Negli ultimi anni, la questione del debito personale e familiare ha assunto un rilievo crescente in Italia, con una fascia sempre più ampia di cittadini in difficoltà nel gestire prestiti e obblighi finanziari.
L’instabilità economica, l’aumento dei costi della vita e alcune scelte di consumo hanno reso il tema del sovraindebitamento centrale per molte famiglie. Comprendere quali sono gli italiani più indebitati e quali aiuti si possono avere oggi rappresenta un’esigenza chiave per valutare non solo i numeri della crisi, ma anche le possibili soluzioni per chi si trova in una situazione critica.
Chi sono gli italiani più in crisi: numeri e profili del sovraindebitamento
L’analisi dei dati pubblicati dagli osservatori specializzati mostra come il fenomeno del sovraindebitamento coinvolga soprattutto famiglie monoreddito, lavoratori autonomi, piccoli imprenditori e pensionati. Questi gruppi risultano particolarmente esposti in quanto spesso non possiedono riserve economiche sufficienti per far fronte a imprevisti, come la perdita del lavoro o spese sanitarie straordinarie.
Nel 2024, secondo le ultime rilevazioni, il volume medio dei debiti pro-capite in Italia ha superato quota 22.000 euro per persona segnalata nelle principali centrali rischi. Gli italiani più indebitati sono in maggioranza uomini tra i 35 e i 55 anni, impiegati nel commercio, nei servizi o nella micro-imprenditoria, e spesso residenti nei grandi centri urbani dove il costo della vita è più elevato, in particolare:
- Pensionati: spesso colpiti dall’aumento delle spese sanitarie e dal calo del potere d’acquisto.
- Lavoratori precari: incidenza crescente di accesso al credito rapido e revolving senza un reale piano di sostenibilità delle rate.
- Famiglie monoreddito o numerose: rischiano il default in caso di imprevisti.
Dalle rilevazioni emerge, inoltre, che
il profilo comune tra i debitori sovraindebitati è quello di uomini, con una fascia di età che va dai 45 ai 54 anni. Il 70% dei soggetti in difficoltà economica sono uomini assunti a tempo indeterminato (62%), in un contesto familiare con coniuge e figli. Con un reddito medio di circa 1.500-2.000 euro al mese, questi lavoratori si trovano ad affrontare debiti superiori ai 25.000 euro.
La distribuzione dei debiti e delle difficoltà economiche nelle regioni italiane
L’analisi geografica mostra forti differenze tra Nord, Centro e Sud Italia nei livelli di indebitamento e nella tipologia di difficoltà affrontate dalla popolazione. Le regioni del Centro-Nord presentano in media esposizioni debitorie più elevate, in particolare Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, aree caratterizzate da una maggiore densità abitativa e da un tessuto produttivo orientato ai consumi e ai piccoli investimenti privati.
Nel Mezzogiorno, invece, si riscontra una minore incidenza di importi elevati, ma una più alta frequenza di difficoltà di rimborso per prestiti finalizzati e cessioni del quinto. La causa principale resta la precarietà del lavoro e la bassa crescita economica, oltre alla minor presenza di servizi di supporto finanziario.
| Regione |
Debito Medio Pro-Capite (€) |
Tipologia di Debiti più Diffusi |
| Lombardia |
25.000 |
Mutui, prestiti personali |
| Lazio |
21.500 |
Carta revolving, piccoli prestiti |
| Sicilia |
15.300 |
Prestiti finalizzati, debiti familiari |
Il quadro vede inoltre nelle grandi città una maggiore concentrazione di situazioni di sovraindebitamento, mentre nelle realtà più piccole il fenomeno si manifesta soprattutto con debiti informali verso amici, parenti o conoscenti.
Le cause principali: dal sovraindebitamento ai debiti da gioco
Sono diversi i fattori che portano le persone in Italia ad accumulare eccessivi debiti e a non riuscire più a pagare le rate. Alla base del fenomeno si trovano solitamente:
- Calcolo errato della sostenibilità delle rate: la mancanza di una valutazione approfondita delle proprie entrate reali e delle spese fisse, spesso porta a richiedere finanziamenti non sostenibili nel tempo.
- Riduzione o perdita del reddito: eventi improvvisi come licenziamenti, separazioni, malattie gravi minano la stabilità finanziaria delle famiglie.
