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Perchè le malattie professionali sono in forte aumento? Quali sono e cosa si può fare e diritti se si è soggetti

di Marcello Tansini pubblicato il
Percha malattie professionali sono forte

Quali sono i motivi per cui le malattie professionali sono in forte aumento e quali sono le più diffuse: gli ultimi dati emersi

Nel panorama occupazionale del Paese, la salute dei lavoratori è oggetto di crescente attenzione a causa dell’aumento segnalato delle patologie correlate alle attività produttive. Secondo i recenti dati comunicati da INAIL, nel 2024 le denunce per malattie professionali sono aumentate sensibilmente, registrando un +21,8% rispetto all’anno precedente, con quasi 88.000 casi segnalati.

Una tendenza che si consolida da anni e pone il sistema di sicurezza e tutela del lavoro al centro del dibattito pubblico. Il fenomeno coinvolge non solo le categorie tradizionalmente esposte a rischi, ma progressivamente anche settori prima considerati meno vulnerabili, evidenziando come le condizioni ambientali, organizzative e tecnologiche abbiano un impatto diretto e indiretto sulla salute dei lavoratori. 

La crescita delle malattie legate all’attività lavorativa influisce sull’equilibrio economico-sociale, imponendo alle autorità, alle aziende e ai cittadini scelte sempre più orientate al benessere collettivo e alla promozione di ambienti di lavoro più sicuri e sostenibili.

Aumento delle denunce di malattie professionali: dati e cause principali

Secondo la relazione annuale INAIL, nel corso del 2024 le denunce di malattie professionali hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi decenni. Questo incremento evidenzia il progressivo miglioramento delle procedure di segnalazione, ma anche la maggiore incidenza effettiva di queste patologie nella popolazione lavorativa.

Le ultime rilevazioni riportano:

  • Dati aggiornati: Il numero delle segnalazioni è passato da circa 73.000 casi del 2023 a quasi 88.000 nel 2024. Il dato non si riferisce alla totalità delle persone colpite, ma anche alla possibilità che un singolo soggetto presenti più patologie denunciate.
  • Trend storico: A partire dall’anno 2000, si osserva un incremento quasi costante delle denunce, interrotto temporaneamente solo nel 2020 per effetto della pandemia.
Il fenomeno si spiega in parte grazie all’ampliamento delle patologie considerate indennizzabili e accertabili come causate dall’attività lavorativa, ma non indica un peggioramento assoluto della salute pubblica.


Tra le principali cause dell'aumento del riconoscimento delle malattie professionale:

  • Evoluzione dei processi industriali, con l’introduzione di nuovi agenti chimici, fisici e biologici non sempre precedentemente monitorati.
  • Maggiore informazione sulle tutele predisposte e su come accedervi.
  • Estensione delle coperture assicurative a nuove categorie e tipologie di lavoratori, inclusi, ad esempio, studenti e personale temporaneo.
  • Invecchiamento della forza lavoro e lavori usuranti con effetti cumulativi nel tempo.

Fattori che contribuiscono al forte aumento: informazione, tutele e cambiamenti normativi

Diversi elementi concorrono a spiegare il rilevante aumento delle malattie professionali negli ultimi anni, ridefinendo sia l’approccio prevenzionistico sia la mappatura dei rischi lavorativi.
  • Ampia diffusione dell’informazione: Grazie a campagne di sensibilizzazione e iniziative formative mirate, sia i lavoratori che i datori di lavoro sono oggi più consapevoli su sintomi, rischi e procedure di denuncia. Questo consente l’individuazione tempestiva di patologie e l’accesso alle tutele previste dalla normativa vigente.
  • Potenziamento degli strumenti normativi: L'ampliamento delle patologie riconosciute come correlabili all’attività lavorativa.
  • Estensione delle tutele assicurative: Recenti decreti hanno esteso la platea dei soggetti protetti includendo, tra gli altri, anche studenti e soggetti in formazione, rendendo obbligatoria la segnalazione anche per questa tipologia di utenti.
  • Attività di vigilanza e rafforzamento della sorveglianza sanitaria: Un aumento delle ispezioni e delle verifiche nei luoghi di lavoro, accompagnato da un miglioramento della sorveglianza medica, ha permesso di individuare e registrare con maggior precisione situazioni a rischio e casi patologici correlati.

Quali sono le principali malattie professionali in crescita

Secondo la classificazione aggiornata, le malattie professionali che stanno aumentando significativo si suddividono tra patologie muscolo-scheletriche, disturbi dell’apparato respiratorio, malattie cutanee e alcune forme tumorali direttamente riconducibili all’ambiente lavorativo. 

Di seguito le tipologie di malattie professionali oggi in aumento e riconosciute:

