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Pensioni 2027, anche le finestre cambieranno per legge non solo aumento dell'età senza intervento del Governo

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pensioni 2027 finestre cambieranno

Come e per chi cambieranno anche le finestre per andare in pensione nel 2027 insieme all'età pensionabile

Il 2027 rappresenta una tappa significativa per la previdenza italiana, in quanto si prospetta una revisione automatica dei requisiti di accesso alla pensione dovuta all’innalzamento dell’aspettativa di vita.

Il meccanismo di adeguamento, previsto dalla legislazione vigente, riflette l’obiettivo di mantenere la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico in risposta ai cambiamenti demografici.

Gli ultimi rapporti dell’Istat hanno evidenziato un aumento della speranza di vita, incidendo direttamente sulla determinazione dell’età pensionabile e influendo sulle cosiddette finestre pensionistiche, ossia sui tempi tra la maturazione dei requisiti e l’erogazione effettiva dell’assegno. 

Adeguamento automatico dell'età pensionabile e nuove finestre di uscita dal 2027

Il sistema pensionistico italiano prevede, dal 2011, l’adeguamento automatico dei requisiti anagrafici e contributivi in base all’aspettativa di vita, con aggiornamenti biennali sulla base dei dati ISTAT. Dopo gli ultimi incrementi rilevati, dal 1° gennaio 2027 dovrebbe scattare un aumento di tre mesi sia per l’età pensionabile di vecchiaia sia per i requisiti necessari al pensionamento anticipato. Ciò comporterebbe:

  • Accesso alla pensione di vecchiaia a 67 anni e 3 mesi, rispetto agli attuali 67 anni.
  • Pensione anticipata con 43 anni e 1 mese di contributi per gli uomini, 42 anni e 1 mese per le donne.
L’adeguamento si riflette, dunque, anche sulle cosiddette "finestre": periodi di attesa tra il raggiungimento dei requisiti e l’effettiva decorrenza della pensione e incideranno certamente sui tempi di uscita con la pensione anticipata ordinaria, perchè sulla pensione di vecchiaia non si calcola alcuna finestra e le altre formule di pensionamento anticipato, come Opzione Donna, APE Sociale o Quota 103, che prevedono in tutti e tre casi diverse finestre di uscita, non dovrebbero essere più in vigore.

E' importante sottolineare che queste modifiche sono funzionali al rafforzamento della sostenibilità del sistema, permettendo di riequilibrare il rapporto tra popolazione attiva e pensionati, ma la prospettiva dell’aumento automatico per andare in pensione, senza interventi normativi, rischia di accentuare il disagio di lavoratori prossimi alla soglia di uscita, soprattutto se avevano pianificato il ritiro sulla base delle regole vigenti.

Le intenzioni del Governo e le possibili deroghe all'aumento dell'età pensionabile

A fronte dell’automatismo imposto dall’adeguamento all’aspettativa di vita, il Governo ha espresso in più occasioni la volontà di intervenire per sterilizzare, almeno temporaneamente, l’aumento dei requisiti per il biennio 2027-2028. In particolare, il sottosegretario al Lavoro Durigon e il Ministro dell’Economia Giorgetti hanno dichiarato l’intenzione di sospendere l’applicazione dell’incremento di tre mesi, evidenziando l’importanza di tutelare determinate categorie di lavoratori.

I principali scenari discussi riguardano due strade:

  • Sospensione selettiva per alcune tipologie di pensione, in particolare per i soggetti definiti “nuovi esodati”, ossia lavoratori coinvolti in accordi di uscita agevolata che rischierebbero di trovarsi senza reddito a seguito del cambiamento delle finestre.
  • Blocco generalizzato dell’adeguamento per tutte le vie di accesso, misura di maggior impatto economico ma in grado di garantire maggiore equità tra le generazioni prossime alla pensione.
Inoltre, tra le proposte avanzate dal sottosegretario Durigon c'è anche quella di intervenire sulle finestre pensionistiche già dal prossimo 2026 con una riduzione di quelle previste per l'Opzione donna, che al momento sono di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome. 

Le principali tipologie di pensione: requisiti, finestre e possibili modifiche dal 2027

Nell’ordinamento italiano attualmente si distinguono diverse vie di accesso alla pensione, ciascuna con requisiti e finestre temporali specifici che potrebbero subire variazioni dal 2027, se restassero tutte in vigore. Di seguito una sintesi schematica:

Tipologia Requisiti 2025-26 Possibili cambiamenti 2027
Pensione di vecchiaia 67 anni + 20 anni contributi 67 anni e 3 mesi (se non bloccato l’adeguamento)
Pensione anticipata (generale) 42 anni e 10 mesi (U) 
41 anni e 10 mesi (D)
43 anni e 1 mese (U)
42 anni e 1 mese (D)
Pensione anticipata contributiva 64 anni + 20 anni
(solo contributivo puro)
Possibile aumento soglia età
Opzione Donna 61 anni + criteri specifici Possibili ulteriori restrizioni
APE Sociale 63 anni e 5 mesi + requisiti sociali Verifica annuale rinnovo
Quote temporanee (es. Quota 103) 62 anni + 41 anni contributi Proroghe o modifiche legate alla legge finanziaria

 

 

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