Gli esperti consigliano un approccio diversificato e attivo, bilanciando titoli di Stato europei con obbligazioni societarie e high yield a breve termine negli Stati Uniti.
Le previsioni sul mercato obbligazionario per il 2025 in Europa e negli Stati Uniti indicano un contesto di investimenti complesso, influenzato dalle politiche monetarie delle banche centrali e dalle dinamiche inflazionistiche che continuano a caratterizzare le economie mondiali. Gli esperti consigliano approcci diversificati e strategie mirate per sfruttare le opportunità, pur restando attenti ai rischi legati a potenziali recessioni e volatilità dei mercati. Approfondiamo meglio:
Questo scenario di graduale riduzione dei tassi rende le obbligazioni europee più attrattive, in particolare i titoli di Stato a lungo termine, come i Bund tedeschi. I gestori di fondi prevedono che i titoli di Stato europei offrano una certa stabilità, e alcuni suggeriscono una maggiore esposizione verso obbligazioni a breve termine, meno sensibili alle fluttuazioni dei tassi di interesse.
Nel settore corporate europeo, gli investitori guardano con favore ai settori difensivi come sanità e beni di consumo, che tendono a mantenere stabilità anche in condizioni economiche meno favorevoli. Le obbligazioni societarie ad alto rating (investment grade) sono considerate una scelta sicura per chi cerca un rendimento stabile senza eccessivo rischio di credito.
Secondo analisti come Andrew Balls di PIMCO, è probabile che le obbligazioni corporate a lungo termine rimangano sensibili alle variazioni dei tassi fino a quando non si confermerà una stabilizzazione economica su base europea.
Negli Stati Uniti, la Federal Reserve mantiene un approccio cauto, nonostante l’inflazione sia scesa rispetto ai picchi del 2022, rimanendo sopra l’obiettivo. La Fed sta quindi seguendo una linea più restrittiva rispetto alla BCE, con un focus sul contenimento dell’inflazione prima di considerare eventuali tagli ai tassi. Questo contesto ha portato gli investitori a preferire i Treasury a breve termine, che offrono rendimenti competitivi con un’esposizione limitata al rischio di tasso. I Treasury a 2 e 5 anni sono popolari, poiché permettono di beneficiare degli alti tassi attuali pur mantenendo una relativa flessibilità in caso di future riduzioni dei tassi.
Le obbligazioni high yield statunitensi sono viste come una scelta interessante per chi cerca rendimenti più elevati, ma gli analisti consigliano di prestare attenzione alla qualità degli emittenti, soprattutto in settori ciclici come l’energia. In un contesto di inflazione elevata, questi strumenti possono offrire una protezione migliore rispetto ai titoli di Stato, sebbene siano più esposti ai rischi di mercato.
Sul fronte dei mercati emergenti, il debito di alcuni Paesi come il Brasile, il Messico e l’Indonesia si mostra attraente grazie alle politiche monetarie proattive adottate da questi Stati, che hanno innalzato i tassi prima della Fed, posizionandosi in modo solido per fronteggiare turbolenze economiche globali. A causa dell’elevata volatilità, gli analisti suggeriscono un approccio attivo e una selezione prudente degli emittenti per minimizzare i rischi di default e di oscillazione del cambio.
I gestori di portafoglio consigliano un approccio diversificato e attivo per il 2025, con una combinazione di obbligazioni statali, corporate di alta qualità e, per chi accetta un livello di rischio maggiore, obbligazioni high yield e del debito emergente. Secondo Quentin Fitzsimmons di T. Rowe Price, le obbligazioni corporate difensive in settori come sanità e beni di prima necessità rappresentano una scelta affidabile per proteggersi dalla volatilità, mentre altri, come Tara Torrens di Capital Group, raccomandano di mantenere una quota liquida da investire in obbligazioni se gli spread dovessero ampliarsi.
Con i tassi d'interesse attuali, le obbligazioni a breve termine nei mercati sviluppati offrono rendimenti interessanti e minori rischi di fluttuazione rispetto ai titoli a lunga scadenza. Per gli investitori a lungo termine, il contesto attuale è una opportunità per assicurarsi rendimenti obbligazionari a livelli storicamente alti, soprattutto nei mercati più sicuri. Le obbligazioni high yield e dei mercati emergenti possono generare performance superiori, pur richiedendo una gestione attiva per navigare tra i rischi legati all’inflazione e alla stabilità economica globale.