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Le misure per aziende e Pmi approvate nel primo testo della manovra finanziaria ufficiale

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Cosa cambia per aziende e pmi dopo l'approvazione della Manovra Finanziaria 2026 tra conferma del superammortamento e nuovi incentivi e sconti fiscali

La Manovra finanziaria 2026 rappresenta uno snodo rilevante per il sistema produttivo italiano, in un quadro economico condizionato sia dalla prudenza della governance europea sia dalla necessità di sostenere la crescita e l’innovazione. E' un provvedimento che interviene su lavoro, fisco, welfare e incentivi per le imprese e mira a rafforzare la competitività e la resilienza delle aziende italiane, con particolare attenzione alle PMI. 

Quadro generale delle misure per le imprese e le PMI nella manovra 2026

La nuova Manovra Finanziaria assegna alle imprese un ruolo centrale nell’attuazione delle politiche di sviluppo per il prossimo triennio. Tra le misure per aziende e PMI manovra finanziaria, emergono stanziamenti per oltre 5 miliardi di euro rivolti a investimenti, innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità. Le aree di intervento comprendono:

  • Superammortamento e Transizione 5.0/6.0 per l’innovazione produttiva e la riduzione dell’impatto ambientale;
  • Credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali (ZES) e Zone Logistiche Semplificate (ZLS), con particolare focus sulle regioni meridionali;
  • Rifinanziamento della Nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali e tecnologie digitali da parte delle PMI;
  • Interventi su Irpef e Ires, ampliamento del pacchetto “Industria 4.0”;
  • Deduzioni fiscali per l’assunzione e la formazione;
  • Rottamazione delle cartelle esattoriali per agevolare il rientro nella legalità fiscale delle imprese in temporanea difficoltà;
  • Sistemi di credito d’imposta per sostenere la competitività delle aziende nelle filiere innovative e nei settori a maggior contenuto tecnologico.
Le risorse vengono distribuite in modo selettivo per massimizzare l’impatto su investimenti privati, con l’obiettivo di generare fino a 20 miliardi di euro di investimenti tra il 2026 e il 2028. 

Superammortamento, Transizione 5.0 e incentivi fiscali all’innovazione tecnologica

Uno dei cardini della manovra consiste nel rilancio del superammortamento, evoluzione delle precedenti misure “Industria 4.0/Transizione 4.0”, ora integrate nella formula Transizione 5.0/6.0. Le imprese che investono in beni strumentali innovativi acquisiti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026 usufruiranno di una maggiorazione delle quote di ammortamento:

  • +180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • +100% da 2,5 a 10 milioni;
  • +50% da 10 a 20 milioni.
Le iniziative a carattere “green”, riduzione del 3% dei consumi energetici, o del 5% nei processi produttivi, accedono a una maggiorazione fino al +220%. L’obiettivo è favorire, attraverso strumenti fiscali, l’avvio di progetti di digitalizzazione, automazione e transizione energetica, estesi anche alle imprese energivore e settori come logistica e trasporti.

Nel quadro delle misure per aziende e PMI manovra finanziaria, il pacchetto riguarda non solo i beni materiali, ma anche tecnologie digitali avanzate, software MES/SCADA, cybersecurity, sensori, sistemi di accumulo e produzione di energia rinnovabile destinata all’autoconsumo. Gli investimenti possono essere cumulati con altri incentivi e crediti fiscali, a patto di non superare il costo complessivo sostenuto.

Il contributo fiscale è determinante per le PMI che pianificano interventi di ammodernamento. Per esempio, su 1 milione di euro investito in macchinari, si ottiene una deduzione IRES su 2,8 milioni (“green” fino a 3,2 milioni), con vantaggi evidenti in termini di cassa e competitività.

Credito d’imposta ZES, ZLS e altre agevolazioni territoriali

Il secondo pilastro della strategia governativa si concentra sul riequilibrio territoriale e il sostegno agli investimenti nel Mezzogiorno e nei principali distretti logistici. Sono confermati e rafforzati i crediti d’imposta per le aree ZES e ZLS:

  • ZES: 2,3 miliardi nel 2026, 1 miliardo nel 2027, 750 milioni nel 2028;
  • ZLS: 100 milioni l’anno per progetti di filiera (digitalizzazione, logistica green e automazione portuale);
  • Credito d’imposta fino al 45%, proporzionale alla dimensione d’impresa e all’ubicazione territoriale.
Tali strumenti sono mirati a incentivare la localizzazione di nuove attività produttive e il rilancio della competitività nelle regioni meridionali, assicurando la copertura di una più ampia quota del costo degli impianti e delle attrezzature. Nel 2026 il credito d’imposta ZES/ZLS sarà cumulabile con altri incentivi ministeriali ed europei, offrendo alle imprese che investono in Sud e nelle aree logistiche un vantaggio competitivo rilevante.

Rifinanziamento della Nuova Sabatini e accesso al credito per le PMI

Il rifinanziamento della Nuova Sabatini costituisce un tassello molto importante per il rinnovo tecnologico delle PMI. Con 200 milioni nel 2026 e 450 milioni nel 2027, lo strumento supporta l’acquisto di beni strumentali, macchine, veicoli e software digitali.

Caratteristiche principali del sostegno:

  • Contributo in conto impianti che riduce il tasso d’interesse sui finanziamenti bancari;
  • Modalità operative semplificate e cumulative con altre misure (entro i limiti previsti dai regolamenti UE “de minimis”);
  • Possibilità di mobilitare oltre 4,5 miliardi di investimenti privati grazie all’effetto leva sui finanziamenti concessi alle imprese.

Altri incentivi: Contratti di sviluppo, turismo, internazionalizzazione e sostenibilità

La Manovra 2026 amplia il perimetro degli incentivi anche ad altri filoni strategici:
  • Contratti di sviluppo: finanziamenti agevolati per investimenti di medio-grandi dimensioni (industria, energia, filiere strategiche), con oltre 550 milioni tra 2027 e 2029;
  • Turismo: 50 milioni l’anno fino al 2028 per digitalizzazione, sostenibilità e destagionalizzazione dell’offerta;
  • Internazionalizzazione: 100 milioni nel 2026 e 300 milioni per promozione export e progetti made in Italy nel triennio, gestiti attraverso Simest e Ice;
  • Sostenibilità: misure per l’efficientamento energetico, il rinnovo delle flotte di trasporto e servizi connessi alla logistica intermodale.
Un ulteriore supporto è previsto per il settore agricolo (credito d’imposta per il rinnovo degli impianti e la digitalizzazione), nonché per progetti di Ricerca e Sviluppo, design, brevetti e formazione, in coerenza con il PNRR e la politica di coesione UE. 
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