Aumenti pensione per tanti a Novembre, ma una tipologia ne avrà uno doppio nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Non solo rivalutazione delle pensioni: attesi ulteriori aumenti per alcune tipologie di pensioni. Quali sono e quali sono gli aumenti previsti

Qual è la tipologia di pensione che avrà un aumento doppio grazie alla sentenza della Corte di Cassazione? Dopo i recenti provvedimenti che tra Novembre e Dicembre garantiranno aumenti delle pensioni a pensionati con redditi entro determinati limiti, tra rivalutazione anticipata al 2%, conguagli allo 0,2% (valido per tutti i pensionati a prescindere dal reddito) e bonus una tantum di 150 euro di novembre, il prossimo anno dovrebbe continuare a garantire aumenti delle pensioni per continuare ad assicurare ai pensionati sempre maggiore potere di acquisto contro un’inflazione galoppante.  Per le pensioni di invalidità l’aumento sarà doppio. Vediamo di seguito il motivo.

  • Aumento pensioni invalidità secondo nuova rivalutazione 2023
  • Ulteriore aumento per pensioni di invalidità secondo quanto stabilito da Corte Costituzionale

Aumento pensioni invalidità secondo nuova rivalutazione 2023

Il primo motivo per cui le pensioni di invalidità aumenteranno il prossimo anno è la rivalutazione automatica delle pensioni che scatta ogni anno. Secondo le leggi in vigore, il meccanismo della rivalutazione annua delle pensioni riguarda tutte le tipologie di pensioni, e vale quindi per pensioni di vecchiaia, anticipata ordinaria (ex pensione di anzianità), reversibilità, invalidità e pensioni minime.

La rivalutazione annua delle pensioni avviene su indice Istat definito in base all’andamento dell’inflazione e calcoli precisi. Per quest’anno 2022 è stato inizialmente fissato in via provvisoria all’1,7%, poi in corso d’anno all’1,9% per il 2023, fino all’anticipo del 2% da ottobre a novembre proprio a causa dell’improvviso aumento dell’inflazione. 

Considerando che oggi l’inflazione si attesta sull’8% circa e secondo alcune stime arriverà fino al 10%, teoricamente la rivalutazione delle pensioni nel 2023 dovrebbe essere al 10% anche per le pensioni di invalidità. Tale indice di rivalutazione porterà aumenti decisamente importanti, anche se difficilmente sostenibili per tutti. 

Proprio per la mancata disponibilità di adeguate risorse economiche, probabilmente la rivalutazione delle pensioni di invalidità al 10% sarà solo per chi percepisce redditi più bassi o, in alternativa, si potrebbe pensare ad una rivalutazione differente in base alle fasce di reddito di appartenenza. 

In ogni caso, a prescindere dalla percentuale di rivalutazione che sarà applicata, la rivalutazione delle pensioni nel 2023 non sarà piena e uguale per tutti, ma variabile in base a diverse percentuali definite in base ai diversi scaglioni di reddito di appartenenza e precisamente del:

  • 100% per le pensioni fino a tre volte il minimo, importi fino a 2062 euro lordi;
  • 90% per le pensioni tra tre e cinque volte il minimo, importi fino a 2577,90 euro lordi;
  • 75% per gli assegni oltre cinque volte il minimo, importi lordi oltre 2.577,90 euro.

Ulteriore aumento per pensioni di invalidità secondo quanto stabilito da Corte Costituzionale 

Tuttavia, stando a quanto riportano le ultime notizie, le pensioni di invalidità avranno un doppio aumento dovuto non solo alla rivalutazione pensionistica ma anche ad un aumento specifico proprio per tali prestazioni come stabilito dalla Corte di Cassazione.

Le pensioni di invalidità dovrebbero, infatti, aumentare anche per effetto di appositi aumenti stabiliti proprio per questi trattamenti sulla scia di quanto recentemente stabilito da una sentenza della Corte Costituzionale, che ha definito gli importi attuali delle pensioni di invalidità troppo bassi per garantire una vita dignitosa. Precisiamo che il valore delle pensioni di invalidità per il 2022 è di 291,98 euro.