Dopo l'attuale aumento pensioni al via ora, il prossimo è molto probabile che arrivi in estate

di Marianna Quatraro pubblicato il
Dopo l'attuale aumento pensioni al via o

aumento pensioni prossimo molto probabile estate

Come e perché possono aumentare ancora le pensioni dalla prossima estate: per chi ci saranno aumenti e cosa cambierà

All’indomani dell’aumento delle pensioni 2023 dovuto alla nuova rivalutazione pensionistica su indice al 7,3% che sarà riconosciuto agli interessati a partire dal prossimo mese di febbraio, come chiarito da una nuova circolare Inps, si prospettano ulteriori aumenti per le pensioni nel corso del 2023 e probabilmente il prossimo potrebbe arrivare in estate. Vediamo perchè e quale prossimo aumento delle pensioni potrebbe arrivare in estate.

  • Nuovo aumento delle pensioni al via forse in estate e motivi 
  • Come e per chi aumenteranno pensioni con prossima novità in estate

Nuovo aumento delle pensioni al via forse in estate e motivi

Il prossimo aumento delle pensioni, dopo quello già previsto a partire da febbraio per effetto della nuova rivalutazione pensionistica, potrebbe arrivare in estate con la nuova riforma fiscale 2023.

Stando a quanto riportano le ultime notizie, infatti, il governo Meloni sarebbe pronto ad una ulteriore revisione delle aliquote Irpef, che in alcuni casi, per determinate fasce di reddito dei pensionati, potrebbero ridurre le tasse da pagare aumentando, di conseguenza, gli importi netti nei cedolini.

Dunque, il prossimo aumento delle pensioni in estate si avrebbe per effetto delle nuove aliquote Irpef decise con la prossima riforma fiscale.

Come e per chi aumenteranno pensioni con prossima novità in estate

La nuova riforma fiscale 2023 potrebbe prevedere cambiamenti degli importi delle pensioni per le nuove aliquote Irpef, che dovrebbero passare da quattro a tre. Già lo scorso anno, il governo Draghi aveva rivisto le aliquote Irpef portandole da cinque a quattro.

Prima della riforma delle tasse 2022 dell’ex governo Draghi, le aliquote Irpef di pagamento delle tasse erano le seguenti cinque:

  • del 23% per redditi inferiori a 15 mila euro;
  • del 27% per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro;
  • del 38% per redditi compresi tra 28mila e 55mila euro;
  • del 41% per redditi compresi tra 55mila e 75mila euro;
  • del 43% per redditi superiori ai 75mila euro.
Le nuove quattro aliquote Irpef attuali sono le seguenti: 
del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.

Ora il governo Meloni potrebbe ridurle ancora, portandole a tre, che potrebbero essere al 23%, 27% e al 43%. Al momento non c’è ancora alcuna certezza che effettivamente cambieranno e saranno queste le nuove aliquote Irpef, ma secondo le ipotesi al vaglio al momento la divisione per aliquote e redditi potrebbe essere la seguente:

  • aliquota del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • aliquota del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mla euro;
  • aliquota del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Dunque, i nuovi aumenti delle pensioni 2023 non sarebbero per tutti ma solo per alcuni pensionati con determinati redditi.

L’aliquota al 27% sarebbe leggermente più alta (rispetto all’attuale del 25%) per chi ha redditi tra i 15.001 e i 28.000 euro ma risulterebbe molto più bassa per chi ha redditi tra i 28.001 e i 50mila euro e proprio per i pensionati in questa fascia di reddito si calcolerebbero aumenti delle pensioni, anche considerevoli in alcuni casi, con forte riduzione delle tasse da pagare e deciso aumento dei relativi importi netti.