- Crescente ricorso al credito per consumi non essenziali: la pressione sociale e la promozione di prodotti a rate hanno favorito un aumento dei prestiti per auto, elettrodomestici, viaggi, spesso senza reale necessità.
Un elemento particolarmente rilevante è
il ruolo del gioco d’azzardo e delle scommesse online, che in Italia coinvolgono un numero crescente di persone. Benché i debiti di gioco non possano essere legalmente pretesi dal vincitore, la spirale della ludopatia comporta comunque l’attivazione di prestiti da finanziarie o peggio ancora da usurai, portando a casi gravi di sovraindebitamento.
Cosa succede quando non si pagano più debiti e rate: rischi e conseguenze
La mancata regolarità nel pagamento delle rate comporta una serie di conseguenze che incidono non solo sull’aspetto finanziario, ma anche sulla privacy e sulla qualità della vita. Trascorso un ritardo di oltre 30 giorni, l’intermediario creditizio è tenuto a segnalare la situazione alle centrali rischi pubbliche e private (come CRIF o Banca d’Italia), inserendo il soggetto tra i cosiddetti "cattivi pagatori". Da quel momento, scattano:
- Applicazione di interessi di mora e spese di sollecito
- Perdita di accesso a nuovi prestiti e finanziamenti
- Segnalazione agli archivi pubblici, con impatto su ogni futura richiesta di credito
- Per i mutui ipotecari: rischio di perdita dell’immobile
- Possibile attivazione dei pignoramenti su stipendi, pensioni o beni di proprietà.
L’accesso agli archivi delle segnalazioni è gratuito e ogni errore può essere rettificato su richiesta dell’interessato.
Le soluzioni legali: rinegoziazione, saldo e stralcio, procedure di sovraindebitamento
Affrontare una situazione di debiti divenuti insostenibili richiede un’analisi attenta delle soluzioni previste dalla legge e dagli accordi di settore. Tra le principali possibilità si contano:
- Rinegoziazione: Revisione dei termini di rimborso, con possibile allungamento delle scadenze e riduzione delle rate. Può includere la sospensione temporanea dei pagamenti o il trasferimento presso altra banca tramite surroga.
- Rifinanziamento: Sostituzione di più debiti con un unico prestito caratterizzato da condizioni migliori.
- Saldo e stralcio: Accordo con il creditore per chiudere il debito pagando solo una frazione dell’importo originario. Particolarmente diffuso nei rapporti con banche e finanziarie, richiede spesso la mediazione di specialisti o avvocati.
- Procedure di sovraindebitamento: Accesso alle tutele offerte dal Codice della Crisi, che prevede la possibilità, tramite ricorso all’OCC, di ottenere piani di ristrutturazione, concordati minori o liquidazione controllata dei beni per debitori non fallibili come famiglie e consumatori. I soggetti affetti da ludopatia riconosciuta possono ugualmente accedere a queste misure, anche in caso di debiti originati dal gioco.
Aiuti e sostegni disponibili: OCC, Caritas e altre risorse per chi è in difficoltà
Chi si trova in uno stato di difficoltà economica non deve affidarsi a soggetti non autorizzati ma può rivolgersi a strutture riconosciute e garanti di serietà. Gli Organismi di composizione della crisi (OCC), presenti in ogni grande città, offrono consulenza gratuita o a costi calmierati e sono il punto di riferimento per avviare procedure di sovraindebitamento, come:
- OCC – Organismi di Composizione della Crisi: aiutano nella ricostruzione della situazione debitoria e assistono durante tutto l’iter fino all’eventuale omologazione da parte del tribunale.
- Caritas: l’associazione mette a disposizione il prestito della speranza e microcrediti sociali destinati a famiglie e singoli in grave crisi. Questi finanziamenti, accessibili tramite convenzioni con vari istituti di credito, sono pensati per chi non riesce a ottenere un normale prestito bancario. La Caritas spesso offre anche orientamento per i percorsi di ristrutturazione del debito, agendo in collaborazione con i servizi sociali comunali.
Altre risorse comprendono centri di ascolto parrocchiali, associazioni di tutela dei consumatori e fondazioni anti-usura, specializzate nell’intervento tempestivo su situazioni di debito patologico.
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