La tredicesima della pensione è più bassa del normale assegno mensile perché è soggetta ad una diversa tassazione e non beneficia delle detrazioni fiscali applicate mensilmente. I calcoli
Nel mese di dicembre molte persone che percepiscono prestazioni previdenziali notano una differenza nell’importo della mensilità aggiuntiva rispetto a quanto ricevuto abitualmente. Tale disparità desta curiosità e spesso porta a confrontarsi su aspetti normativi, fiscali e sul calcolo effettivo. I motivi che rendono la somma di dicembre meno sostanziosa rispetto alla quota mensile ordinaria sono molteplici.
La mensilità supplementare di dicembre è una prestazione riconosciuta a tutti i titolari di pensione diretta, compresi coloro che beneficiano di pensione di vecchiaia, anticipata, di invalidità ordinaria, nonché le pensioni ai superstiti.
Non tutti i trattamenti previdenziali prevedono questo riconoscimento: ne sono esclusi i percettori di assegni sociali, indennità civili e prestazioni cosiddette «assistenziali», non riconducibili a provvedimenti a carattere previdenziale. Tra i requisiti principali si evidenziano:
Tra le ragioni principali che determinano un importo netto inferiore della tredicesima di pensione rispetto all’assegno mensile ordinario vi sono le diverse tasse applicate e le detrazioni fiscali che non vengono applicate.
Mentre sulle mensilità ordinarie le detrazioni per redditi da pensione si applicano ogni mese, sulla gratifica di dicembre tali sconti fiscali non vengono calcolati. Ne consegue che, se il lordo risulta praticamente identico alla rata mensile abituale per la maggior parte dei casi, il risultato netto può essere sensibilmente più basso.
Il prelievo fiscale è effettuato dall’INPS secondo il regime a scaglioni previsto dall’IRPEF, con aliquote progressive. Tuttavia, alla tredicesima non vengono applicate:
Ciò è dovuto sia a una impostazione legislativa specifica (equiparata a quanto accade per la tredicesima dei lavoratori dipendenti) sia a esigenze di semplificazione degli adempimenti: l’ente erogatore agisce come sostituto d’imposta unico per tutto il periodo d’imposta, prelevando l’imposta dovuta senza applicare gli sconti temporanei propri dei ratei mensili.
L’effettiva distanza tra pensione ordinaria e gratifica di dicembre è direttamente proporzionale all’ammontare percepito e alla fascia di reddito a cui si appartiene; per i trattamenti più bassi, l’effetto è ridotto fino ad annullarsi. Per chi, invece, rientra nella no tax area, la differenza non viene registrata perché non si applicano ritenute.
Per comprendere meglio quanto può essere ampia la differenza tra le due somme, si può fare riferimento ad alcuni casi concreti, ipotizzando pensionati che abbiano percepito l’intero importo per tutto l’anno:
| Importo Pensione Mensile Lorda | Detrazione mensile stimata su 12 rate | Netto della rata mensile | Netto della tredicesima | Differenza tra mese e tredicesima |
| 1.200 € | ~80 € | 1.100 € | 1.020 € | 80 € |
| 1.600 € | ~100 € | 1.470 € | 1.370 € | 100 € |
| 2.000 € | ~120 € | 1.830 € | 1.710 € | 120 € |
In questi esempi, si nota come l’assenza della detrazione sulla tredicesima comporti una diminuzione del netto percepito. Ad esempio, chi riceve 1.600 euro lordi ogni mese, normalmente, trattiene circa 100 euro di IRPEF mensile: sulla tredicesima, invece, si troverà con 100 euro in meno rispetto a una mensilità tipica. Per chi percepisce la pensione da meno di un anno, si riceverà una quota proporzionale di tredicesima.
Per il 2025, il pagamento della tredicesima di pensione avverrà in automatico con la rata di dicembre. L'accredito è generalmente previsto per il 2 del mese, sia tramite istituti bancari che postali, su conto corrente o libretto di risparmio. Gli elenchi vengono aggiornati dall’INPS e dalle Poste prima dell’avvio dei pagamenti, tenendo conto anche delle eventuali variazioni anagrafiche o reddituali emerse nell’anno.
L’accredito della tredicesima non prevede ulteriori adempimenti da parte del pensionato: non è infatti necessaria alcuna domanda, nemmeno per eventuali bonus o integrazioni di cui si è aventi diritto. Le addizionali IRPEF regionali e comunali sono già trattenute sulle mensilità precedenti e non gravano sulla somma di dicembre.