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Pensione anticipata a 64 anni nel 2026 con 20 anni di contributi (senza TFR): requisiti, importo, tempi, regole, domanda INPS

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pensione anticipata 64 anni senza tfr

Quali sono le regole e i requisiti richiesti per poter andare in pensione anticipata contributiva a 64 anni di età e senza uso del Tfr

Il sistema pensionistico italiano ha subito numerose modifiche negli ultimi decenni, con l’obiettivo di garantire sostenibilità, equità intergenerazionale e tutela dei diritti dei lavoratori. Una delle vie di uscita dal lavoro previste dalla normativa vigente è rappresentata dall’anticipo pensionistico riservato ai cosiddetti “contributivi puri” che hanno iniziato la propria attività dopo il 1° gennaio 1996. Si tratta di una disciplina che è stata aggiornata nel tempo.

Requisiti per la pensione anticipata contributiva a 64 anni nel 2026

L’accesso all’anticipo pensionistico contributivo a 64 anni di età nel 2026 è riservato a chi ha iniziato la carriera lavorativa senza aver versato contributi prima del 1° gennaio 1996. Tali soggetti sono definiti “contributivi puri” e possono beneficiare dell’uscita anticipata dal mondo del lavoro se soddisfano specifici requisiti, pur senza necessità di ricorrere all'integrazione con Tfr. 

  • Età minima: compimento di 64 anni.
  • Contributi: almeno 20 anni di contribuzione effettiva, ossia anni effettivamente lavorati e coperti da versamenti obbligatori.
  • Entità della pensione: l’importo calcolato della pensione deve superare una soglia minima prefissata, pari a 3 volte l’assegno sociale INPS (nel 2026, circa 1.616 euro lordi mensili). Questa soglia si riduce per le donne, in presenza di figli (2,8 volte per una madre, 2,6 volte per due o più figli).
  • Assenza di contribuzione ante 1996: non aver contributi versati prima di tale data, oppure averli ricongiunti optando per la gestione esclusivamente contributiva.
  • Finestra di decorrenza: dopo aver maturato i requisiti, la pensione decorre trascorsi 3 mesi.
È importante sottolineare che la soglia minima dell’importo richiesto è rivalutata annualmente. In aggiunta, per tutti coloro che intendono sommare al montante contributivo anche la previdenza complementare per raggiungere l’importo minimo, il requisito sale a 25 anni di contribuzione (destinato a incrementare negli anni successivi).

Per accedere alla pensione anticipata contributiva, non è consentito il cumulo con altri redditi da lavoro, salvo occasionali attività autonome fino a 5.000 euro annui lordi.

Calcolo dell’importo: soglie minime e massime della pensione anticipata a 64 anni

Il beneficio pensionistico in regime contributivo dipende dal totale dei contributi versati e dal montante accumulato nel corso della carriera lavorativa.

La pensione viene determinata applicando un coefficiente di trasformazione correlato all’età di accesso, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente. Nel caso specifico dell’uscita anticipata a 64 anni con almeno 20 anni di contributi, l’importo dovrà rispettare precisi limiti minimi e massimi:

  • Soglia minima: Per il 2026, l’importo minimo richiesto è pari a 3 volte l’assegno sociale INPS, aggiornato annualmente. • Per donne con un figlio, è sufficiente raggiungere 2,8 volte l’assegno sociale, mentre per chi ne ha almeno due la soglia scende a 2,6 volte.
  • Soglia massima: Allo stesso tempo, la normativa stabilisce che, prima di raggiungere i 67 anni (pensione di vecchiaia), l’importo della pensione non possa superare 5 volte il trattamento minimo INPS. Nel 2026 questa soglia corrisponde a circa 3.017 euro lordi al mese.
Per chiarire meglio le soglie vigenti, si propone la seguente tabella:
Categoria Soglia minima Soglia massima
Lavoratore (nessun figlio) 3 x assegno sociale ≈ 1.616 € 5 x minimo INPS ≈ 3.017 €
Lavoratrice (1 figlio) 2,8 x assegno sociale ≈ 1.508 € 5 x minimo INPS ≈ 3.017 €
Lavoratrice (2 o più figli) 2,6 x assegno sociale ≈ 1.400 € 5 x minimo INPS ≈ 3.017 €

L’importo definitivo della pensione dipende, oltre che dai contributi e dal coefficiente di trasformazione, dalla presenza o meno di quote di previdenza integrative e dal percorso lavorativo, tenendo conto di possibili penalizzazioni dovute a carriere discontinue o salari più bassi. Il meccanismo teso a garantire la tenuta del sistema punta, quindi, a premiare la continuità contributiva e la pianificazione previdenziale individuale.

Tempi, finestre di decorrenza e limitazioni all’accesso anticipato

La normativa sul pensionamento anticipato con almeno 20 anni di contributi prevede specifiche tempistiche e vincoli per la maturazione e la decorrenza del trattamento.

Il lavoratore che raggiunge i requisiti anagrafici e contributivi non acquisisce immediatamente il diritto alla corresponsione della prestazione, ma deve attendere una finestra mobile temporale che può variare a seconda della tipologia di richiesta e della categoria di appartenenza ed è in particolare definita nel seguente modo:

  • Finestra mobile: per la misura in oggetto, la finestra è pari a 3 mesi a decorrere dal momento in cui si maturano tutti i requisiti previsti. Ad esempio, se i 64 anni e i 20 anni di contributi vengono raggiunti il 15 maggio 2026, il primo assegno pensionistico potrà essere liquidato dal 1° settembre 2026.
  • Limiti al cumulo: sono ammessi soltanto redditi da attività autonoma occasionale, per un massimo di 5.000 euro lordi all’anno. Ulteriori redditi da lavoro comportano la sospensione del trattamento pensionistico.
  • Tetto massimo all’assegno: come già visto, fino al compimento dei 67 anni la pensione non può superare le 5 volte il minimo INPS.

Domanda di pensione anticipata INPS: procedura, documenti e controlli

La richiesta di accesso al trattamento anticipato deve essere inoltrata esclusivamente in via telematica direttamente all’INPS, tramite le credenziali SPID, CIE o CNS. I passaggi da seguire prevedono:
  • Compilazione della domanda online: il modulo si compila integralmente nell’area riservata del sito INPS, scegliendo la prestazione “Pensione anticipata contributiva”.
  • Documentazione richiesta: copia del documento di identità, codice fiscale, estratto conto contributivo e (eventualmente) autocertificazione dello stato di famiglia per riduzioni relative alla soglia minima e documenti relativi alla previdenza complementare.
  • Tempistiche: la domanda può essere presentata non appena sono certi la maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi, senza attendere la scadenza della finestra mobile.
  • Controlli e istruttoria: l’INPS verifica la regolarità della posizione assicurativa e l’importo della pensione spettante; solo in caso di esito positivo della verifica, con emissione del provvedimento, la liquidazione avrà luogo secondo la finestra temporale prevista.

 

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