Nuove regole Tfr-Tfs e anticpo, avanzano 2 inedite leggi e nuova possibilità INPS accanto novità Consulta

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove regole Tfr-Tfs e anticpo, avanzano

Cosa potrebbe cambiare per pagamento di Tfr-Tfs con nuova apertura da Inps in attesa della sentenza ufficiale della Consulta

Quali sono le due modifiche per anticipo Tfr-Tfs alla legge attuale in Parlamento e nuova possibilità INPS? La questione del pagamento del Tfr-Tfs, trattamento di dine rapporti ai lavoratori dipendenti pubblici, continua ad essere al centro delle discussioni a causa dei tempi troppo lunghi previsti attualmente per la sua liquidazione rispetto anche ai tempi decisamente più brevi di pagamento del Tfr ai lavoratori dipendenti privati. 

Per il pagamento del Tfs ai dipendenti pubblici i tempi possono arrivare anche a cinque anni, mentre i dipendenti privati ricevono la liquidazione del proprio Tfr entro massimo 45 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Vediamo cosa potrebbe cambiare per i pagamenti agli statali e cosa si spera accada effettivamente.

  • Quali sono le due modifiche per legge anticipo Tfr-Tfs in Parlamento
  • Nuova possibilità da Inps per pagamento anticipo Tfr-Tfs statali
  • E si attende ancora la sentenza della Consulta 

Quali sono le due modifiche per legge anticipo Tfr-Tfs in Parlamento

Le ultime notizie confermano le discussioni in Parlamento di due nuove modifiche alla legge attuale su anticipo di Tfr-Tfs, a firma Lega e FdI che prevedono disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità delle amministrazioni per eliminare la disparità di trattamento per i dipendenti pubblici tra chi riceve il Tfs e chi riceve il Tfr.

I lavoratori dipendenti pubblici percepiscono al termine del proprio rapporto di lavoro la liquidazione del trattamento di fine rapporto che cambia a seconda del periodo di assunzione. La differenza tra Tfs e Tfr a dipendenti pubblici è che il Tfs (trattamento di fine servizio) viene liquidato ai dipendenti pubblici assunti fino al 31 dicembre 2000, mentre il Tfr (trattamento di fine rapporto) viene liquidato ai dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo determinato o indeterminato dal primo gennaio 2001.

Se gli emendamenti venissero approvati, personale delle forze armate, della polizia, dei vigili del fuoco e docenti potrebbero ottenere un prestito in banca per l'anticipo Tfs-Tfr garantito dal Trattamento di fine servizio (Tfs) come accade già per i dipendenti pubblici e privati a cui spetta il Tfr.

La novità permetterebbe alle categorie di lavoratori pubblici interessati di migliorare le condizioni di accesso al credito sull’importo del trattamento di fine servizio accantonato in costanza di rapporto di lavoro e di impiego con concessione di una garanzia per anticipazioni di credito. 

Nuova possibilità da Inps per pagamento anticipo Tfr-Tfs statali

Le ultime novità relative al pagamento di Tfs-Tfr arrivano dall'Inps che sembra aprire alla nuova possibilità di pagare i dovuti trattamenti, pur costando, secondo le stime, circa 1 4miliardi di euro.

Qualche settimana fa, l'avvocatura dell'Inps aveva parlato di costo insostenibile ma in questi ultimi giorni, il presidente dell'Istituto Tridico (che si avvia a lasciare la presidenza) ha, invece, parlato di conti Inps mai stati così solidi, con patrimonio netto di 23 miliardi di euro. 

Si tratta di un tesoretto che, secondo Tridico, permetterebbe di ridurre nettamente i tempi di pagamento di Tfr-Tfs ai dipendenti pubblici, con contestuali possibilità di pagamenti anche in un’unica soluzione, mentre oggi il pagamento avviene in tranche annuali di 50 mila euro.

E si attende ancora la sentenza della Consulta 

Si attende nel frattempo ancora la sentenza della Corte Costituzionale, attesa lo scorso 9 maggio, ma rimandata.
 
La Corte Costituzionale è chiama ad esprimersi sulla legittimità del pagamento differito del Tfs agli statali e, stando a quanto anticipato, dovrebbe esprimersi sostenendo l’illegittimità dei pagamenti in tempi così lunghi, con l’obiettivo proprio di ridurre i tempi di pagamento del Tfs agli statali in modo da permettere loro di avere a disposizione in tempi brevi i propri soldi accumulati negli anni di lavoro.

I tempi attuali di pagamento del Tfr-Tfs agli statali cambiano in base al motivo di cessazione del rapporto di lavoro e sono generalmente di 12 mesi per cessazione del rapporto di lavoro se raggiungimento dei requisiti, limiti di età o di servizio, per andare in pensione e 24 mesi per cessazione del rapporto di lavoro se per dimissioni volontarie.

Ma per ottenere l’intero importo del proprio Tfs bisogna anche considerare che i tempi sono differenti anche in base all’importo da liquidare e il pagamento può avvenire: 

  • in un’unica soluzione se l’importo è pari o inferiore a 50mila euro; 
  • in due rate annuali se l’importo è compreso tra 50mila euro e inferiore 100mila euro e se l’importo lordo complessivo è superiore a 50.000 euro e inferiore a 100.000 euro la liquidazione del Tfs avviene in due rate, la prima pari a 50.000 euro e la seconda pari all’importo residuo; 
  • in tre rate annuali, se l’importo da liquidare è pari o superiore a 100mila euro
Nell’attesa di capire quale sarà l’effettiva sentenza della Consulta, la stessa Corte Costituzionale è già intervenuta con una prima importante decisione sul pagamento dell’anticipo di Tfr-Tfs ai dipendenti pubblici, sostenendo l’illegittimità da parte di enti singoli, come le Regioni, di erogare ai dipendenti regionali in quiescenza l’anticipo di una quota del proprio Tfs, trattamento di fine servizio, perché si tratterebbe di un pagamento in contrasto con quanto previsto dalle leggi in vigore valide a livello nazionale.

La misura violerebbe l’esercizio della competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile, per cui non può essere attuata.