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Manovra finanziaria: 16 miliardi disponibili ufficialmente. Ecco come e per cosa si dovrebbero spendere

di Marianna Quatraro pubblicato il
Manovra finanziaria 16 miliardi disponib

Le risorse disponibili per la prossima Manovra finanziaria 2026 ammontano a circa 16 miliardi di euro: le misure per cui saranno spese, da riduzione dell'Irpef a sostegni per donne lavoratrici e natalità ma non solo

L’approvazione del Documento programmatico di finanza pubblica segna l’avvio ufficiale del percorso che porterà alla Manovra Finanziaria 2026. In un contesto segnato da una crescita del Pil stimata allo 0,7% e da un rapporto deficit/Pil atteso intorno al 3%, le istituzioni hanno delineato priorità economiche e sociali precise. L’obiettivo principale è sostenere la ripresa, garantire la sostenibilità finanziaria e affrontare le sfide di un’economia caratterizzata da incertezze globali e dinamiche demografiche complesse. 

Il quadro delle risorse: i 16 miliardi disponibili e la composizione della copertura

Per la Manovra 2026 sono stati individuati circa 16 miliardi di euro da destinare alle varie voci della manovra. Questa cifra rappresenta lo 0,7% del Pil nazionale e riflette il necessario equilibrio tra esigenze di rilancio economico e principi di responsabilità fiscale imposti dalla nuova cornice UE. Il quadro delle risorse poggia su tre pilastri:

  • Incremento delle entrate, stimato in quasi 6 miliardi di euro, grazie al miglioramento dell’occupazione e alla crescita delle entrate tributarie e contributive;
  • Razionalizzazione e revisione della spesa, per circa 10 miliardi, attraverso tagli selettivi ai ministeri e nuova efficienza amministrativa;
  • Utilizzo di risorse straordinarie derivate dalla cancellazione di fondi non impegnati e dalla proroga di alcune misure fiscali.
I criteri di ripartizione considerano sia il fabbisogno di interventi “strutturali” (ad esempio nella previdenza e sanità) sia le misure di stimolo destinate a fasce specifiche di popolazione. Di seguito, una tabella riassuntiva sulla composizione delle risorse:
Voce di copertura Stima (€ mld)
Entrate fiscali e contributive aggiuntive 6
Tagli e revisione della spesa pubblica 10
Altre risorse/cancellazione fondi variabile
TOTALE 16 circa

Riduzione della pressione fiscale: interventi su Irpef e cuneo fiscale

Un capitolo rilevante della nuova manovra riguarda il taglio strutturale della pressione fiscale sul lavoro dipendente, aspetto centrale per garantire maggiore disponibilità di reddito a lavoratori e famiglie. I provvedimenti adottati riguardano:

  • Proroga e stabilizzazione del taglio del cuneo fiscale per la gran parte dei lavoratori dipendenti, incentivando la crescita occupazionale e aumentando la competitività delle imprese;
  • Revisione delle aliquote Irpef in tre scaglioni (23%, 35%, 43%), riducendo il prelievo per redditi medio-bassi e prevedendo nuove detrazioni con benefici fino a 440 euro annui per chi guadagna fino a 50.000 euro;
  • Proroga di fringe benefit e premi di produttività sottoposti a tassazione agevolata, con soglie differenziate per categorie di lavoratori e incentivi aggiuntivi per chi accetta il trasferimento residenziale legato a nuove assunzioni;
  • Rafforzamento delle agevolazioni contributive al Sud, con un sistema di decontribuzione che coinvolge micro, piccole medie imprese e occupazione stabile, secondo una scala di sgravio decrescente negli anni;
  • Miglioramento dei meccanismi di deduzione fiscale per spese familiari, con nuove soglie applicate a seconda del numero dei figli presenti nel nucleo familiare.
Secondo le stime della Ragioneria Generale dello Stato, questi interventi assorbiranno circa 5-6 miliardi di euro, ovvero oltre un terzo della dotazione finanziaria totale. 

Misure per famiglie, donne e natalità: bonus, sostegni e incentivi

La strategia del governo sottolinea l’importanza del sostegno alle famiglie, con attenzione specifica a natalità e partecipazione femminile nel mercato del lavoro. Nell’ambito della manovra finanziaria 2026, saranno attuati:

  • Potenziamento del bonus natalità, con contributi una tantum da 1.000 euro per ogni nuovo nato in famiglie con Isee inferiore a 40.000 euro;
  • Estensione dei congedi parentali, con la retribuzione dell’80% per tre mesi e ampliamento degli aventi diritto;
  • Rinnovo del bonus asilo nido e carta dedicata a te per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, destinati a nuclei con Isee basso;
  • Esonero contributivo totale per madri lavoratrici con almeno due figli e per lavoratrici autonome con reddito fino a 40.000 euro;
  • Ampliamento del Fondo mutui prima casa, rinnovato fino al 2027 per giovani coppie e under 36;
  • Contributi per attività extrascolastiche dei minori in famiglie a basso reddito e potenziamento delle misure contro la povertà alimentare e abitativa.
Voce Risorse stimate 2026 (€ mln)
Bonus natalità e famiglia 330
Bonus nido e “carta dedicata a te” 550
Esonero contributivo donne 180
Mutui prime case – giovani non precisato

Sanità e welfare: investimenti e potenziamento dei servizi pubblici

Il Sistema Sanitario Nazionale viene confermato tra le priorità del bilancio statale. Le risorse allocate, pari a circa 2 miliardi di euro aggiuntivi nel biennio, saranno destinate principalmente a:
  • Rinnovo dei contratti per il personale sanitario e incentivi economici per la formazione e il reclutamento di nuovi professionisti;
  • Potenziamento della rete ospedaliera, con investimenti mirati all’innovazione tecnologica e all’ammodernamento delle infrastrutture esistenti;
  • Ampliamento delle prestazioni offerte, aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e implementazione di nuovi servizi psicosociali all’interno delle scuole e delle comunità;
  • Rafforzamento della prevenzione e della risposta alle emergenze sanitarie, con il rifinanziamento di fondi dedicati alla lotta contro la povertà alimentare e al sostegno delle fasce vulnerabili.

Difesa, sicurezza e grandi opere: destinazione delle risorse e impatti previsti

Una porzione delle risorse, seppur minoritaria rispetto al complesso della manovra, viene destinata alla modernizzazione e potenziamento di settori strategici come difesa, sicurezza e infrastrutture pubbliche. Nel dettaglio:
  • Incremento graduale delle spese militari, con investimenti fino a 12 miliardi nel triennio per l’adeguamento tecnologico delle Forze Armate e il rispetto degli impegni europei e atlantici;
  • Piani straordinari per infrastrutture e grandi opere (ad esempio ponte sullo Stretto di Messina e Tav Torino-Lione), con risorse allocate per fondi di sviluppo, rinnovamento della rete ferroviaria e infrastrutture idriche;
  • Rafforzamento dei fondi per la sicurezza urbana, nuovi stanziamenti per remunerare il personale e risposte rapide in caso di emergenze e calamità naturali.

 

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