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Tre decreti per condono edilizio, pensioni e bollette tra Gennaio-Febbraio subito dopo Manovra Finanziaria

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Potrebbero arrivare subito dopo la Manovra 2026 ufficiale tre nuovi decreti del governo Meloni su pensioni, bollette e condono edilizio

All'indomani dell'approvazione della nuova Manovra Finanziaria, il quadro normativo italiano si prepara ad accogliere tre provvedimenti di rilievo, destinati a incidere in modo significativo su vari aspetti della vita sociale ed economica del Paese. Nello specifico, si attendono interventi che riguarderanno la riapertura della sanatoria edilizia già vista nel 2003, modifiche al sistema pensionistico e nuove misure per il contenimento dei costi energetici rivolte ai soggetti più fragili.

Questi decreti rappresentano un passaggio chiave nell'attuazione delle politiche di supporto e adeguamento alle grandi sfide, come tutela del patrimonio abitativo, sostenibilità del sistema pensionistico e contrasto alla povertà energetica.

Con il coinvolgimento di diverse categorie di beneficiari, dalle famiglie agli enti locali e alle imprese, il pacchetto di norme si preannuncia come uno degli snodi più attesi e dibattuti dell’inizio del 2026, in stretta continuità con le misure strutturali previste nella Manovra.

Il nuovo decreto sul condono edilizio: riapertura della sanatoria 2003 dopo la Manovra

L'annuncio di una riapertura della sanatoria edilizia del 2003 tramite specifico decreto segna una svolta nel panorama delle politiche abitative. L'obiettivo primario è permettere ai cittadini che, per varie ragioni, non hanno potuto beneficiare della precedente finestra temporale, di regolarizzare situazioni di abuso edilizio rimaste irrisolte. Il testo in arrivo riprenderà le linee guida della legge 326/2003, introducendo però nuovi criteri di ammissibilità in funzione delle norme attuali per garantire maggiore aderenza ai requisiti di sicurezza e tutela ambientale.

Gli immobili che potranno essere sanati dovranno rispettare precisi limiti volumetrici, la destinazione d’uso e le normative vincolistiche. La nuova disciplina mira a snellire l’istruttoria amministrativa, coinvolgendo Comuni e Regioni nella valutazione delle pratiche e assegnando tempi certi alle risposte. Particolare attenzione sarà data ai casi in cui la regolarizzazione comporta un beneficio diretto per la pubblica collettività, come la messa in sicurezza di aree a rischio o il recupero urbano.

La riapertura della sanatoria si collega anche agli incentivi edilizi contenuti nel PNRR, consentendo sinergie tra riqualificazione urbana e accesso a fondi europei. Rimarranno esclusi dalla possibilità di condono gli abusi edilizi gravi in aree protette o soggette a vincoli paesaggistici e quelli realizzati su suolo demaniale. La formulazione definitiva sarà oggetto di confronto con l’ANCI e i rappresentanti delle comunità locali, garantendo forme di ascolto e partecipazione.

Pensioni: le possibili novità del decreto in arrivo nel 2026

Un secondo decreto in preparazione riguarda il sistema pensionistico, con interventi attesi che includeranno sia misure migliorative rispetto all’attuale disciplina, sia possibili irrigidimenti per alcune categorie di lavoratori.

Tra le ipotesi più dibattute, spesso sollecitate da sigle sindacali e associazioni di categoria, si segnala la proroga del regime “Opzione Donna”, assente nella Manovra ma oggetto di futuro reinserimento almeno per l’anno 2026. Questo canale alternativo per l’uscita anticipata dal lavoro favorirebbe una platea di lavoratrici, ma potrebbe essere accompagnato da requisiti anagrafici e contributivi rivisti su indicazione dell’INPS e del MEF.

Sul fronte delle pensioni anticipate, emerge la possibilità di un prolungamento delle cosiddette “finestre di uscita”, ovvero il periodo che intercorre tra maturazione del diritto e decorrenza del trattamento.

