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Btp e obbligazioni, forti perdite nell'ultima settimana. Cosa fare e previsioni analisti prossimi mesi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Previsioni analisti prossimi mesi

Il rialzo dei rendimenti dei Btp e delle obbligazioni ha portato a un paradosso che spesso si verifica nei mercati obbligazionari.

Gli investitori, privati e istituzionali, si trovano di fronte a un contesto complesso, dove l'aumento dei rendimenti dei Btp e delle obbligazioni sta generando una serie di effetti a catena. Ceerchiamo di comprendere le cause di questa situazione, le strategie di investimento e le prospettive per i prossimi mesi:

  • Rendimenti in rialzo tra guadagni e perdite
  • La Germania aumenta la spesa pubblica, cosa cambia
  • Le previsioni degli esperti per i prossimi mesi

Rendimenti in rialzo tra guadagni e perdite

Il rialzo dei rendimenti dei Btp e delle obbligazioni ha portato a un paradosso che spesso si verifica nei mercati obbligazionari: se da un lato i nuovi investitori possono beneficiare di tassi più alti, dall'altro chi già possiede questi titoli vede diminuire il loro valore di mercato. Con l'aumento dei rendimenti, il prezzo delle obbligazioni esistenti cala e rende meno attraenti i titoli già in circolazione rispetto alle nuove emissioni.

Nell'ultima settimana, i rendimenti dei titoli di Stato europei, inclusi i Btp italiani, hanno registrato una crescita. I Bund tedeschi, considerati un bene rifugio, hanno visto il rendimento del decennale salire di 31 punti base, raggiungendo il 2,79%, il più grande incremento giornaliero dal 1997. Questo movimento ha influenzato anche i titoli di Stato italiani, i cui rendimenti sono aumentati in linea con quelli tedeschi.

Il rendimento richiesto dagli investitori per acquistare un'obbligazione è proporzionale al livello di rischio dell'emittente, ossia di chi si sta indebitando. Quando l'emittente ha un alto livello di indebitamento, il rischio per gli investitori aumenta e di conseguenza, cresce anche il rendimento richiesto per compensare il rischio. Questo meccanismo spiega perché i titoli di Stato italiani tradizionalmente offrono rendimenti più alti rispetto a quelli tedeschi, considerati più sicuri. Questo differenziale di rendimento, noto come spread, torna spesso alla ribalta nelle cronache economiche e politiche, specialmente durante periodi di instabilità economica, come accadde durante la crisi del 2011.

I fondi obbligazionari vedono così erodere il valore delle obbligazioni in portafoglio. I gestori dei fondi stanno cercando di arginare le perdite con strategie più conservative e la riduzione dell'esposizione a titoli a lunga scadenza. In ogni caso per molti investitori, la raccomandazione è mantenere la calma e non vendere in perdita, senza decisioni impulsive.

La Germania aumenta la spesa pubblica, cosa cambia

La Germania ha annunciato un piano di aumento della spesa pubblica per la difesa, con un budget di 500 miliardi di euro destinati a infrastrutture e armamenti. Questa scelta è un cambio di rotta per un paese cauto nella gestione del debito pubblico. Per finanziare questa spesa, Berlino ha sospeso il cosiddetto freno al debito, una misura che imponeva limiti alla possibilità di aumentare il debito pubblico.

La reazione dei mercati è stata duplice. Da un lato, le borse europee hanno accolto positivamente la notizia con rialzi grazie alle prospettive di maggiore crescita economica e di nuovi investimenti in settori strategici. Dall'altro lato, l'aumento del debito pubblico tedesco ha avuto ripercussioni sul mercato obbligazionario e fatto salire i rendimenti dei Bund. Questo movimento ha innescato un effetto domino sugli altri titoli di Stato europei, tra cui i Btp italiani, che hanno visto aumentare i propri rendimenti in parallelo.

Per gli analisti questa dinamica potrebbe continuare nei prossimi mesi, soprattutto se la Germania dovesse proseguire con una politica fiscale espansiva. In un contesto così complesso, molti esperti di investimento suggeriscono di mantenere la posizione e di non effettuare movimenti avventati. La volatilità può portare a ulteriori ribassi nei prezzi delle obbligazioni, con il rischio di cristallizzare le perdite vendendo in un momento sfavorevole.

Per quanto riguarda i fondi obbligazionari, la raccomandazione prevalente è di evitare di disinvestire ora, soprattutto se il fondo è caratterizzato da una buona diversificazione e da una gestione prudente. In alternativa, chi cerca sicurezza può orientarsi verso strumenti con scadenze brevi, meno sensibili alle oscillazioni dei tassi di interesse.

Le previsioni degli esperti per i prossimi mesi

Gli analisti finanziari prevedono che la volatilità continuerà a caratterizzare il mercato obbligazionario anche nei prossimi mesi. Le scelte di politica fiscale della Germania e di altri paesi europei, insieme alle mosse delle banche centrali, definiranno l'andamento dei rendimenti dei titoli di Stato.

Le prospettive economiche globali non sono ancora del tutto chiare, con l'inflazione che è una minaccia e le economie europee che cercano di bilanciare la crescita con la stabilità finanziaria. In questo contesto, il consiglio degli esperti è mantenere una posizione pragmatica.

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