contributi può alzare il proprio assegno pensionistico.
Precisiamo che la novità riguarderebbe solo chi ha iniziato a lavorare con il sistema contributivo già in vigore.
Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, della Lega, che ha avanzato la proposta, ha spiegato che la novità avrebbe effetti positivi per i giovani, che con il calcolo esclusivamente contributivo della pensione finale rischiano di avere pensioni molto basse, considerando gli stipendi non troppo alti e le carriere discontinue e precarie.
Inoltre, la possibilità di ricorrere al Tfr per andare in pensione, ridurrebbe l'obbligo per lo Stato di integrare le pensioni basse al minimo, perché ognuno, singolarmente, con il proprio Trattamento, potrebbe aumentare i propri importi per l’uscita.