Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Piano Casa per famiglie e statali, il progetto Ance per favorire l'acquisto o affitto di case per tutti

di Marianna Quatraro pubblicato il
Piano Casa famiglie statali ance

Cosa prevede il nuovo piano casa dell'Ance per risolvere l'emergenza abitativa in Italia e aiutare famiglie e statali ad acquistare o affittare casa

L’attuale scenario abitativo italiano è al centro di una riprogrammazione, a causa delle emergenze relative alle case emerse negli ultimi tempi, soprattutto in relazione agli elevati costi soprattutto degli affitti, in tutta Italia.

In questo contesto si inserisce il progetto promosso dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) che mette in campo 15 miliardi di euro per sostenere principalmente famiglie e dipendenti della Pubblica amministrazione che faticano ad acquistare o pagare l'affitto di una casa.

Emergenza abitativa in Italia: dati, cause e categorie più colpite

Attualmente il contesto abitativo nazionale è segnato da un crescente disagio sociale, documentato da dati ufficiali e studi di settore. Secondo le rilevazioni di Federcasa, 1,5 milioni di famiglie vivono in condizioni di disagio abitativo e circa 650.000 attendono l’assegnazione di un alloggio pubblico.

Questi numeri risultano ancor più significativi se confrontati con la geografia dei bisogni: la pressione abitativa si concentra nelle grandi città, dove l’accesso al mercato immobiliare o delle locazioni è divenuto proibitivo per circa 10 milioni di famiglie con reddito inferiore a 24mila euro annui.

Le cause principali di questa emergenza includono:

  • Aumento dei prezzi delle case (+48% nell’UE tra il 2015 e il 2023)
  • Crescita degli affitti (+18% tra il 2010 e il 2022 a livello europeo)
  • Offerta insufficiente di edilizia residenziale pubblica (solo il 3,8% delle famiglie in Italia beneficia di alloggi pubblici, contro il 16% in Francia o il 29% nei Paesi Bassi)
  • Scarsità di posti letto per studenti fuori sede e giovani lavoratori
  • Percentuale significativa di abitazioni pubbliche sfitte (quasi il 9%) a causa di mancata manutenzione
Le categorie più colpite sono:
  • Famiglie a basso e medio reddito
  • Giovani e studenti universitari
  • Lavoratori pubblici e privati che si trasferiscono nei grandi centri urbani
  • Nuclei monogenitoriali, anziani e soggetti in condizioni di vulnerabilità sociale

Le risorse del Piano Casa: provenienza e modalità di finanziamento

L’Ance ha spiegato che, per il Piano casa pluriennale, rivolto anche ai dipendenti della Pubblica amministrazione, i 15 miliardi di euro deriverebbero dalle risorse delle misure contro l’emergenza abitativa previste a livello nazionale ed europeo. 

La presidente, Federica Brancaccio, ha, in particolare, spiegato che: 

  • 1,5 miliardi potrebbero arrivare da una revisione del Pnrr da 15-20 miliardi attraverso la creazione di strumenti finanziari per utilizzare i fondi non spesi, dai Pinqua agli alloggi per gli studenti universitari;
  • 2,5 miliardi potrebbero arrivare da una riprogrammazione dei 9 miliardi dei fondi Fesr e Fse del ciclo 2021-2027 (parte di quelli non impegnati al 30 aprile 2025);
  • 6 potrebbero arrivare dai 78,3 miliardi del nuovo bilancio Ue 2028-2034 chiamato a sostenere l’inclusione sociale, l’equità intergenerazionale e la lotta alla povertà;
  • 3 miliardi potrebbero arrivare dal Fondo sociale per il clima 2026-2032;
  • 2 miliardi potrebbero arrivare dai 18,5 miliardi del Fondo investimenti e sviluppo infrastrutturale 2027-2033.
Fonte Importo Stimato (€ miliardi)
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) 1,5
Fondi Strutturali 2021–27 2,5
Nuovo Bilancio UE 2028–2034 6
Fondo Sociale per il Clima 3
Fondo Investimenti e Sviluppo Infrastrutturale 2027–33 2

Strategie e leve del Piano Casa Ance

L’attuazione del piano si basa quattro direttrici operative per rispondere alle diverse esigenze abitative e per favorire una reale inclusione sociale:
  • Edilizia pubblica: rilancio dell’offerta di alloggi attraverso nuove costruzioni, il recupero e la manutenzione straordinaria del patrimonio esistente. Questi interventi mirano ad ampliare la platea degli utenti della residenzialità sociale e a ridurre lo stato di abbandono degli immobili già disponibili.
  • Partnership pubblico-privato: promozione di modelli collaborativi tra amministrazioni, enti e operatori del mercato per amplificare l’impatto degli investimenti e garantire regole certe nello sviluppo dei progetti abitativi.
  • Incentivi fiscali: estensione ed efficientamento delle agevolazioni per l’acquisto e la locazione delle abitazioni, pensate per alleggerire il peso economico sui nuclei con minori disponibilità economiche e per sostenere l’intero ciclo dell’edilizia residenziale sociale.
  • Governance innovativa: razionalizzazione del quadro normativo e amministrativo con la previsione di un unico piano nazionale, implementato attraverso tavoli di confronto tra Stato, Regioni ed enti locali.
Il nuovo piano casa Ance permetterebbe di colmare le scoperture di organico, soprattutto nelle amministrazioni pubbliche del Centro Italia e delle regioni del Nord, perchè abbatterebbe i costi di locazione per chi si trasferisce dal Sud, rendendo, di conseguenza, il lavoro pubblico più attrattivo. 

Del resto, molte aziende, sia di grandi che di medie dimensioni, offrono già ai neoassunti la possibilità di prendere casa in affitto a un prezzo calmierato o con la formula del rent to buy, che prevede per il locatario la possibilità di diventare gradualmente proprietario dell’immobile senza passare per un mutuo tradizionale.

Accesso alla casa per famiglie e dipendenti pubblici: soluzioni proposte

Per rispondere al problema specifico di famiglie e lavoratori pubblici, il piano promuove una serie di misure integrate che includono:

  • Canoni calmierati per chi si trasferisce per motivi di lavoro, in particolare nelle regioni del Centro-Nord dove la pressione sul mercato immobiliare è più alta.
  • Alloggi a prezzo agevolato per i lavoratori della Pubblica amministrazione e delle grandi aziende, con possibilità di riscatto progressivo dell’immobile senza necessità di ricorrere a mutui bancari tradizionali.
  • Modelli di coabitazione e soluzioni temporanee per studenti, giovani professionisti e lavoratori fuori sede, sviluppando poli abitativi in aree urbane e semiurbane vicine ai principali centri di impiego e studio.
  • Riconoscimento di incentivi fiscali per affitto e acquisto della prima casa per famiglie monoreddito, giovani coppie con figli e nuclei svantaggiati.

 

Leggi anche