Quali sono le novità per le pensioni anticipate e per gli aiuti ai disoccupati previste dal Ccnl Servizi Ambientali: i chiarimenti dall’Inps
Quali sono le novità per le pensioni anticipate e per gli aiuti ai disoccupati previste dal Ccnl Servizi Ambientali? Sono state definite diverse novità per i lavoratori assunti con Ccnl Servizi Ambientali relative agli aiuti disponibili in caso di disoccupazione nonchè alle modalità di pensione anticipate. A spiegarle è stato l'Inps con una recente circolare.
A sostenere tali uscite è il Fondo Servizi Ambientali che, come ben spiegato dall'Inps con la Circolare n. 85/2024, accompagna alla pensione finale i lavoratori a cui mancano al massimo tre anni per la maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata.
In cambio, però, deve essere prevista l’assunzione presso lo stesso datore di lavoro di giovani di età non superiore a 35 anni per un periodo non inferiore a tre anni.
Sono stati previsti anche diversi aiuti per i lavoratori dei Servizi Ambientali nei casi di disoccupazione. Innanzitutto, per adeguamento alla riforma degli ammortizzatori sociali (legge n. 234/2021), il Fondo garantisce, come integrazione alla Naspi:
allo 0,65% se occupano mediamente più di 15 dipendenti;
allo 0,45% se occupano mediamente fino a quindici (il contributo è per due terzi a carico del datore e per un terzo a carico dei lavoratori);
più un contributo aggiuntivo di 10 euro mensili per 12 mensilità per ogni dipendente a tempo indeterminato non in prova.
I datori versano, inoltre, un contributo addizionale dell'1,5% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali persa dai lavoratori che fruiscono dell'assegno di integrazione salariale; e un contributo integrativo per tutta la durata della prestazione integrativa della Naspi pari al 3% della retribuzione che il lavoratore interessato avrebbe percepito se non fossero avvenuti eventi di disoccupazione.
Per quanto riguarda la cassa integrazione, prima il Fondo riconosceva fino a 13 settimane di assegno di integrazione salariale in un biennio mobile sia per le causali ordinarie che straordinarie.
Ora, a partire dalle sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa scattate dal 27 ottobre 2023, la durata cambia a seconda di quanti dipendenti conta un’azienda ed è in particolare di:
Come chiarito dall'Inps, le prestazioni interessano tutte le aziende, comprese quelle che occupano da uno a cinque dipendenti (prima esclusi) ed anche gli apprendisti e i lavoratori a domicilio, con la sola esclusione dei dirigenti. Per l'accesso alle prestazioni non è richiesta alcuna anzianità aziendale.