Si tratta di una misura già oggetto di valutazione nelle recenti riforme e che risponde all’esigenza di bilanciare le necessità di sostenibilità finanziaria del sistema con l’equità tra generazioni. Non mancano ipotesi di affinamento degli strumenti per la flessibilità in uscita, come una nuova edizione dell’Ape Sociale o lo sviluppo di canali di pensionamento anticipato per lavori gravosi e usuranti.

Parallelamente, si valuterà lo snellimento delle procedure di accredito di contributi figurativi per periodi di disoccupazione, malattia o assistenza familiare. Il provvedimento atteso intende inoltre ottimizzare il funzionamento delle domande di supplemento pensione, introducendo scadenze semplificate e digitalizzazione delle domande. La direzione intrapresa è quindi quella di una razionalizzazione dei canali di accesso alla pensione, garantendo equità e sostenibilità a lungo termine.

Decreto Energia 2026: contributo bollette, bonus sociale e clienti vulnerabili

Nel quadro delle iniziative volte a sostenere le famiglie in difficoltà economica e i clienti domestici vulnerabili, il nuovo Decreto Energia 2026 introduce un contributo straordinario di 55 euro annui per le utenze domestiche che rientrano nei parametri di vulnerabilità previsti dalle normative Arera. Tale somma si aggiunge alle misure ordinarie come il bonus sociale, confermando la cumulabilità tra i due strumenti.

I beneficiari sono in particolare le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro, soglia innalzata a 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro componenti. Fanno parte della platea anche gli utenti over 75, le persone con disabilità, i destinatari di supporti vitali alimentati tramite energia elettrica e chi risiede in strutture colpite da calamità naturali. Fa fede la dichiarazione ISEE in corso di validità e la presenza di condizioni di tutela secondo i criteri definiti da Arera e dal Ministero dell’Ambiente.

A partire da quest’anno, il cosiddetto servizio a tutele graduali è reso accessibile su domanda per gli utenti vulnerabili ancora in regime di maggior tutela o provenienti da mercato libero, assicurando prezzi più vantaggiosi per il periodo di transizione. Di seguito la sintesi delle principali agevolazioni previste dal decreto Energia 2026:

Misura Beneficiari Importo/Dettagli
Contributo straordinario bollette Clienti vulnerabili 55 euro annui in aggiunta al bonus sociale
Bonus sociale Nuclei con ISEE fino a 15.000 (20.000 con almeno 4 membri) Applicato automaticamente in bolletta
Servizio a tutele graduali Over 75, disabili, percettori bonus, residenti in zone colpite da calamità Accesso su domanda, prezzi calmierati per 3 anni

L'Arera resta incaricata della definizione puntuale dei requisiti e delle modalità operative, comprese le scadenze per la presentazione delle domande di accesso alle tutele graduali.

Tempistiche e iter di approvazione dei tre decreti

Il cronoprogramma previsto per questi provvedimenti di rilievo nazionale prevede l’approvazione in Consiglio dei Ministri nelle settimane immediatamente successive alla pubblicazione definitiva della Manovra 2026. In base alle fonti parlamentari e alle bozze circolate, il decreto sulla sanatoria edilizia e il tema delle pensioni potrebbero essere licenziati tra gennaio e febbraio 2026, mentre il Decreto Energia sarà calendarizzato in parallelo per rispondere subito alle esigenze dei clienti vulnerabili alla scadenza del regime di maggior tutela.

Il percorso parlamentare sarà caratterizzato dalla necessità di rapida conversione in legge, essendo previsti termini di efficacia immediata e la possibilità di incardinare emendamenti migliorativi, in parte già discussi durante la sessione di bilancio. L’iter comprende:

  • Stesura e approvazione preliminare in CdM;
  • Trasmissione alle Camere per esame e votazione;
  • Eventuale passaggio in Conferenza Unificata per i profili di competenza regionale e degli enti locali;
  • Conversione in legge entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione.

 



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