Pensioni ultime notizie cosa vogliono davvero gli italiani, quali novità per la riforma delle pensioni desiderano e giudizi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Cosa cambierebbe con nuovo progetto pensioni Inps e ultime notizie da cittadini e mondo politico: posizioni e reazioni a novità presentate e prospettive per il futuro

Andare in pensione prima a fronte di penalizzazioni purchè si favorisca l’inserimento di nuovi giovani nel mondo del lavoro: si tratta delle ultime notizie che riguardano le pensioni e che sono emerse da ricerche e indagini condotte proprio tra i diretti interessati alla questione, i cittadini. Secondo le novità emerse dalle indagini condotte, il 49% degli italiani sarebbe pronto ad una riduzione del proprio assegno pensionistico pur di lasciare il lavoro in anticipo e permettere, allo stesso tempo, l’assunzione di nuovi giovani. La disponibilità dei cittadini a subire trattenute sulla pensione finale a fronte di impieghi per i più giovani diminuisce però con l’aumentare delle eventuali penalità.

In particolare, secondo i risultati, solo il 2% accetterebbe decurtazioni sulla pensione finale senza alcun problem e sarebbe favorevole soprattutto al ricambio generazionale a lavoro con la staffetta; il 30% solo se la riduzione della pensione non superasse il 5%, il 12% accetterebbe anche una decurtazione fino al 10%, e solo il 5% accetterebbe un taglio dell'assegno fino al 15%. Ben il 29% degli intervistati, però, non accetterebbe tagli. Se, però, gli italiani sarebbe anche ben disposti ad accettare decurtazioni, purchè minime, sulla propria pensiona finale, secondo la seconda edizione del Barometro Edenred-Ipsos 2015 sul benessere e la motivazione dei dipendenti europei, indagine condotta tra i lavoratori di età compresa tra 55 e 64 anni, gli italiani sono i più pessimisti in Europa, insieme ai colleghi francesi, sia sulla situazione futura della loro pensione sia sulla loro attuale condizione lavorativa.

Per una soluzione universale che riconosca ad ognuno quanto dovuto in rapporto al lavoro svolto e per rendere il sistema previdenziale italiano più equo per tutti, il presidente dell’Inps ha presentato un nuovo progetto per permettere a tutti la pensione anticipata per tutti sempre a fronte di penalizzazioni; per dividere spesa assistenziale da spesa prettamente previdenziale; e approvare l’assegno universale. Su queste nuove misure, che prevederebbero anche un taglio netto alle pensioni sopra gli 80 mila euro lordi, ben il 64% dei cittadini si dicono favorevoli, sostenendo di vedere finalmente un pò di equità. Diviso invece il mondo politico, soprattutto a causa proprio dei tagli da applicare alle pensioni più elevate.

Se infatti si parlasse di una soglia di 3.500 euro lordi al mese, sarebbe poco accettata, se invece si salisse ai 5mila euro, già vi sarebbero più consensi. E mentre esponenti del governo come Sacconi, Fassina e Zanetti si dicono contrari e perplessi sui nuovi provvedimenti, il ministro dell’Economia, pur rimasto in silenzio, potrebbe essere favorevole alle nuove norme proposte, ed anche il premier sembra aver accolto favorevolmente i le novità, spiegando però che al momento non possono essere realizzati.