come divide rivalutazione pensioni anticipo ora 2023
Come cambiano le pensioni secondo anticipo rivalutazione 2022 con decreto aiuti bis e rivalutazione 2023: ipotesi e novità possibili
Come si divide la rivalutazione delle pensioni con anticipo di ora nel 2022 e successiva nel 2023? Cambiano gli importi delle pensioni per effetto dell’anticipo della rivalutazione automatica dei trattamenti approvata con il nuovo decreto Aiuti bis.
Si tratta di una nuova misura varata dal governo Draghi di transizione (in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre) per aumentare le pensioni e dare di conseguenza maggiore potere d’acquisto ai pensionati contro l’inflazione anche se, a conti fatti, si tratterà di aumenti davvero irrisori. Vediamo allora cosa cambia per le pensioni con anticipo della rivalutazione delle pensioni da subito e rivalutazione dal 2023.
Come, infatti, stabilito, l’anticipo della rivalutazione automatica delle pensioni al 2% vale solo per chi ha redditi entro i 35mila euro, vale a dire percepisce una pensione fino a circa 2.600 euro (precisamente 2.692 euro).
Esclusi tutti gli altri: chi percepisce una pensione da 2.700 euro in poi è del tutto escluso dalla rivalutazione anticipata delle pensioni.
Gli aumenti delle pensioni per effetto della rivalutazione anticipata al 2% di qualche decina di euro si avranno da ottobre e dicembre, poi la misura cesserà gli effetti il 31 dicembre 2022 e dal primo gennaio 2023 scatterà il meccanismo di rivalutazione automatica delle pensioni come sempre previsto. Ma ad oggi ci si chiede come sarà.
Sono diverse le ipotesi che potrebbero essere in ballo per la rivalutazione nel 2023 dopo la rivalutazione anticipata in questi ultimi mesi dell’anno.
Tre, in particolare, potrebbero essere le ipotesi:
Se, infatti, quest’anno 2022 la rivalutazione automatica delle pensioni è avvenuta su un indice dell’1,7%, per il prossimo anno è già stato fissato un indice più alto, all’1,9%. Tuttavia, non tutti gli importi di pensione saranno pienamente rivalutati ma si procederà in base alle diverse percentuali di rivalutazione fissate dalla legge che sono:
L’aumento potrebbe, però, essere più alto per chi ha redditi entro i 35mila euro considerando che si potrebbe lavorare sulla somma delle percentuali di 2%+1,9% (fino dunque al 3,9% anche se si tratta di una ipotesi poco probabile) per chi ha pensioni più basse e quindi sostenendole di più.