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Chi sono gli italiani senza pensione e lavoro tra i 50-74 anni e quali aiuti economici possono avere

di Marianna Quatraro pubblicato il
italiani lavoro pensione

Quali sono gli italiani tra i 50 e i 74 anni di età che non hanno un lavoro a una pensione e cosa possono avere diritto

Chi sono gli italiani senza pensione e lavoro tra i 50-74 anni? Nel nostro Paese ci sono tante persone comprese in una determinata fascia di età che non lavorano (o non lavorano più) ma che sono senza pensione perché non hanno i requisiti per andarci. E gli ultimi dati fotografano un quadro ‘importante’ della situazione.

  • Chi sono gli italiani tra i 50 e i 74 anni di età senza lavoro e senza pensione 
  • Quali sono gli aiuti disponibili

Chi sono gli italiani tra i 50 e i 74 anni di età senza lavoro e senza pensione

La percentuale di italiani tra i 50 e i 74 anni che non lavorano e non hanno neppure una pensione è molto alta. 

Stando agli ultimi dati resi noti dall’Istat, il 32,1% della popolazione tra 50 e 74 anni (circa 6 milioni e 607mila individui) percepisce almeno una pensione, ma si tratta di una percentuale tra le più basse in Europa, superiore solo a quelle di Spagna (24,3%), Danimarca (25,5%) e Grecia (31,7%), distanziandosi di oltre otto punti percentuali dalla media Ue27 (40,5%). 

Pesa molto la differenza di genere: nel nostro Paese, il 28% delle donne percepisce una pensione, contro una media europea del 40,7%, mentre per gli uomini i valori sono rispettivamente 36,5% e 40,4%. Complessivamente, tra questi pensionati over 50, il 37,1% ha tra 65 e 69 anni e il 43,4% ha almeno 70 anni. 


Il 43,4% della popolazione nella fascia di età tra 50 e 74 anni lavora e non percepisce una pensione, e uno su quattro non lavora e non ha alcuna pensione. 

In termini assoluti, si tratta di circa 5 milioni di individui, di età media sui 59,8 anni, soprattutto donne (75,7%) che vivono in coppia (33,4% senza figli coabitanti e 38,7% con figli coabitanti), con cittadinanza italiana (92,6%), poco istruiti (il 67,4% ha al massimo la licenza media inferiore), che in metà dei casi risiedono nel Mezzogiorno. 

Inoltre, un terzo non ha mai lavorato: il 42% tra le donne, percentuale che sale al 47% nel Mezzogiorno e raggiunge il 55% tra chi possiede al più la licenza elementare, e, infine, è nel Sud che si registra la quota più bassa di lavoratori e di pensionati.

Quali sono gli aiuti disponibili

Per chi non lavora e non può avere la pensione in Italia ci sono diversi aiuti disponibili, come:

  • la pensione minima, che è un trattamento previdenziale riconosciuto dall’Inps come forma di sostegno economico non, in realtà, a chi non può avere una pensione ma a chi prende un assegno pensionistico non adeguato per una vita dignitosa;
  • l'assegno sociale, ex pensione sociale, che spetta a chi non raggiunge i requisiti per andare in pensione e si trova in condizioni di forte difficoltà economica;
  • l'assegno di inclusione, che è un contributo per l'inserimento in politiche attive del lavoro e di percorsi formativi per i cittadini senza lavoro ed economicamente fragili. L’Assegno di Inclusione è destinato alle famiglie che contano, tra i propri membri, un anziano over 60, minori o disabili. Consente di ottenere un importo variabile, con un massimo di 6.000 euro per ciascun anno di percezione;
  • l'accesso gratuito ai servizi comunali e dei patronati;
  • social card Dedicata a te per fare la spesa del valore di 500 euro;
  • per i per disoccupati over 50 c’è anche l’assegno di ricollocazione, che viene riconosciuto sotto forma di somma che può essere utilizzata per fruire di attività formative utili per la ricollocazione nel mercato del lavoro. La misura è destinata ai lavoratori in Cassa integrazione straordinaria, ha un importo compreso tra un minimo di 250 e un massimo di 5mila euro e permette agli aventi diritto di ottenere supporto personalizzato presso Centri per l’Impiego o enti accreditati. 
Tra gli aiuti vigenti per i disoccupati over 50 c’è anche l’indennità di disoccupazione Naspi, valida solo per coloro che hanno perso il lavoro involontariamente, per cui non spetta solo a persone che rientrano in determinate fasce d’età, ma a tutti coloro che hanno perso la propria occupazione per licenziamento.

Tra i requisiti di accesso al beneficio, oltre allo stato di disoccupazione, negli ultimi quattro anni prima della disoccupazione, bisogna aver versato almeno 13 settimane di regolare contribuzione e l’assegno mensile viene calcolato sulle retribuzioni imponibili cumulate negli ultimi quatto anni. 


 

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