  • Malattie muscolo-scheletriche: Sostenute dalla ripetitività dei movimenti, dal lavoro manuale pesante e dall’esposizione a posture non ergonomiche, comprendono patologie come lombalgie, tendiniti, sindrome del tunnel carpale, disturbi articolari e sovraccarico biomeccanico. Sono attualmente in testa alle segnalazioni per incidenza e impatto.
  • Patologie dell’apparato respiratorio: Tra le più frequenti figurano asbestosi, silicosi e antracosi, malattie legate all’inalazione prolungata di polveri e fibre nocive (ad esempio amianto). Tali condizioni risultano più diffuse nei comparti dell’edilizia, dell’industria pesante e nella lavorazione dei metalli.
  • Malattie cutanee: Sono ricorrenti le dermatiti da contatto e gli eczemi, spesso derivanti dall’utilizzo prolungato di sostanze chimiche, detersivi e materiali allergizzanti. Il settore sanitario, estetico, alimentare e dell’edilizia presenta particolare incidenza per queste patologie.
  • Tumori professionali: Causati principalmente dall’esposizione a cancerogeni come amianto, idrocarburi o metalli pesanti in determinati ambienti produttivi. La latenza prolungata fra esposizione e manifestazione ne rende difficile l’immediato riconoscimento.
  • Disturbi dell’udito: L’ipoacusia da rumore riguarda coloro che operano in ambienti ad alta rumorosità (manifatturiero, metalmeccanico, edilizia), dove l’assenza di adeguati dispositivi di protezione costituisce ulteriore fattore di rischio.
  • Patologie psichiche e del comportamento: Lavoro stressante, turni prolungati e pressione organizzativa possono favorire l’insorgere di disturbi come sindrome da burnout, ansia e depressione lavoro-correlati.
  • Allergie professionali: Vi rientrano asma, riniti e orticarie da contatto derivanti dall’esposizione a specifici allergeni diffusi in vari comparti: alimentare, sanitario, industria chimica e meccanica.
Malattie Settori a rischio Agenti o condizioni associati
Mal. muscolo-scheletriche Industria, edilizia, sanità Movimenti ripetitivi, carichi, posture scorrette
Apparato respiratorio Edilizia, metalmeccanica Polveri, amianto, sostanze volatili
Dermatiti/Eczemi Sanità, alimentare, edilizia Sostanze chimiche, disinfettanti, lattice
Tumori Industria, manifatturiero Esposizione a cancerogeni
Ipoacusia Metalmeccanica, edilizia Rumori oltre soglia
Patologie psichiche Tutti (alta intensità organizzativa) Stress, turnazione, carichi di lavoro

Diritti dei lavoratori affetti da malattie professionali e percorso per il riconoscimento

I lavoratori affetti da malattie professionali hanno diritto a una serie di prestazioni assicurative e assistenziali, come:
  • Certificazione e denuncia: Chi sospetti di essere affetto può rivolgersi al medico di famiglia o al medico competente dell’azienda per la stesura del certificato di malattia professionale. Tale documento attesta la relazione causale tra malattia e attività svolta, e rappresenta la base per la successiva denuncia formale da presentare entro 15 giorni dal rilascio del certificato.
  • Iter amministrativo: Il datore di lavoro, ricevuta la comunicazione, ha l’obbligo di inoltrare la denuncia all’INAIL nei successivi 5 giorni. L’Ente esaminerà il caso e potrà procedere con accertamenti medici specialistici volti a verificare il nesso causale e la gravità della patologia.
  • Prestazioni riconosciute: Se la malattia è riconosciuta, si accede a:
    • indennizzo economico proporzionato al grado di inabilità;
    • prestazioni sanitarie e di riabilitazione;
    • assegni periodici per l’assistenza personale continuativa, se si riscontra una compromissione rilevante della capacità lavorativa;
    • diritti aggiuntivi, come la reintegrazione al lavoro ove possibile e il trasferimento a mansioni compatibili.
Tabella ricapitolativa delle principali prestazioni INAIL
Tipo Prestazione Descrizione
Indennizzo per inabilità Erogato in base alla percentuale di invalidità riconosciuta
Prestazioni sanitarie Copertura delle spese mediche e riabilitative
Assegno per assistenza continua Per casi gravi di incapacità lavorativa
Riconoscimento diritti lavoristici Reintegrazione/trasferimento, tutela contro il licenziamento

Strumenti di prevenzione e azioni per ridurre il rischio negli ambienti di lavoro

La riduzione dell’incidenza delle patologie lavorative passa attraverso un sistema integrato di prevenzione, formazione e investimento. Negli ultimi anni si sono rafforzati gli strumenti sia regolamentari che pratici, perseguendo un modello di sicurezza sempre più proattivo.

  • Bandi e incentivi: Attraverso iniziative come il Bando ISI, vengono stanziate risorse finanziarie per l’acquisto di tecnologie innovative, la bonifica dell’amianto, la riqualificazione di ambienti produttivi e l’implementazione di modelli organizzativi certificati.
  • Riduzione del tasso di premio: Aziende che investono in sistemi di prevenzione extra rispetto agli obblighi di legge possono beneficiare di riduzioni sul premio assicurativo, premiando la cultura della sicurezza e la responsabilizzazione sociale del datore di lavoro.
  • Formazione obbligatoria: Corsi specifici orientati ai rischi settoriali, obbligatori sia per i lavoratori che per i responsabili della sicurezza, migliorano la conoscenza di rischi e la capacità di individuare situazioni pericolose tempestivamente.
  • Sorveglianza sanitaria periodica: Obbligatoria per le mansioni e i settori a rischio, permette una diagnosi precoce e la tempestiva modifica delle condizioni lavorative in presenza di fattori critici.
  • Innovazione tecnologica: L’impiego di sistemi di monitoraggio avanzato, strumenti di intelligenza artificiale per l’analisi dei rischi e l’introduzione di robotica per compiti ad alta esposizione rappresentano nuove frontiere nella protezione della salute.
  • Iniziative di sistema: Collaborazione tra istituzioni pubbliche, enti assicurativi e parti sociali, volte ad armonizzare la prevenzione a livello territoriale e migliorare la raccolta dati e le strategie di intervento specifico.

 

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