Un aumento dell'età pensionabile fino a 70 anni di età nel 2051: quali sono gli adeguamenti previsti dall'attuale riforma pensionistica Fornero e quando si arriverà a regime
Negli ultimi anni, il tema dell’adeguamento progressivo dei requisiti pensionistici ha assunto una rilevanza crescente nel dibattito pubblico e politico italiano. La connessione fra le regole di accesso alle prestazioni pensionistiche e l'evoluzione della speranza di vita deriva dall'entrata in vigore della Riforma Fornero, che ha introdotto uno dei meccanismi più severi, per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale di fronte all’invecchiamento della popolazione. La riforma prevede un aumento periodico e automatico sia dell’età pensionabile sia dei requisiti contributivi.
Il meccanismo dell’adeguamento automatico si fonda su principi normativi ed economici precisi: ogni incremento della speranza di vita, certificato periodicamente dall’Istat e acquisito con decreto interministeriale, comporta una revisione biennale dei requisiti necessari per il pensionamento.
L'età di uscita dal lavoro cresce quindi di 3 mesi ogni volta che si determina un aumento dell’aspettativa di vita. Questo sistema interessa varie tipologie di prestazioni pensionistiche, con regole che differiscono tra regime misto, interamente contributivo e per particolari categorie come i lavoratori precoci.
Analizzando gli atti ufficiali e le proiezioni disponibili, i requisiti pensionistici tra il 2027 e il 2051 con aumenti progressivi sia per l’età anagrafica che per la durata della carriera lavorativa.
Di seguito una tabella di sintesi che riflette le previsioni principali:
Anno | Età pensione vecchiaia | Contributi pensione anticipata (uomini) | Contributi pensione anticipata (donne) |
2026 | 67 anni | 42 anni e 10 mesi | 41 anni e 10 mesi |
2027 | 67 anni e 3 mesi | 43 anni e 1 mese | 41 anni e 11 mesi |
2029 | 67 anni e 6 mesi | 43 anni e 3 mesi | 42 anni e 1 mese |
2031 | 67 anni e 9 mesi | 43 anni e 7 mesi | 42 anni e 5 mesi |
2040 | 68 anni e 9 mesi | 44 anni e 4 mesi | 43 anni e 2 mesi |
2051 | 70 anni | 45 anni e 6 mesi | 44 anni e 4 mesi |
In particolare, i primi effetti dell’adeguamento all’aspettativa di vita aumentata si vedranno dal prossimo biennio 2027-2028, quando i requisiti aumenteranno di tre mesi, per cui per andare in pensione di vecchiaia si passerà da 67 anni di età a 67 anni e 3 mesi, mentre per la pensione anticipata ordinaria si passerà da 42 anni e 10 mesi di contributi a 43 anni e 1 mese di contributi per gli uomini (sempre un anno in meno per le donne).
Dopo ulteriori due anni, vale a dire per il biennio 2029-2031 si dovranno calcolare ulteriori tre mesi, arrivando così a 67 anni e 6 mesi, che diventeranno 67 e 9 mesi nel biennio 2031-2033. Nel successivo biennio (fino al 2035) aumenterà ancora l'età per andare in pensione, fino a 68 anni. A meno di interventi governativi, i successivi adeguamenti dell'età pensionabile orientativamente dovrebbero essere i seguenti: