Sono stati rinnovati quest’anno diversi contratti di lavoro Ccnl, come quello dei bancari, del Commercio e del Terziario, del Turismo e dei Pubblici Esercizi, dei Manager e Dirigenti di Industria, degli Studi Professionali, Calzaturiero, della Comunicazione, delle Cooperative Sociali, ecc. Anche dopo il rinnovo si conferma come migliore contratto nazionale di lavoro quello dei Bancari.
Quali sono i migliori e peggiori CCNL attualmente dopo gli ultimi rinnovi conclusi? Sono tanti e diversi i contratti nazionali Ccnl oggi in vigore.
Alcuni sono stati rinnovati quest’anno e le novità sono già in vigore o lo saranno dal prossimo gennaio 2025, altri sono, invece, ancora in attesa di rinnovo.
Sono stati rinnovati quest’anno diversi contratti di lavoro Ccnl, come quello dei bancari, del Commercio e del Terziario, del Turismo e dei Pubblici Esercizi, dei Manager e Dirigenti di Industria, degli Studi Professionali, Calzaturiero, della Comunicazione, delle Cooperative Sociali, ecc.
Anche dopo il rinnovo si conferma come migliore contratto nazionale di lavoro quello dei Bancari.
E’ stato definito un aumento di ben 435 euro per l’Area 3 Livello 4.
L’incremento è stato diviso in quattro tranche, a dicembre 2023, a settembre 2024, a giugno 2025 e marzo 2026, e rappresenta il più alto deciso tra i rinnovi contrattuali di quest’anno.
Rientra oggi tra i migliori contratti Ccnl vigenti quello del Commercio e del Terziario.
Con il rinnovo contrattuale non solo è stato riconosciuto un aumento dello stipendio di 240 euro per i lavoratori inquadrati nel quarto livello contrattuale e riparametrato per gli altri Livelli.
E' aumentata anche l'indennità per le clausole elastiche per il part time, che è passata da 120 euro all’anno a 155 euro, ma sono stati previsti anche miglioramenti sulle politiche per la parità di genere in azienda, per gli investimenti sulla sanità integrativa e per la tutela delle donne vittime di violenza di genere, a cui vengono concessi ora ulteriori 90 giorni di congedo parentale.
Anche il rinnovo del contratto Ccnl 2024 Coop distribuzione ha previsto un aumento di stipendio a regime di 240 euro per i lavoratori inquadrati nel quarto Livello, da riparametrare per i dipendenti inquadrati negli altri Livelli professionali.
Per chi ha il Ccnl Manager e Dirigenti di Industria 2025-2027, il recente rinnovo ha aumentato i livelli retributivi del 13%, mentre per il Ccnl Studi Professionali sono stati previsti aumenti retributivi divisi in 4 tranche da 63 euro e una da 28 euro, per un totale di 217 euro.
Non possono essere considerati, invece, buoni altri rinnovi contrattuali che, oltre a garantire poche nuove misure di welfare, se non per nulla, hanno anche previsto bassi aumenti retributivi.
Per esempio, per il Ccnl Comunicazione, il rinnovo ha stabilito un aumento a regime di 200 euro per i dipendenti del IV livello delle imprese artigiane, con la prima tranche di 70 euro pagata il primo dicembre.
Le successive saranno di:
Per le imprese non artigiane, l’aumento a regime è stato fissato a 207 euro. Si tratta di un aumento relativo, che comunque rappresenta una bella cifra, ma non si considera buono il Ccnl perché si puntava ad ulteriori incrementi.
Anche il Contratto Calzaturiero non ha previsto particolari aumento, fermandosi ad appena 191 euro lordi calcolati al quarto livello, da riparametrare agli altri livelli di inquadramento.
E stesso discorso vale per il Ccnl Cooperative Sociali non ha previsto aumenti dei minimi retributivi, particolarmente importanti, ma solo in misura pari a:
Non è considerato buono neppure il rinnovo del Contratto degli Statali: se, infatti, la sperimentazione della settimana corta a lavoro e l’ampliamento della possibilità di smart working sono ben apprezzati, decisamente meno lo sono gli aumenti retributivi.
Avrebbero dovuto essere decisamente più alti per soddisfare le richieste di tutti i sindacati ma anche degli stessi dipendenti.