L’approvazione del Documento programmatico di finanza pubblica segna l’avvio ufficiale del percorso che porterà alla Manovra Finanziaria 2026. In un contesto segnato da una crescita del Pil stimata allo 0,7% e da un rapporto deficit/Pil atteso intorno al 3%, le istituzioni hanno delineato priorità economiche e sociali precise. L’obiettivo principale è sostenere la ripresa, garantire la sostenibilità finanziaria e affrontare le sfide di un’economia caratterizzata da incertezze globali e dinamiche demografiche complesse.
Il quadro delle risorse: i 16 miliardi disponibili e la composizione della copertura
Per la Manovra 2026 sono stati individuati circa 16 miliardi di euro da destinare alle varie voci della manovra. Questa cifra rappresenta lo 0,7% del Pil nazionale e riflette il necessario equilibrio tra esigenze di rilancio economico e principi di responsabilità fiscale imposti dalla nuova cornice UE. Il quadro delle risorse poggia su tre pilastri:
- Incremento delle entrate, stimato in quasi 6 miliardi di euro, grazie al miglioramento dell’occupazione e alla crescita delle entrate tributarie e contributive;
- Razionalizzazione e revisione della spesa, per circa 10 miliardi, attraverso tagli selettivi ai ministeri e nuova efficienza amministrativa;
- Utilizzo di risorse straordinarie derivate dalla cancellazione di fondi non impegnati e dalla proroga di alcune misure fiscali.
I criteri di ripartizione considerano sia il fabbisogno di interventi “strutturali” (ad esempio nella previdenza e sanità) sia le misure di stimolo destinate a fasce specifiche di popolazione. Di seguito, una tabella riassuntiva sulla composizione delle risorse:
Voce di copertura |
Stima (€ mld) |
Entrate fiscali e contributive aggiuntive |
6 |
Tagli e revisione della spesa pubblica |
10 |
Altre risorse/cancellazione fondi |
variabile |
TOTALE |
16 circa |
Riduzione della pressione fiscale: interventi su Irpef e cuneo fiscale
Un capitolo rilevante della nuova manovra riguarda il taglio strutturale della pressione fiscale sul lavoro dipendente, aspetto centrale per garantire maggiore disponibilità di reddito a lavoratori e famiglie. I provvedimenti adottati riguardano:
- Proroga e stabilizzazione del taglio del cuneo fiscale per la gran parte dei lavoratori dipendenti, incentivando la crescita occupazionale e aumentando la competitività delle imprese;
- Revisione delle aliquote Irpef in tre scaglioni (23%, 35%, 43%), riducendo il prelievo per redditi medio-bassi e prevedendo nuove detrazioni con benefici fino a 440 euro annui per chi guadagna fino a 50.000 euro;
- Proroga di fringe benefit e premi di produttività sottoposti a tassazione agevolata, con soglie differenziate per categorie di lavoratori e incentivi aggiuntivi per chi accetta il trasferimento residenziale legato a nuove assunzioni;
- Rafforzamento delle agevolazioni contributive al Sud, con un sistema di decontribuzione che coinvolge micro, piccole medie imprese e occupazione stabile, secondo una scala di sgravio decrescente negli anni;
- Miglioramento dei meccanismi di deduzione fiscale per spese familiari, con nuove soglie applicate a seconda del numero dei figli presenti nel nucleo familiare.
Secondo le stime della Ragioneria Generale dello Stato, questi interventi assorbiranno
circa 5-6 miliardi di euro, ovvero oltre un terzo della dotazione finanziaria totale.
Misure per famiglie, donne e natalità: bonus, sostegni e incentivi
La strategia del governo sottolinea l’importanza del sostegno alle famiglie, con attenzione specifica a natalità e partecipazione femminile nel mercato del lavoro. Nell’ambito della manovra finanziaria 2026, saranno attuati:
- Potenziamento del bonus natalità, con contributi una tantum da 1.000 euro per ogni nuovo nato in famiglie con Isee inferiore a 40.000 euro;
- Estensione dei congedi parentali, con la retribuzione dell’80% per tre mesi e ampliamento degli aventi diritto;
- Rinnovo del bonus asilo nido e carta dedicata a te per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, destinati a nuclei con Isee basso;
- Esonero contributivo totale per madri lavoratrici con almeno due figli e per lavoratrici autonome con reddito fino a 40.000 euro;
- Ampliamento del Fondo mutui prima casa, rinnovato fino al 2027 per giovani coppie e under 36;
- Contributi per attività extrascolastiche dei minori in famiglie a basso reddito e potenziamento delle misure contro la povertà alimentare e abitativa.
Voce |
Risorse stimate 2026 (€ mln) |
Bonus natalità e famiglia |
330 |
Bonus nido e “carta dedicata a te” |
550 |
Esonero contributivo donne |
180 |
Mutui prime case – giovani |
non precisato |
Sanità e welfare: investimenti e potenziamento dei servizi pubblici
Il
Sistema Sanitario Nazionale viene confermato tra le priorità del bilancio statale. Le risorse allocate, pari a
circa 2 miliardi di euro aggiuntivi nel biennio, saranno destinate principalmente a:
- Rinnovo dei contratti per il personale sanitario e incentivi economici per la formazione e il reclutamento di nuovi professionisti;
- Potenziamento della rete ospedaliera, con investimenti mirati all’innovazione tecnologica e all’ammodernamento delle infrastrutture esistenti;
- Ampliamento delle prestazioni offerte, aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e implementazione di nuovi servizi psicosociali all’interno delle scuole e delle comunità;
- Rafforzamento della prevenzione e della risposta alle emergenze sanitarie, con il rifinanziamento di fondi dedicati alla lotta contro la povertà alimentare e al sostegno delle fasce vulnerabili.
Difesa, sicurezza e grandi opere: destinazione delle risorse e impatti previsti
Una porzione delle risorse, seppur minoritaria rispetto al complesso della manovra, viene destinata alla
modernizzazione e potenziamento di settori strategici come difesa, sicurezza e infrastrutture pubbliche. Nel dettaglio:
- Incremento graduale delle spese militari, con investimenti fino a 12 miliardi nel triennio per l’adeguamento tecnologico delle Forze Armate e il rispetto degli impegni europei e atlantici;
- Piani straordinari per infrastrutture e grandi opere (ad esempio ponte sullo Stretto di Messina e Tav Torino-Lione), con risorse allocate per fondi di sviluppo, rinnovamento della rete ferroviaria e infrastrutture idriche;
- Rafforzamento dei fondi per la sicurezza urbana, nuovi stanziamenti per remunerare il personale e risposte rapide in caso di emergenze e calamità naturali.
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